Elon Musk adora trovarsi sotto i riflettori. Se non ci riesce per la sua attività imprenditoriale utilizza Twitter per patrocinare la sua criptovaluta preferita, Dogecoin, oppure per trollare allegramente, provocando i più svariati interlocutori.
Stavolta, però, il motivo che lo riportato alla ribalta non è propriamente positivo o allegro, anzi: dal passato 4 novembre, quando aveva raggiunto quota 340 miliardi di dollari, il patron di Tesla e SpaceX ha collezionato una perdita record, superiore ai 200 miliardi.
In particolare, a provocare la perdita in questione è stato il crollo del valore delle azioni del marchio automobilistico da lui creato. Per cercare di farvi fronte Musk ha anche dovuto procedere alla dismissione di una parte del suo pacchetto azionario. Per effetto di questi eventi, in base agli ultimi calcoli l’ex uomo più ricco del mondo, superato ora da Bernard Arnault, deve accontentarsi di detenere circa 137 miliardi di dollari, almeno stando ai calcoli del Bloomberg Billionaires Index.
Musk e Twitter, la quadratura del cerchio sembra complicata
Nel corso del periodo che ci separa dal gennaio del 2021, quando era diventato il secondo uomo ad accumulare una fortuna superiore ai 200 miliardi di dollari, Musk ha fatto parlare molto di sé, per svariati motivi.

In particolare, si è molto discusso della sua recente acquisizione di Twitter, il social media che è solito frequentare e movimentare con le sue trovate estemporanee. Una acquisizione che ha ben presto assunto connotazioni politiche, rese pubbliche dall’allontanamento del precedente gruppo dirigenziale, su cui il miliardario di origini sudafricane non ha esitato a scaricare l’accusa di censurare tutte le voci sgradite ad una determinata parte politica, ovvero i democratici statunitensi.
La sua crociata si è poi unita alla necessità di riportare sotto controllo i conti, sfociata nel taglio della metà del personale. Un taglio il quale, però, ha portato problemi di non poco conto per le modalità che lo hanno distinto. Sotto i colpi della mannaia di Musk, infatti, sono caduti anche molti sviluppatori, indispensabili per il funzionamento tecnico della piattaforma.
Una volta resosi conto dell’errore, il fondatore di Tesla ha innestato una retromarcia sanguinosa dal punto di vista mediatico. Resta da capire se nel frattempo abbia fatto tesoro degli errori e, soprattutto, se abbia capito che un atteggiamento meno sprezzante e presuntuoso è fondamentale per cercare di arrivare all’obiettivo che si è prefisso per la sua nuova azienda, ovvero farne una super app sul modello di WeChat.
I problemi di TESLA
A provocare la clamorosa caduta finanziaria di Elon Musk, però, non è stata l’acquisizione di Twitter, bensì i problemi con cui si sta scontrando Tesla. Il marchio automobilistico, infatti, è alle prese con un drastico calo del suo valore azionario derivante dal combinarsi tra alcuni fattori di non poco conto, tra i quali la sempre maggiore concorrenza nel settore elettrico. Una maggiore concorrenza che è costata a Tesla la perdita di ben 14 punti percentuali sul mercato USA, dal 79% del 2020 al 65% che ha salutato il vecchio anno.
Secondo gli analisti, il declino dell’azienda è comunque del tutto fisiologico. A provocarlo è in pratica l’abnorme crescita del suo valore azionario nel corso del biennio precedente, quando la situazione macroeconomica era stata largamente influenzata dalla pandemia di Covid. Lo spostamento delle attività sul web, in particolare quelle legate alla vendita, hanno permesso di comprimere i costi e aumentare i profitti.
Ora, però, la situazione è praticamente tornata alla normalità e anche Tesla deve tornare a fare i conti con le complicazioni della normale attività produttiva. Tra le quali continua a pesare la difficoltà di consegnare i modelli venduti, con una realtà molto inferiore all’obiettivo di aumentarle le operazioni nell’ordine del 50%. Strozzature che potrebbero costare care all’azienda, tanto da spingere gli analisti a prevedere un crollo al 20% della quota di mercato statunitense. Ove ciò avvenisse, il patrimonio personale di Elon Musk potrebbe subire una ulteriore cura dimagrante.
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