Oggi, venerdì 1 febbraio 2025, Bologna celebra un protagonista straordinario del giornalismo italiano: Andrea Purgatori.
In una giornata carica di significato simbolico, la città renderà omaggio a un uomo che ha fatto della ricerca della verità la sua missione più importante.
L’iniziativa Buon Compleanno Andrea non è un semplice ricordo commemorativo, ma un vero e proprio manifesto civile che intende riaccendere i riflettori su uno dei capitoli più bui della storia italiana: la strage di Ustica.
Un evento che Purgatori ha contribuito a far emergere dalla nebbia del silenzio e della rimozione.
Un racconto che va oltre la cronaca
Purgatori non era un giornalista qualunque. Era un narratore di verità scomode, un cronista capace di scavare dove altri preferivano non guardare. La sua firma sul Corriere della Sera è stata per anni un faro che illuminava i meccanismi oscuri del potere, smascherando depistaggi e silenzi istituzionali.
Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime di Ustica, lo definisce il “simbolo della nostra battaglia”. Parole che suonano come un tributo prezioso, riconoscendo in Purgatori non solo un giornalista, ma un alleato instancabile della giustizia.

Un convegno per riflettere sul giornalismo
L’evento di oggi non è solo commemorativo. Presso Palazzo d’Accursio, alcuni dei principali esponenti del mondo giornalistico si confronteranno sullo “stato di salute” dell’informazione. Nomi di primo piano come Agnese Pini, Giuseppe Giulietti, Carlo Bartoli e Vittorio Di Trapani testimoniano quanto Purgatori rappresenti un punto di riferimento ancora attuale.
Loris Mazzetti di Articolo 21 ricorda con amarezza come non tutti i giornalisti abbiano avuto la stessa integrità: “Ci sono stati gli spioni, al servizio della Cia, dei servizi segreti e dei depistaggi”. In questo contesto, Purgatori emerge come un esempio luminoso di giornalismo autentico.
Un legame speciale con Bologna
L’assessore Daniele Ara sottolinea come Purgatori sia profondamente legato alla storia cittadina, simbolo di come di fronte alle tragedie si possa reagire con dignità civile e impegno morale.
Un nuovo elemento simbolico arricchirà la sua memoria: un Qr-code al “Muretto di Andrea”, inaugurato nel 2024 di fronte al Museo per la Memoria di Ustica, attraverso il quale i cittadini potranno leggere i suoi articoli storici.
Conclusione: Un eredità viva
La giornata del 1 febbraio non è solo un semplice ricordo, ma un monito. Un invito a non dimenticare, a continuare a cercare la verità, esattamente come avrebbe fatto Andrea Purgatori. Un giornalista che ha insegnato che l’informazione non è un mestiere, ma una missione.