Direttamente da RAI “VOCI FUORI DAL CORO”, in esclusiva per Moltouomo .it, Flavia Lazzarini ci racconta il suo viaggio tra artiste capaci di sovvertire gli schemi e conquistare la scena musicale, donne capaci di emergere in un mondo di uomini. “VOCI FUORI DAL CORO” E’ UN PROGRAMMA DI RAI CONTENUTI DIGITALI E TRANSMEDIALI.
Quale è la spinta e l’ispirazione che ti portano a salire sul palco ed essere protagonista della scena musicale?
Il fattore principale è sicuramente la passione che ho per il mio lavoro. Salire sul palco ti rende protagonista del dancefloor, ma posso assicurarti che nel momento in cui salgo in consolle la mia percezione è completamente diversa perché nonostante mi trovi davanti tantissime persone è come se fossi dentro una bolla dove l’obiettivo è quello di proporre al pubblico il mio viaggio musicale e fare in modo che diventi anche il loro.
La musica è un potente mezzo di comunicazione. Proporla selezionando il proprio gusto musicale è anche un modo per cercare di “educare” il pubblico all’ ascolto.
Sei una ’voce fuori dal coro’, riferendomi alla trasmissione di Rai Contenuti Digitali e Transmediali, o ti piace collaborare con colleghe e colleghi nelle tue performance sul palco?
Mi piace lavorare con gli altri…possono nascere sempre cose nuove e stimolanti. Esempio lampante è la collaborazione con la violinista Federica Vignoni. Non ci conoscevamo e dall’unione dj set + violino ne è uscita fuori una performance molto interessante.
Come è nata la tua partecipazione alla trasmissione di Rai Contenuti Digitali e Transmediali ‘Voci fuori dal coro’?
Sono stata contattata dal regista Angelo Bozzolini. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata in cui mi ha raccontato come sarebbe stata strutturata la trasmissione condotta da Beatrice Venezi. Il messaggio era quello di raccontare alcune donne musiciste e compositrici capaci di emergere superando tutte le difficoltà in un mondo di uomini. Mi sono subito appassionata al progetto.
La sua idea era quella di unire la figura del dj con il violino suonato dal vivo. Il tema poi era Bjork, artista poliedrica, quindi miscelare le sue musiche con l’intervento del violino ha creato qualcosa di veramente unico.
È stata difficile nel tuo campo la gavetta? Cosa consigli alle tue colleghe principianti?
Ho iniziato la mia professione parecchi anni fa in un periodo in cui le donne dj erano veramente poche…si contavano sulla punta delle dita. Diciamo che il mondo dei dj ha avuto ed ha tuttora una maggioranza maschile.
Ho iniziato per passione. All’epoca ero iscritta a Giurisprudenza. Ho portato avanti musica e studi contemporaneamente. Una volta laureata però ho deciso che la musica avrebbe preso il sopravvento. Non è stato facile ma con la perseveranza, la passione e soprattutto la professionalità sono riuscita ad impormi. Il consiglio che mi sento di dare è quello di non improvvisarsi. Il dj è un lavoro serio e non un gioco e se si decide di farlo veramente è fondamentale la professionalità. Bisogna fare ricerca, avere passione. La musica è immensa. Non mi sono mai soffermata su un unico genere musicale. La musica purché di qualità arricchisce sempre.
Qual’ è la musica che preferisci? Quella che proponi e quella che ascolti.
La Bossa nova è sicuramente uno dei miei generi preferiti.
L’ house music ha segnato decisamente il mio percorso musicale. Ma sono un amante della musica a 360° purché di qualità.
La donna e la musica. Musa o protagonista?
Protagonista.
Si ringrazia l’ufficio stampa di Flavia e Francesca Procopio per il contatto e il materiale.