L’annuncio dell’offerta pubblica di scambio (OPS) di Mediobanca su Banca Generali, per un valore di 6,3 miliardi di euro, segna una svolta nel panorama finanziario italiano ed avrà ripercussioni significative per gli investitori italiani, sia retail che istituzionali.
La mossa, comunicata il 28 aprile 2025, prevede la cessione della partecipazione di Mediobanca in Assicurazioni Generali in cambio del controllo totale di Banca Generali, con l’obiettivo di creare un nuovo leader europeo nel Wealth Management.
I dettagli dell’operazione
- Mediobanca offrirà 1,70 azioni Generali per ogni azione di Banca Generali, con un premio dell’11% rispetto al prezzo di chiusura del 25 aprile
- L’aggregazione porterà la nuova entità a gestire 210 miliardi di euro di patrimoni, con quasi 3.700 consulenti finanziari, rendendola il secondo più grande gestore patrimoniale in Italia
- Il Wealth Management diventerà il core business di Mediobanca, con ricavi attesi raddoppiati a 2 miliardi di euro e utili quadruplicati a 800 milioni di euro.
Implicazioni per gli investitori
1. Creazione di valore e sinergie
L’operazione promette una significativa creazione di valore per gli azionisti Mediobanca: il ROTE (Return on Tangible Equity) è atteso in crescita dal 14% a oltre il 20%, l’utile netto consolidato salirà a 1,5 miliardi (+15%) e l’EPS (utile per azione) sarà accrescitivo già dal primo anno. Le sinergie previste sono di 300 milioni di euro, derivanti per metà da riduzione dei costi, per il resto da maggiori ricavi e ottimizzazione del funding.
2. Rafforzamento della posizione competitiva
Per gli investitori italiani, questa operazione rappresenta la nascita di un campione nazionale nel Wealth Management, con una capacità di crescita organica superiore al mercato e una maggiore solidità patrimoniale. La nuova entità potrà contare su una clientela di alta qualità, un brand più forte e una maggiore capacità di attrarre talenti.
3. Evoluzione del rapporto Mediobanca-Generali
L’operazione trasforma il legame tra Mediobanca e Generali da finanziario a industriale: Mediobanca cede la storica partecipazione nel Leone di Trieste per puntare su un business a più alto potenziale di crescita e redditività. Questo potrebbe anche ridurre la volatilità legata all’andamento del settore assicurativo e rafforzare la diversificazione del gruppo.
4. Impatto sulle azioni e sui dividendi
Gli investitori Mediobanca possono attendersi una conferma della politica di remunerazione: il piano prevede una distribuzione cumulata di 4 miliardi di euro entro 18 mesi, corrispondente a uno yield del 22%. L’operazione, inoltre, è strutturata per essere accrescitiva sull’EPS e migliorare la redditività per azione.
5. Rischi e prospettive
Come ogni grande aggregazione, l’operazione resta soggetta all’approvazione degli azionisti e delle autorità di vigilanza, con completamento previsto entro ottobre 2025. I rischi principali riguardano l’integrazione operativa e la reazione dei mercati, ma la forte complementarità tra Mediobanca e Banca Generali dovrebbe ridurre le criticità di esecuzione.
Per gli investitori italiani, l’acquisizione di Banca Generali da parte di Mediobanca rappresenta un’opportunità di partecipare alla nascita di un nuovo leader europeo nel risparmio gestito, più solido, diversificato e orientato alla crescita.
L’operazione promette ritorni più elevati, maggiore stabilità e un posizionamento competitivo di rilievo, pur restando da monitorare i tempi e le modalità di integrazione e le eventuali reazioni del mercato.
Fonte di redazione: https://it.marketscreener.com/quotazioni/azione/MEDIOBANCA-S-P-A-69007/attualita/Mediobanca-OPS-su-Banca-Generali-da-oltre-EUR6-miliardi-in-azioni-49732904/
Seguici sui Social