Un bagno di folla, con più di seicento persone, ha accolto Gianluigi Buffon, il super portiere della Nazionale, il 7 dicembre a Peccioli, in provincia di Pisa. Presso la Galleria dei Giganti, per la rassegna “A Natale libri per te”, è arrivato sul palco con Francesco Costa per presentare il suo libro: “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi”, edito da Mondadori.
Campione nello sport, campione con la Juventus, campione del mondo.
L’amato portiere è nato a Carrara nel 1978 ed oggi è un affermato dirigente sportivo. È considerato uno dei più forti portieri della storia del calcio.

In una intervista a cuore aperto davanti ad un pubblico attento si è raccontato a 360° e ha detto: “Non rinnego mai il passato. Anche gli errori. Vuol dire che in quel momento andavano commessi…”. Poi ha continuato citando un libro che lo ha ispirato per la scrittura e il messaggio: “Un uomo” di Oriana Fallaci. La storia di un uomo che ha pagato con la propria vita la sua voglia di battersi per un ideale, che ha pagato le sue scelte ma che non si è tirato indietro. “Pagare per i propri errori è un modo per diventare migliori” ha detto Gigi a Costa.
Gianluigi Buffon ha giocato a calcio fino alla soglia dei quarantasei anni e sono stati ventotto quelli da professionista nello sport del pallone.
Il calcio e lo sport gli hanno insegnato a cadere e la vita, invece, come dice lui stesso, gli ha insegnato come fare a rialzarsi.

Nel libro edito da Mondadori, “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi” non si parla solo delle gesta sportive del più bravo portiere di calcio di ogni tempo, ma si esplora invece la vita del bambino, del ragazzo, dell’uomo, del figlio e del padre.
Nel libro racconta i suoi sogni, i suoi obiettivi, i pensieri e i valori sportivi e non solo, le sue paure, le passioni e le contraddizioni, i momenti difficili, le gioie ma anche i dolorosi stop, e i risvolti non sempre divertenti di una vita complessa che si è svolta ad altissimo livello fuori e dentro il campo da calcio.
Nella sua blasonata carriera Gianluigi Buffon, il Gigi Nazionale, ha battuto ogni record. Uno ad esempio? Nel 2016 in serie A stabilisce il nuovo record di imbattibilità.
Il suo esordio in serie A con fu con il Parma nel 1995 quando aveva solo 17 anni, poi ci fu la chiamata della Nazionale e infine il 2001 segna l’arrivo alla Juventus, dove, con una pausa di una stagione al Paris Saint Germain, rimane fino al 2021. Successivamente torna al Parma che milita in serie B fino al ritiro, nel 2023, quando diventa la leggenda dello sport che tutti abbiamo ammirato.

Impressionante il suo palmarès: 5 Coppe Italia, 6 Supercoppe italiane, di cui 5 con i bianconeri, 11 scudetti 10 con la Juve e 1 con il Paris Saint-Germain e una Coppa UEFA con il Parma.
Nel 2004 è inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione delle celebrazioni del centenario della Federazione internazionale.
In Nazionale dal 1997 al 13 novembre 2017 annovera 175 presenze con 5 partecipazioni ai Mondiali. È campione del mondo 2006 e vicecampione d’Europa 2012. Difende la porta azzurra anche nella Confederations Cup 2013 che si concluse con un terzo posto.
Ma non è stato tutto così facile. Un campione deve tenere il corpo e la mente super allenati. Deve rinunciare a domeniche, vacanze per inseguire la fama e la vittoria. Deve conservare la lucidità per affrontare i momenti delle grandi tensioni dell’ambiente.

È così che spiega la sua vita Buffon nel libro. “La mia vita è stata tutto un cadere e un rialzarsi…”. È caduto in depressione, è stato attaccato dalle polemiche riguardo il gioco delle scommesse. Ma ogni volta si è rialzato.
Cosa gli ha dato la forza? Cosa l’ha aiutato di più? Lui risponde: “L’amore. Degli amici. Della mia donna. Dei miei figli. Della famiglia. E una grande fede.”
Oggi Buffon è un dirigente sportivo in ascesa, è infatti, capo delegazione della Nazionale italiana di calcio, ruolo che fu anche dell’indimenticato Gigi Riva e di Gianluca Vialli, campione prematuramente scomparso.
Un libro per tutti, non solo tifosi di calcio o sportivi, per riflettere e capire che cadere e rialzarsi è nel destino di ogni essere umano e che ognuno di noi ce la può fare.
Si ringrazia Mondadori per le informazioni documentali e Valerio Pagni, fotografo, per le immagini.