Una notizia che potrebbe cambiare la vita di molte famiglie italiane è finalmente realtà: i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) ed i Buoni di Risparmio postale garantiti dallo Stato non saranno più conteggiati nel calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
Il decreto attuativo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore il 5 marzo 2025 e segna una svolta significativa per l’accesso a bonus e agevolazioni fiscali.
Cosa Cambia Concretamente?
Fino ad oggi, il possesso di BTP, BOT, CTZ, CCT, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale incideva sull’ISEE, rendendo più difficile per molte famiglie accedere a prestazioni sociali agevolate. Con l’entrata in vigore del decreto, questi strumenti finanziari, fino a un massimo di 50.000 euro, non saranno più considerati nel calcolo dell’ISEE.
Questo significa che molte famiglie, in particolare quelle che avevano investito i propri risparmi in titoli di Stato o prodotti postali garantiti, potranno vedere il proprio ISEE diminuire e, di conseguenza, avere accesso a una gamma più ampia di benefici, come:
- Assegno Unico Universale
- Agevolazioni per l’iscrizione all’asilo nido
- Riduzione delle tasse universitarie
- Bonus sociali per luce e gas
- Altre prestazioni sociali e agevolazioni fiscali
Un Esempio Pratico: Come Cambia l’ISEE?
Per capire meglio l’impatto di questa novità, prendiamo l’esempio di una famiglia con due figli, un reddito da lavoro, una casa di proprietà e 79.000 euro di patrimonio, di cui 25.000 investiti in BTP. Grazie all’esclusione dei BTP dall’ISEE, il valore dell’ISEE di questa famiglia potrebbe diminuire di circa 2.000 euro. Se la famiglia avesse investito la somma massima detraibile, ovvero 50.000 euro, la riduzione dell’ISEE potrebbe arrivare a circa 4.000 euro.
Chi Deve Fare Attenzione?
Secondo i CAF ACLI, il 28% delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) già elaborate per il 2025 include titoli di Stato o prodotti di risparmio postale nel patrimonio mobiliare. Tra le dichiarazioni ISEE inferiori a 15.000 euro, circa una su cinque include BTP, buoni fruttiferi postali o libretti di risparmio postale. L’incidenza sale al 40% tra coloro che dichiarano un ISEE superiore a 25.000 euro.
Importante: Chi ha già presentato la DSU per l’ISEE 2025 e possiede questi tipi di investimenti, dovrebbe presentare una nuova dichiarazione per beneficiare dell’esclusione e ricalcolare il proprio ISEE.
Oltre i BTP: Altre Novità
Il decreto non si limita solo all’esclusione dei titoli di Stato. Introduce anche altre importanti modifiche, come l’esclusione dei redditi relativi alla disabilità e l’introduzione di una franchigia minima di 7.000 euro per le famiglie che vivono in affitto.
In sintesi, l’esclusione dei BTP e dei buoni postali dall’ISEE rappresenta una boccata d’ossigeno per molte famiglie italiane, semplificando l’accesso a importanti benefici e agevolazioni. Un passo avanti per rendere il sistema di welfare più equo e accessibile a tutti.
Fonte di Redazione: https://www.fiscoetasse.com/new-rassegna-stampa/1781-buoni-postali-e-btp-fuori-dallisee-ecco-il-decreto.html