La moda sostenibile maschile forse è poco nota, ma per questo è esclusiva e ricercata. Mentre si aspettano i brand che andranno al Pitti Uomo 2023, quali sono i marchi che garantiscono stile e consapevolezza dei rischi connessi ai danni all’ambiente? Scopriamoli insieme.
Moda sostenibile maschile: lo stile Colorful standard
L’azienda portoghese forse è poco nota, ma è assolutamente di classe e di gusto. Abbigliamento comodo, mai lasciato al caso, con un processo a filiera corta: queste sono le caratteristiche principali. L’ambiente è nelle piccole attenzioni: cotone biologico, tinture a basso impatto ambientale (che non tingono!) e un’ottima resa. Lo stile casual è perfetto per il tempo libero e per una cena informale.
Organic Basics e Komodo
Vuoi garantirti tutto quello che serve per affrontare l’inverno, ma non vuoi rinunciare a sostenere l’ambiente? Organic Basics è la risposta. I capi di abbigliamento sono realizzati in: Italia, Turchia, Portogallo, Austria, Scozia. Usano nylon e cashmere riciclato, oltre a cotone certificato e Lyoncell.
Komodo, invece, nasce come moda sostenibile maschile cinese. Infatti, le zone di provenienza sono nepal e Cina. Per i propri capi di abbigliamento, il brand usa cotone biologico GOTS, bambù, canapa, Tencel e lino. Il marchio va a sostenere le piccole realtà locali, assicurando chilometro zero, basso impatto ambientale e un riscontro sociale valido.
Patagonia
Un nome e una garanzia: infatti, l’idea è di salvare proprio questa parte di mondo dalla furia del mondo. Non si occupa solo di produrre capi di abbigliamento eccezionali in ottica sostenibile dal 1973. Puntano tutto anche su attivismo, sostenibilità sociale ed ambientale. Le loro linee si caratterizzano per le soluzioni sostenibili e in linea con il benessere dell’uomo, visto che fanno dell’abbigliamento sportivo la loro bandiera. I materiali utilizzati sono spesso e volentieri riciclati e le fabbriche sono certificate fair-trade.
Maglieria Gran Sasso
Sì, sono Made in Italy e si occupano soprattutto di maglieria. Il brand è nato come azienda familiare dagli anni ’50 e da allora non si è più fermata, diventando uno dei brand più interessanti dello stile italiano. Il marchio recupera il 90% del materiale tessile di scarto, mantenendo una qualità elevatissima nelle sue collezioni. Insomma, è la risposta tutta italiana ai danni causati dall’industria della moda e della fast fashion. L’azienda ha impianti a energia solare, depuratori interni, sistemi di filtraggio e materiali con bassissime emissioni di sostanze volatili, perché sostenibile non è solo una parola: è uno stile.
Quagga
L’azienda è una delle più apprezzate nel mondo vegano. Cruelty free e rigorosamente made in Italy, si occupa soprattutto di piumini sintetici, ma rispettosi dell’ambiente. Sono perfetti per lui che non ama i capi di abbigliamento pesanti, ma a cui basta un piumino per sentirsi al caldo e in perfetta forma. Per poter realizzare gli interni di questi capolavori che tengono al caldo, si utilizzano bottiglie in plastica riciclata. Tutti i materiali utilizzati sono certificati e garantiti dalla casa madre, che ha fatto della sostenibilità una delle chiavi del suo successo.
Better World Fashion
Better World Fashion è un brand che si occupa soprattutto di giacche di pelle. Come, si parlava di moda sostenibile? E infatti queste giacche di pelle sono in materiali sostenibili, perché rinunciare per un semplice pregiudizio? L’aspetto è praticamente identico e le foto lo testimoniano. Il segreto dietro al successo di questa azienda in Polonia è nella produzione “senza”.
Infatti, l’attività fa “senza” 8000 kg di CO2, 170.000 litri d’acqua, 3000 kg di rifiuti e 1875 kg di agenti chimici. Una risposta per aiutare l’ambiente che lascia chiunque a bocca aperta e che ha tutte le certificazioni del caso, accanto a una lista dei materiali utilizzati nella scheda tecnica.