Il caffè occupa un posto speciale nella nostra cultura italiana, rappresentando un rituale quotidiano per milioni di persone.
Tuttavia, un recente servizio della trasmissione “Report” di Rai 3, intitolato “La Repubblica della Ciofeca”, ha sollevato interrogativi sulla qualità del caffè servito nei bar italiani, con particolare attenzione alla città di Napoli.
Ovviamente, i colleghi di Report, partono dalla città dove il caffè è un pilastro culturale, oltreché un elemento distintivo della città.
Così cantava Domenico Modugno… ma è davvero così ?!?
Ah, che bellu cafè, sulo a Napule ‘o sanno fa’ e nisciuno se spiega pecché è ‘na vera specialità!
Domenico Modugno | O Cafè
Il Servizio di Report: Un’Indagine sulla Qualità del Caffè.
Il reportage ha evidenziato diverse problematiche nei bar napoletani, tra cui:
- Attrezzature Sporche: Campane e filtri non puliti adeguatamente.
- Macinatura Preventiva: Caffè macinato in anticipo, compromettendo la freschezza.
- Igiene Carente: Beccucci non igienizzati e tazzine bollenti.
Questi fattori contribuiscono certamente ad una bevanda di qualità inferiore, spesso amara e priva delle caratteristiche aromatiche desiderate.
Una Questione Nazionale, non Locale.
Sebbene il servizio si concentri su Napoli, ci teniamo a sottolineare che la questione della qualità del caffè riguarda l’intero territorio italiano. La tradizione e le abitudini consolidate hanno portato a una standardizzazione che spesso trascura l’attenzione alla qualità e alla preparazione accurata della bevanda.
La Tostatura: Preferenze e Controversie.
Mario Rubino, presidente di Kimbo, sostiene che ai napoletani piaccia il caffè “arruscato”, ovvero tostato fino al limite della bruciatura per esaltarne gli aromi. Tuttavia, questa pratica, secondo gli esperti intervistati nel servizio (tra i quali, il rappresentante nazionale dei Torrefattori italiani) può portare a un sapore amaro e a una perdita delle note aromatiche più delicate, influenzando negativamente l’esperienza del consumatore.
Formazione dei Baristi: Una Necessità Impellente.
Certamente è emerso un aspetto cruciale: la mancanza di formazione professionale tra i baristi. Molti apprendono il mestiere sul campo, senza una preparazione teorica adeguata, perpetuando pratiche scorrette che incidono sulla qualità del caffè servito. Investire nella formazione potrebbe elevare gli standard e soddisfare le aspettative di una clientela sempre più esigente.
Eccellenze Nascoste: I Bar di Qualità a Napoli.
Nonostante le criticità evidenziate, Napoli ospita numerosi bar che si distinguono per l’eccellenza del caffè offerto. Locali come il Caffè Ceraldi in Piazza Carità 14 o il Caffè Diaz a via dei Tribunali sono rinomati per la qualità delle loro miscele e l’attenzione alla preparazione, rappresentando esempi virtuosi in una realtà complessa.
Ci auguriamo che si possa andare verso una cultura del caffè consapevole…
Il servizio di “Report” ha acceso i riflettori su una problematica diffusa, stimolando una riflessione sulla necessità di promuovere una cultura del caffè più consapevole in Italia. Attraverso una maggiore attenzione alla qualità delle materie prime, alla formazione dei professionisti e all’educazione dei consumatori, è possibile preservare e valorizzare una tradizione che rappresenta un simbolo dell’identità nazionale.
Fonti di Redazione:
https://www.gamberorosso.it/notizie/contrordine-caffe-a-napoli-non-e-buono/?utm_source=chatgpt.com
5 commenti
@follower e voi avete visto il servizio? Letto gli articoli? Cosa ne pensate?
Costa il doppio e fa più schifo
…a me piace quello “arruscato”
Come ogni anno , e da parecchio, si attacca una tradizione ed una eccellenza di Napoli! Ieri la pizza e poi i dolci ed altro! Vari chimici e medici hanno smentito che gli olii della tostatura siano nocivi sia alla qualità del caffè, che essendo espresso segue regole precise, sia per la salute! Qualcuno ha interesse a denigrare!!
Una trasmissione e soprattutto un conduttore che propone servizi spazzatura solo per promuovere se stessi