Se c’è un capo di abbigliamento che nel tempo ha “accomunato” le diverse generazioni, profilandosi come simbolo di stile e di appartenenza, quello è sicuramente la varsity jacket: la giacca da college che assume un “ruolo” di spicco nel guardaroba di molti in tutto il mondo.
Nata negli anni ’50 in America come divisa studentesca , indossata dagli sportivi e assurta a “identificazione” dei ragazzi più in vista in molteplici serie e film per ragazzi, detta giacca ha finito poi con il diventare un trend in crescita.
Non più legata esclusivamente agli ambienti accademici, essa ha infatti “attecchito” anche tra chi, “semplicemente”, abbraccia il look preppy di cui si fa portavoce. Ponendosi come indiscusso must have dello streetwear ed emblema di una ricercatezza non “sbandierata”, ma “presentata” in maniera composta, misurata.
Una ricercatezza che ha trovato proseliti anche tra gli stilisti, che hanno reso la varsity jacket protagonista delle passerelle maschili, lasciandola sfilare nella sua linea “classica”, con quelli che sono i suoi tratti distintivi, le tasche e le cuciture rinforzate, la cerniera o i bottoni per allacciarla. Ma rivisitandola nei volumi o adoperando materiali innovativi e dettagli moderni, quali il camoscio ed il cappuccio. Un modo per omaggiare questo capospalla dall’eleganza informale, di grande versatilità nella realizzazione del proprio outfit quotidiano.
Proseguiamo allora insieme nella lettura per scoprirne di più, anche in fatto di abbinamenti con il resto dell’abbigliamento.
Varsity jacket, quali sono le sue caratteristiche?
Pratica, giovanile e con quell’allure tipica che “sa” di college e università americane, la varsity jacket ha un aspetto inconfondibile, che non può non essere subito riconosciuto.
Nota anche come letterman jacket – per via della lettera maxi sul petto – è generalmente bicolore e realizzata in tessuto di lana, mentre le maniche sono in pelle o ecopelle, e il colletto, i polsini e il fondo presentano bordi a costine. Non mancano spesso anche applicazioni o ricami, come pure scritte sulla schiena.
Perfetta per la stagione primaverile, quando si cominciano a mettere da parte i capi più pesanti, questa giacca con il passare del tempo si è “evoluta” nelle linee – restando comunque fedele alla versione originale – proponendosi come il capo di abbigliamento doc per gli amanti degli outfit sportivi e casual, che non intendono però rinunciare ad una nota di stile.
Ed è infatti un’attitudine informale ma al contempo chic quella che “incarna” la varsity jacket, una giacca reinterpretata in molte fogge e molti colori, così da offrire un’ampia gamma di opzioni a chi desidera introdurla nell’armadio di casa. Vediamo allora qui di seguito come renderla parte della propria mise e come sfoggiarla nelle diverse occasioni della vita di tutti i giorni, da quella più casual a quella più elegante.

Come indossare una varsity jacket?
Come indossare la varsity jacket? Come farla “spiccare” al meglio? Perché essa abbia il giusto “posto” all’interno dell’outfit occorre considerare gli altri capi dell’abbigliamento, così da rendere l’outfit stesso equilibrato ed armonioso nel suo insieme.
Uno dei modi più semplici ed “immediati” è quello di abbinare la giacca ad una t-shirt e un paio di jeans, calzando sneakers o scarpe da ginnastica alla moda: un look casual perfetto per una passeggiata al mattino o per un’uscita informale con gli amici. Per il tempo libero si può optare per jeans neri e mocassini eleganti in pelle neri, quale tocco classico e raffinato, così come si potranno selezionare jeans blu scuro e scarpe sportive nere, se si è alla ricerca di un look di tendenza e alla mano. E se in vista c’è un pranzo domenicale in compagnia, sarà perfetta una varsity jacket accostata a pantaloni cargo blu scuro e sneakers di tela bianche.
Si desidera un look più di classe? Nessun problema, perché la giacca college potrà combinarsi con pantaloni chino e mocassini eleganti, scelti – in base alle preferenze in merito – nei colori marrone chiaro o nero. Una combo, questa, che trova una sorta di “simmetria”, di “bilanciamento”, tra lo stile sportivo della giacca e la raffinatezza dei pantaloni, e che si profila perfetta per gli eventi più formali o per un completo casual chic.
Tante, dunque, sono le possibilità per indossare questo capo di vestiario così versatile e di tendenza, per “interpretarlo” e “viverlo” secondo il modo più confacente a sé stesso ed alla propria indole. Che si propenda per una scelta maggiormente casual o per una maggiormente ricercata, la varsity jacket non deluderà mai, permettendo a chi la indossa di comunicare lo stile individuale con la creazione di outfit unici e personali. Opportunamente “completati” da accessori ad hoc, quali zaini o occhiali dal sapore vintage, che aggiungeranno un quid plus agli outfit stessi.

Un po’ di storia: la nascita della varsity jacket.
È un capo senza tempo, sempre attuale, ed è interessante raccontarne le origini, per “scoprirlo” più da vicino.
La storia della varsity jacket inizia nel 1865 negli Stati Uniti d’America, quando la squadra di baseball dell’Università di Harvard indossa un maglione di lana pesante, con la lettera “H” stampata al centro delle divise, un segno distintivo indicante l’inclusione in un gruppo.
Si trattava di un’uniforme che tuttavia, almeno inizialmente, non “apparteneva” a tutti: solo i più meritevoli, infatti, potevano avere il privilegio di tenerla, mentre chi restava in panchina era tenuto a restituirla. E solo chi si distingueva per aver raggiunto determinati risultati o un certo numero di presenze poteva avere la lettera ricamata sulla maglia (da qui il termine “letterman jacket”).
Successivamente gli studenti della Harvard cominciarono a indossare la giacca anche nel quotidiano, nella vita universitaria (la parola varsity significa appunto università, dunque indica una giacca da ateneo universitario). E ai principi del ‘900 pure i giocatori di football della medesima Università presero a indossare questa “divisa”, ferme restando le stesse “regole” di utilizzo ad essa relative.
L’anno di svolta fu il 1930, che segnò la “nascita” della varsity jacket così come è nota ai giorni nostri: i giocatori necessitavano di un abbigliamento più pesante per affrontare il freddo, e la maglia in lana fu “equipaggiata” di maniche in pelle e di bottoni, mentre la lettera si spostò dal centro ad un lato del petto. Una lettera che bisognava guadagnarsi con buone performance in campo.
Da questo punto in poi la varsity jacket si diffuse sempre più, con un “crescendo” che coinvolse l’intero mondo accademico e le confraternite universitarie. Il boom vero e proprio si ebbe negli anni ’80, grazie alle più importanti squadre professionistiche nazionali di baseball, basket e football, che iniziarono ad adottare e commercializzare le proprie varsity jackets. Come pure grazie a diversi volti del settore musicale, che introdussero nel proprio abbigliamento questa tipologia di giacca.
Fu proprio la musica, con gli artisti hip-hop, che fece da “ponte” alla diffusione di detta giacca anche “per le strade”: non più legata esclusivamente all’ambito universitario, la varsity jacket entrò infatti a far parte dello streetwear, quale capo di abbigliamento iconico e da tutti conosciuto.