Importanti novità emerse nel caso Poggi. Ritrovata l’impronta della mano di Scempio vicino al corpo della vittima.
Si continua a parlare del delitto di Garlasco. A diciott’anni di distanza dall’omicidio di Chiara Poggi, gli inquirenti stanno nuovamente indagando per portare alla luce nuovi elementi. Alberto Stasi, condannato, nel 2025, a sedici anni di reclusione, risulta attualmente ancora l’unico colpevole per l’omicidio della fidanzata. Tuttavia un nuovo filone investigativo si sta concentrando su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.
Nuovo colpo di scena nel caso Poggi
La Procura di Pavia ha disposto nuovi accertamenti scientifici per dimostrare un eventuale coinvolgimento di Andrea Sempio. Dagli esami è emersa l’impronta della mano di Sempio accanto al corpo di Poggi. L’impronta numero 33 era stata rinvenuta sul muro delle scale che conducono alla cantina in cui è stato gettato il corpo della giovane. Una traccia rimasta ignota per anni, ma che ad oggi sembra avere un nome. Questo nuovo elemento collocherebbe Sempio sulla scena del crimine ed aprirebbe la strada a ulteriori ipotesi.
L’interrogatorio di Stasi
In mattinata è stato nuovamente sentito, presso la Procura di Pavia, Alberto Stasi. L’interrogatorio del 41enne si è svolto in un clima sereno, stando a quanto dichiarato dal suo legale. Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione, è stato sentito come testimone assistito nell’inchiesta che vede protagonista Andrea Sempio.
Sempio non si presenta all’interrogatorio
La Procura di Pavia ha convocato presso i suoi uffici anche Sempio. Quest’ultimo, tuttavia, non si è presentato all’interrogatorio. Gli avvocati del 37enne hanno eccepito un difetto di nullità nell’invito. I legali hanno contestato la nullità dell’invito perché mancante di alcuni contenuti previsti dalla legge. ‘Andrea sta bene. Segue le nostre direttive e le nostre strategie difensive. Abbiamo deciso ieri con lui di fare così” ha dichiarato l’avvocato Massimo Losito. Al momento non sembrerebbe prevista una nuova convocazione dell’indagato.
Sentito il fratello di Chiara dai pm a Venezia
In questa complessa vicenda gioca un ruolo importante anche il fratello di Chiara. Marco Poggi, infatti, era molto amico di Sempio, e risulta essere l’anello di congiunzione fra l’indagato e la vittima. Per questo motivo gli inquirenti hanno ritenuto opportuno convocarlo in qualità di testimone. Poggi è stato ascoltato dai pm in una caserma di Venezia, dove risiede. I magistrati hanno voluto appurare quale fosse il rapporto che intercorreva fra Scempio e Chiara.