Nel nostro paese la Festa del Papà è senza dubbio legata alla figura di San Giuseppe, che dal 1479 si ricorda ogni 19 marzo del calendario gregoriano.
San Giuseppe rappresenta per i devoti tutte le virtù di amore, responsabilità e autorevolezza che ci si aspetterebbe da un padre di famiglia esemplare. Nella cristianità il culto per San Giuseppe ha radici profonde e nella tradizione popolare il santo è uno dei principali protagonisti di feste contadine e di paese.
Ma non ovunque si festeggia il 19 marzo: negli Usa e nei Paesi anglosassoni il giorno dedicato al papà si chiama Father’s Day e ricorre la terza domenica di giugno.
Questa tradizione nasce il 19 giugno 1910, quando nel paesino americano di Spokane la signora Sonora Smart Dodd fu fautrice del primo Father’s Day in onore del padre Henry Jacskon, un soldato della Guerra di Secessione che aveva speso la propria vita ad accudire i sei figli dopo l’infausta scomparsa della moglie. Nel 1966 poi fu il Presidente Lyndon B. Jhonson ad ufficializzare l’evento come festa nazionale.

Questa idea ebbe un grande successo e immediatamente fu ‘copiata’ in tutto il mondo occidentale e così anche in Italia che alla ricorrenza religiosa del 19 marzo, da allora, omaggia oltre a San Giuseppe tutti i papà del mondo.
In quasi tutti i paesi europei la festa ricorre il 19 marzo, ma non in Germania che festeggia i papà nel giorno dell’Ascensione e si chiama ‘giorno degli uomini’.
In Russia invece la figura paterna è legata a quella patriottica di “padre-protettore della nazione” ed infatti la sua celebrazione coincide con il Giorno dei Difensori della Patria che ricorre il 23 febbraio.
Gettando uno sguardo èiù ad est troviamo la Thailandia dove la giornata ricorre il 5 dicembre, giorno del compleanno del Re Rama IX, mentre nella Corea del Sud i papà si festeggiano l’8 maggio durante la “Festa dei genitori”. Qui si celebrano la mamma e il papà nello stesso giorno. E in Indonesia? Qui i papà si festeggiano il 12 di novembre. Proseguendo il nostro viaggio nel mondo troviamo le Filippine dove si segue la tradizione americana e i papà si festeggiano la terza domenica di giugno. Anche il Sud Africa segue questa ricorrenza di giugno. Anche Francia, Olanda, Ungheria e Perù: per questi paesi la Festa del Papà cade la terza domenica di giugno.

In Danimarca invece il 5 giugno è sia la Festa del Papà che il Giorno della Costituzione.
Andando in Giappone si scopre che segue la tradiziosne dei paesi anglosassoni come India, Malesia e Singapore e dunque festeggiano i papà nella terza domenica di giugno.
Manca l’Australia dove troviamo la Festa del Papà addirittura la prima domenica di settembre.
Insomma, paese che vai e tradizione che trovi, ma comunque il papà è festeggiato sicuramente da tutti!
Da noi, in Italia è indubbiamente una delle feste più sentite, dove, nelle nostre famiglie, la figura paterna è, e deve essere, molto importante.
In questa occasione penso alle tante famiglie, invece, dove il padre è assente o dove la madre è costretta a coprire entrambi i ruoli, oppure a quei padri soli che devono fare leva sul loro lato femminile per non far mancare niente ai loro cuccioli.
Voglio pensare ad una festa dedicata dunque alla famiglia intera, ai suoi valori, da proteggere e riscoprire ogni giorno, non solo il 19 marzo, una ricorrenza dedicata all’affetto, alla cura e al rispetto.
Mi permetto in queste giornate di ricordare i padri delle nostre famiglie, con un pensiero di gratitudine e rispetto per la loro vita.
Padri che si sono alzati ogni giorno della loro vita per lavorare, per la famiglia, che hanno portato i figli a scuola, alle ripetizioni, che hanno assistito alle partite attaccati alle reti del campo da calcio, con ogni tempo, che hanno seguito interminabili lezioni di danza, che hanno pianto commossi davanti ad un diploma o ad un saggio di musica, che hanno aspettato davanti ai cancelli delle caserme, che hanno dormito in auto aspettando l’uscita da un locale o da una discoteca.
Papà che hanno caricato le auto con montagne di bagagli per faticose e allegre vacanze, che hanno organizzato scampagnate, merende e gite al mare, che hanno percorso zaini di montagna, che ci hanno tenuto per mano sui sentieri e per i boschi.
Padri che hanno urlato, sgridato, ma anche confortato e abbracciato e insegnato amore per tutta la loro vita.
Un pensiero tenero e affettuoso va così a Santino, Mario, Gino, Pietro, Ruggero e un abbraccio sincero da me e da tutta la Redazione di Mondouomo.it a tutti gli altri meravigliosi papà del mondo.