Il Myanmar è stato colpito oggi, 28 marzo 2025, da un devastante terremoto di magnitudo 7.7 che ha scosso la regione di Sagaing, vicino a Mandalay, la seconda città più grande del paese.
Con una profondità di soli 10 km, il sisma ha causato almeno 107 morti, centinaia di feriti e un numero significativo di dispersi. Tuttavia, la tragedia che sta vivendo il Myanmar non può essere attribuita esclusivamente alla forza della natura: il terremoto ha solo amplificato una crisi già esistente e profondamente radicata nel tessuto sociale, politico ed economico del paese.
Un paese vulnerabile: tra conflitti ed instabilità
Dal colpo di stato militare del febbraio 2021, il Myanmar è precipitato in una spirale di violenza e instabilità che ha devastato le sue infrastrutture e impoverito milioni di persone. Ad oggi, circa 19.9 milioni di abitanti necessitano di assistenza umanitaria, con oltre 3.5 milioni di sfollati interni. La guerra civile in corso ha distrutto ospedali, scuole e sistemi idrici, rendendo impossibile una risposta efficace alle emergenze naturali come il terremoto odierno.
La fragilità delle infrastrutture è stata evidenziata dalla distruzione diffusa causata dal sisma: edifici scolastici, moschee e strutture pubbliche sono crollati in diverse città come Mandalay, Naypyidaw e Bago. In molte aree rurali e urbane, le costruzioni non rispettano standard antisismici adeguati, aggravando il bilancio delle vittime.
L’impatto del terremoto: danni umani e materiali
Il terremoto ha avuto effetti devastanti su scala regionale:
- Mandalay: decine di edifici sono crollati, inclusi un’università e una moschea; molte persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. L’aeroporto internazionale ha subito gravi danni strutturali
- Naypyidaw: la torre di controllo dell’aeroporto è collassata, causando numerosi morti; strade e case sono state distrutte
- Sagaing: il ponte Ava, un’infrastruttura cruciale per i trasporti locali, è stato completamente distrutte.
In Thailandia, il sisma ha provocato il crollo di un edificio di 30 piani a Bangkok, evidenziando l’estensione regionale della catastrofe.
Non solo natura: la responsabilità umana
Come sottolineato dagli esperti, “non esistono disastri naturali”, ma solo eventi naturali aggravati da fattori umani. La mancanza di codici edilizi rigorosi, la povertà diffusa e l’assenza di sistemi di risposta rapida hanno amplificato l’impatto del terremoto in Myanmar. Inoltre, l’accesso limitato alle aree colpite a causa dei conflitti armati ostacola gli sforzi per portare soccorso alle comunità più vulnerabili
Le nostre considerazioni
La devastazione causata dal terremoto del Sagaing non è un evento isolato ma parte integrante della crisi multidimensionale che affligge il Myanmar. La combinazione letale tra instabilità politica, infrastrutture fragili e disastri naturali richiede interventi urgenti su più fronti: dalla ricostruzione fisica alla stabilizzazione sociale. Solo affrontando le radici profonde della vulnerabilità del paese sarà possibile prevenire tragedie future simili a quella odierna.
Fonti di redazione:
- https://www.euronews.com/2025/03/28/strong-77-earthquake-strikes-myanmar-and-neighbouring-thailand
- https://www.unocha.org/publications/report/myanmar/myanmar-humanitarian-needs-and-response-plan-2025-december-2024