Al via la 37esima edizione del Salone del Libro di Torino: oltre mille editori e stand, una sola voce comune: quella della cultura senza etichette politiche.
Torino accende di nuovo i riflettori sul mondo dell’editoria con la trentasettesima edizione del Salone Internazionale del Libro, ospitata come sempre negli spazi del Lingotto. Il Salone apre le porte dal 15 maggio, che segna l’inizio di cinque giorni intensi fatti di incontri, riflessioni e, soprattutto, parole. A guidare il grande evento, per il secondo anno consecutivo, c’è Annalena Benini, che si mostra fiduciosa e serena: «Il Salone è la festa dell’incontro, dove ognuno può trovare il proprio spazio. Qui, la cultura non si divide in destra o sinistra. È di tutti».
Benini: “Le parole sono preziose. Diamo voce al dialogo”
Nel cuore della manifestazione, non solo i grandi nomi dell’editoria italiana e internazionale, ma anche piccoli editori, giovani lettori, intellettuali e artisti che portano avanti visioni differenti, senza censura o pregiudizi. È questo il vero spirito che la direttrice intende valorizzare: un Salone libero, inclusivo, capace di accogliere ogni sfumatura del pensiero.
Tra i punti di forza dell’edizione 2025 c’è l’introduzione del Premio Ernesto Ferrero – Fondazione Crt, nato per valorizzare l’impegno e la creatività dei piccoli editori italiani. E per le nuove generazioni, è stata creata una sezione ad hoc, Crescere, interamente dedicata a bambini e ragazzi.
Numeri da record e ospiti d’eccezione
I numeri parlano chiaro: 1.225 marchi editoriali distribuiti su 980 stand, con una cura particolare riservata alla qualità degli spazi espositivi e alla fruizione del pubblico. La passata edizione ha raggiunto un traguardo storico con 222.000 visitatori, ma la direttrice preferisce non inseguire le cifre.
Il programma 2025 è un viaggio tra nomi illustri e nuovi talenti. Dalla lectio magistralis della scrittrice francese Yasmina Reza, che presenta il suo ultimo libro La vita normale, al ritorno dell’americano Scott Turow con Presunto colpevole. Da segnalare anche l’incontro tra il cardinale Matteo Zuppi e Ligabue, e l’intensa testimonianza di Caroline Darian, che racconterà la vicenda di sua madre Gisèle Pelicot, vittima di violenza domestica. Un atto pubblico di coraggio che sarà al centro di una delle conferenze più attese.
Musica, spettacolo e sport: il Salone va oltre i libri
La forza del Salone del Libro sta nella sua capacità di unire mondi diversi. Nelle sale e sui palchi, infatti, non ci saranno solo scrittori, ma anche musicisti, attori e sportivi. Tra gli ospiti più attesi della giornata di apertura ci sono Mara Venier, Vinicio Capossela, Paolo Ruffini, Ariete e Gianluigi Buffon, pronto a raccontarsi nel suo nuovo libro *Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi.
Il Salone 2025: dove le parole costruiscono ponti
Nel suo insieme, il Salone del Libro di Torino 2025 si presenta come un evento fluido, accogliente e necessario. Un luogo in cui ogni parola trova casa e ogni voce può risuonare senza paura di essere giudicata. Perché, come ricorda Annalena Benini, “la cultura è un bene comune, che va difeso proprio con il potere delle parole”.
Fonte: Ansa.it