Per chi ha optato per il tasso variabile, preferendolo a quello fisso, è da poche ore giunta una pessima notizia: per la prima volta dal 2008, infatti, il primo ha superato il secondo.
A far schizzare in alto i tassi variabili legati ai mutui sono stati in particolare gli incrementi fatti registrare dagli indici Euribor al 2,57% e Eurirs a 30 anni al 2,37%. Incrementi i quali rappresentano la logica conseguenza del rialzo dei tassi d’interesse decisi dalla Banca Centrale Europea per cercare di contrastare la fiammata dei prezzi. Ne consegue che, a parità di Spread, il tasso fisso si prospetta al momento come la scelta più conveniente per chi abbia intenzione di acquistare un’abitazione.
Cosa dicono gli esperti
Naturalmente, a fronte di quanto sta accadendo, molti hanno iniziato a guardarsi intorno per cercare di trovare una via d’uscita per una situazione che si prospetta abbastanza complicata. Molti cittadini che hanno già firmato il contratto relativo al proprio mutuo e vedono che il tasso variabile supera quello fisso, proprio in queste ore stanno correndo ai ripari con la surroga, la rinegoziazione o la rottamazione del vecchio finanziamento in favore di uno nuovo a condizioni più favorevoli.
Per chi intenda aspettare, prima di farlo, può però essere interessante sapere cosa ne pensano gli esperti, tra i quali prevale l’opinione che la curva dell’Euribor sia destinata a raggiungere un picco al 3,4%, per poi iniziare una netta flessione che potrebbe portarlo al 2% già entro il corso dell’anno. Chi ha tenuto conto di questo orientamento dei mercati nel 2008, dopo il crac dei mutui Subprime, investendo nel mattone quando sembrava rischioso farlo, ha in effetti vinto la propria scommessa, trovando condizioni favorevoli. Si tratta però di una scommessa tale da comportare grandi rischi, che non tutti sono disposti a correre.
La politica di rialzo dei tassi della BCE non potrà proseguire all’infinito
Se la notizia relativa al sorpasso del tasso variabile nei confronti di quello fisso ha destato un certo scalpore, anche alla luce del fatto che l’ultima volta che era accaduto era il 2008, occorre anche sottolineare che con ogni probabilità si tratterà di un evento episodico, destinato a rientrare nel corso dei prossimi mesi.

Sono proprio gli analisti finanziari a concordare sul fatto che la politica di rialzo dei tassi da parte della Banca Centrale Europea non potrà certo proseguire all’infinito. Ove ciò accadesse, infatti, ne uscirebbe praticamente distrutto il settore immobiliare, cosa che l’economia continentale non può certo permettersi, rappresentandone un volano di non poco conto.
Come limitare i danni da parte di chi ha già un mutuo
Il problema derivante dalla situazione dei mutui, alla luce della politica portata avanti dalla BCE ormai da mesi, è destinato naturalmente a riversarsi su chi ha già contratto un mutuo variabile. Coloro che ne hanno siglato uno, possono in particolare valutare una surroga, in modo da passare ad un mutuo a tasso fisso. In un periodo di instabilità come l’attuale, che potrebbe prolungarsi ancora per mesi, avere una rata che non cresce rappresenta un fattore di tranquillità da tenere in considerazione.
Tra le operazioni possibili, c’è anche la rinegoziazione del mutuo. La differenza sta nel fatto che mentre la surroga comporta lo spostamento del finanziamento presso un’altra banca, in questo caso il mutuatario provvede ad inoltrare la richiesta all’istituto con cui già intrattiene rapporti. Ove si decida di praticare questa strada, occorre però ricordare che la banca non ha alcun obbligo di accettare la richiesta e occorre quindi fare leva su argomenti in grado di convincerla a concedere quanto richiesto. Il modo migliore per farlo è quello di rivolgersi ad altro istituto per farsi fare un preventivo per la surroga e poi presentare il preventivo ottenuto alla propria banca, prospettando il passaggio ad un istituto concorrente.