La primavera 2025 segna il ritorno del BTP Italia, il titolo di Stato indicizzato all’inflazione italiana che si conferma una delle soluzioni preferite dai risparmiatori che cercano protezione dal caro vita e un rendimento certo.
Dal 27 al 30 maggio 2025 il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) colloca sul mercato la ventesima edizione di questo strumento, con alcune novità e conferme che meritano attenzione.
Il BTP Italia maggio 2025 si presenta come una soluzione interessante per chi vuole difendere il proprio capitale dall’erosione dell’inflazione, con la sicurezza di un rendimento minimo e la possibilità di un premio fedeltà. L’attenzione ora è tutta rivolta all’annuncio del tasso minimo garantito, vero ago della bilancia per il successo dell’emissione. Per i risparmiatori italiani, resta uno strumento da valutare con attenzione nel portafoglio, soprattutto in un contesto di incertezza e tassi in evoluzione.
Caratteristiche principali del nuovo BTP Italia
Il nuovo BTP Italia avrà una durata di 7 anni, con scadenza fissata al 4 giugno 2032. Come nelle precedenti edizioni, il titolo paga cedole semestrali calcolate su un capitale rivalutato in base all’andamento dell’inflazione italiana (indice FOI, senza tabacchi), garantendo così una protezione reale del potere d’acquisto. In aggiunta, per chi acquista in fase di emissione e mantiene il titolo fino alla scadenza, è previsto un premio fedeltà extra dell’1% sul capitale investito.
Un elemento chiave sarà il tasso minimo garantito, che verrà comunicato il giorno prima dell’apertura del collocamento, ossia lunedì 26 maggio. Questo tasso rappresenta la base sotto la quale il rendimento reale del titolo non potrà scendere, anche in caso di deflazione o inflazione molto bassa.
Modalità di collocamento e a chi è rivolto il BTP Italia
Il collocamento avverrà in due fasi distinte:
- Dal 27 al 29 maggio (salvo chiusura anticipata), la sottoscrizione sarà riservata ai risparmiatori individuali e affini (mercato retail)
- Il 30 maggio, invece, sarà la volta degli investitori istituzionali.
I piccoli risparmiatori potranno aderire tramite home banking abilitato al trading online, rivolgendosi alla propria banca o all’ufficio postale dove hanno il conto titoli. Il titolo gode della tassazione agevolata al 12,5%, è esente da imposta di successione e, fino a 50.000 euro investiti, non concorre al calcolo dell’ISEE secondo le ultime disposizioni di legge.
Perché il BTP Italia torna protagonista?
Il lancio di questa nuova emissione arriva in un momento di relativa stabilità economica e di inflazione in calo verso il target del 2% fissato dalla BCE. Tuttavia, il contesto resta incerto, e il BTP Italia si conferma una soluzione “ibrida”: offre rendimenti indicizzati all’inflazione, ma con la sicurezza di un tasso minimo anche in caso di prezzi in discesa. Secondo gli esperti, il tasso minimo garantito dovrebbe essere almeno leggermente superiore a quello dei BTP tradizionali di pari durata, per rendere il titolo competitivo anche in uno scenario di inflazione debole.
Un’occhiata al rating ed al debito pubblico
Il collocamento del BTP Italia avviene subito dopo la conferma del rating Baa3 dell’Italia da parte di Moody’s, che ha anche rivisto l’outlook da stabile a positivo. Questo riflette un miglioramento delle prospettive di bilancio e una maggiore fiducia nella capacità del Paese di gestire il proprio debito, che secondo le ultime previsioni dovrebbe iniziare a calare gradualmente dal 2028.