Dobbiamo però ammettere che c’è una sfida sottile ed urgente: staccare i bambini dalla tecnologia; perché se la scuola finisce, gli schermi sono pronti a prendersi ogni minuto libero.
In un mondo dove il tempo sembra sfuggire e la connessione digitale è pervasiva, i papà hanno un ruolo centrale nel guidare la transizione verso l’estate. Questo non significa diventare animatori full-time, ma piuttosto essere presenti, scegliere come iniziare i giorni estivi insieme, lontano da tablet e smartphone.
Il periodo tra la fine della scuola e le vacanze vere e proprie è spesso trascurato. È invece un momento perfetto per costruire rituali, piccole avventure quotidiane, e per impostare il tono dell’estate. Un buon inizio crea un’estate più ricca.
I bambini amano la libertà, ma spesso questa si traduce in ore di schermo. Il consiglio? Non demonizzare la tecnologia, ma dare alternative migliori. Serve progettare attività coinvolgenti per il tempo libero, specialmente nei primi giorni dopo la fine della scuola.
I papà professionisti sono abituati a performance, risultati, obiettivi. Ma i figli hanno bisogno anche di tempo lento: stare insieme senza uno scopo preciso, parlare durante una camminata, preparare insieme la cena, montare una tenda in salotto.
Una routine estiva leggera, condivisa e visiva, aiuta i bambini a sentirsi sicuri. Attività semplici come “uscita al parco alle 17” o “gioco da tavolo dopo cena” possono sostituire le abitudini scolastiche, senza rigidità ma con ritmo.
Ripescare i giochi di una volta è spesso una novità per i bambini di oggi. Papà, insegnate loro la campana, il nascondino, l’elastico o la corsa coi sacchi. Sono attività semplici, coinvolgenti e gratuite, perfette per staccarsi dallo schermo.
Non si tratta di essere perfetti, ma di essere lì. Anche per un’ora. Anche con il telefono spento. Il ruolo paterno in questi momenti fa la differenza: i figli ricordano meno cosa avete fatto, e molto di più come si sono sentiti con voi.
Per chi lavora da casa, la sfida è grande: essere presenti senza distrazioni. Alcuni consigli:
Uno dei modi più efficaci per staccare i figli dalla tecnologia è coinvolgerli in attività manuali. I laboratori creativi non richiedono budget né strumenti sofisticati: bastano colla, carta, forbici e la voglia di divertirsi insieme.
Esempi pratici:
Il coinvolgimento attivo del papà è essenziale: non servono doti artistiche, ma la volontà di esserci e divertirsi con i propri figli, dando valore alla creatività condivisa.
Leggere insieme è un’esperienza intima e formativa, che crea legami profondi e stimola la fantasia. Può diventare una nuova routine serale estiva, alternativa agli schermi e perfetta per ritrovare la calma prima della nanna.
Libri consigliati per varie fasce d’età:
Leggere a voce alta, anche solo per 15 minuti al giorno, aiuta a creare un tempo di qualità profondo e continuativo, rinforzando la relazione padre-figlio.
Non si tratta di abolire del tutto gli strumenti digitali, ma di restituirgli un senso. La tecnologia usata consapevolmente può essere un alleato, non un nemico.
Suggerimenti:
In questo modo, anche gli schermi diventano strumenti di connessione, se gestiti bene e con limiti chiari ma flessibili.
Una delle attività più semplici e sottovalutate è uscire a camminare o pedalare insieme. Non servono grandi mete: basta il parco sotto casa, una fontanella nascosta o un vicolo mai esplorato. L’importante è farlo con calma e curiosità.
Cosa potete fare insieme:
Queste attività sviluppano l’attenzione, il dialogo e il senso del territorio.
Il legame con la natura è fondamentale per il benessere psico-fisico dei bambini (e anche degli adulti!). Non serve andare lontano: la maggior parte delle città offre orti condivisi, riserve naturali, boschetti urbani dove trascorrere ore di qualità.
Attività consigliate:
Tornare alla terra, al verde, all’aria aperta è uno dei modi più efficaci per staccarsi dagli schermi e riconnettersi davvero.
Spesso tra la fine della scuola e le vacanze vere passano settimane in città. Ma i weekend d’attesa possono trasformarsi in mini avventure: brevi gite fuori porta, campeggi improvvisati, dormire in tenda in salotto, o anche solo una cena all’aperto.
Proposte per papà impegnati:
Queste esperienze spezzano l’attesa e offrono anticipazioni delle vacanze vere, creando attese positive e coinvolgimento.
Le vacanze diventano più significative quando sono anche attese e preparate insieme. Coinvolgere i figli nella scelta dei giochi da portare, delle attività da fare o anche solo del colore degli asciugamani, li rende partecipi.
Idee:
Un figlio coinvolto è un figlio che vive le vacanze in modo più attivo, e meno passivo davanti a uno schermo.
Una delle strategie più efficaci per evitare conflitti sulla tecnologia è coinvolgere i bambini nelle decisioni. Chiedere: “Cosa ti piacerebbe fare oggi invece di stare al tablet?” spesso apre a risposte sorprendenti.
Fare scelte insieme:
Anche i papà più impegnati possono esercitare questa forma di leadership partecipativa, che educa senza imporre.
Attenzione però a non cadere nell’altro estremo: l’iper-programmazione. Un’agenda piena di attività può diventare un’altra forma di pressione.
Errori frequenti:
Il consiglio è: mantenere flessibilità, ascoltare i ritmi dei bambini, e accettare che la noia è parte essenziale dell’estate.
Sì, proprio così: la noia è utile. I momenti vuoti insegnano ai bambini a trovare soluzioni, inventare giochi, sviluppare autonomia. Ma serve una cosa: che i genitori tollerino quel momento senza ansia.
Il papà può dire:
“Lo so che ti annoi. Cosa potresti fare con quello che hai intorno a te?”
Questo atteggiamento, ripetuto, aiuta i figli a diventare esploratori del proprio tempo.
Una lavagna o un foglio gigante con la settimana disegnata è un grande strumento. Aiuta a:
Libertà non significa caos, e i bambini reagiscono bene a ritmi prevedibili ma flessibili.
Per i papà separati o che gestiscono l’estate in turni con l’altro genitore, è fondamentale mantenere continuità educativa. Bastano semplici regole condivise:
Un’estate serena si costruisce anche con la coerenza e la collaborazione genitoriale.
I bambini imparano per imitazione. Se vedono il papà che:
…allora capiranno che la tecnologia è solo uno strumento, non un rifugio. Il ruolo paterno come esempio è decisivo per tutta la famiglia.
Un’estate vissuta con attenzione, con meno schermo e più relazioni, lascia tracce profonde nei bambini. Ma anche nei papà. Più empatia, più ascolto, più presenza. E una raccolta di memorie preziose da conservare negli anni.
L’ultimo giorno di scuola non è solo la fine di un ciclo. È l’inizio di qualcosa di molto più importante: l’opportunità di costruire tempo di qualità con i figli. Per i papà professionisti, è il momento di rallentare, disconnettersi, e vivere davvero.
Perché le vacanze iniziano oggi. Non al mare, non in montagna, ma qui, nel primo pomeriggio di libertà, senza campanella. E con un papà presente.
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