Lo sguantamento è un fenomeno clinico piuttosto frequente. Ecco cos’è, in cosa consiste e come viene trattato.
Meglio conosciuto come “degloving”, lo sguantamento è un fenomeno clinico molto comune. Si verifica infatti nel momento in cui la pelle che riveste un dito si sveste completamente. Quasi come se ci si sfilasse un guanto, come lo stesso termine (in italiano e in inglese) suggerisce.
Nonostante possa sembrare una semplice rimozione della pelle, in realtà presenta dei sintomi e delle conseguenze molto più articolate di così. E richiede, per forza di cose, anche un trattamento di un certo tipo. Ecco come destreggiarsi quando si verifica un fenomeno del genere.
Sguantamento: ecco la definizione.
Lo sguantamento, meglio noto come degloving, è un fenomeno clinico che riguarda essenzialmente al togliersi un guanto dalla mano. Essenzialmente viene descritta la rimozione della pelle in una o più dita della mano.

Tutto parte da una ferita apparentemente blanda, che poi però prendendo piede arriverà a staccare tutta la pelle che riveste il dito. Questo può accadere sia agli arti inferiori che a quelli superiori, con tutte le conseguenze che ovviamente ne derivano.
Non essendoci più la pelle a rivestire il dito, si avrà l’effetto reale di essersi sfilati un guanto. Da qui proviene anche la sua denominazione inglese, considerando che “glove” significa guanto, per l’appunto.
Quando si può verificare il fenomeno dello sguantamento?
Ci sono diversi motivi per cui lo sguantamento si può verificare o meno. Ciò può avvenire nel momento in cui si verifica un incidente in cui a risentirne è la mano. Non di rado sono capitate situazioni molto gravi, nelle quali un arto è rimasto incastrato all’interno di un macchinario in azione.
Sebbene in quei casi le conseguenze siano ben peggiori, è proprio quando la mano rimane incastrata all’interno di un macchinario, che si verifica lo sguantamento. Anche se, vista la gravità della situazione, paradossalmente la pelle che si toglie potrebbe essere l’ultimo dei problemi.
Istintivamente si cerca infatti di togliere la propria mano tirandola dalla parte opposta alla forza esercitata, ed è in quel momento che la pelle si toglie completamente. Non è ovviamente facile uscire illesi da certe situazioni, e infatti di per sé non è un fenomeno da prendere alla leggera.
Il macchinario che strappa via la pelle dal dito non è ovviamente l’unico problema. Anche un incidente in auto o in moto, può fare in modo che si verifichi la stessa cosa. Così come il feroce morso di un animale, che oltre alla perdita porterà quasi sicuramente al degloving.
Tra le principali cause si annoverano inoltre:
- Infortuni sullo sport;
- Incidenti di costruzione;
- Cadute da posti o strutture alte.
Il tessuto che si strappa via è sempre molto doloroso, ma in alcuni casi può essere addirittura la punta dell’iceberg di una serie di problemi ben peggiori. Ma come si stabilisce la sua diagnosi?
Sguantamento: come avviene la diagnosi?
Le cause del degloving, oltre al tessuto che si strappa completamente, possono essere varie e richiedere a loro volta trattamenti altamente specifici. Non è mai facile strutturare un quadro clinico completo ed esaustivo riguardo questo fenomeno.
Soprattutto se si sceglie di determinare la vitalità della pelle, la quale viene messa a dura prova da criteri altamente soggettivi quali sanguinamento, integrità della stessa, temperature, pressione sanguigna e via discorrendo.
Da queste righe si può capire da sé come anche per i professionisti del settore, non sia affatto semplice trattare certe problematiche. Tuttavia, quantomeno la diagnosi iniziale risulta invece molto più semplice e accessibile.
Le lesioni da degloving sono infatti molto facili da diagnosticare. Ce ne si può rendere conto dal fatto che muscolatura, ossa e cartilagine sono ben visibili proprio laddove la pelle è assente. Con una chiarezza del genere, si può anche capire prontamente dove c’è bisogno di intervenire.
Discorso differente per lo sguantamento chiuso, dove il fatto che il tessuto della pelle si sia strappato potrebbe non essere così tanto ovvio come sembra. Sono tuttavia situazioni molto più rare, rispetto ai casi in cui lo strato che si toglie è (purtroppo) completo.
Come si cura il degloving?
Prima di capire come si cura il degloving, è bene fare una doverosa premessa. Questo articolo, così come molti altri che vengono scritti con un focus medico o sanitario, non vuole assolutamente sostituirsi all’operato dei professionisti del settore.
Soprattutto al fronte di situazioni così gravi e potenzialmente pericolose, è bene rivolgersi ad un medico qualificato per un opportuno trattamento. Ne va di mezzo la propria incolumità, ma soprattutto l’integrità della propria mano.
Ciò detto, il trattamento che viene riservato ai casi di degloving è ovviamente correlato alla gravità della situazione. Nel caso in cui ci fossero anche delle ossa rotte da considerare, cosa altamente probabile, si dovrà intervenire di conseguenza.
I primi interventi che vengono effettuati sono quelli in cui la pelle viene riattaccata, così come vengono riattaccati alla mano anche eventuali parti del corpo andate perdute. Non si escludono, nei casi più gravi ovviamente, azioni quali innesti cutanei o amputazioni, nelle peggiori delle ipotesi.
Per i casi meno gravi viene prescritta semplicemente una terapia fisica, seppur la lesione venga ovviamente trattata dal punto di vista medico. Ma se la situazione dovesse richiederlo, il liquido in eccesso verrebbe prelevato e le parti di tessuto morte rimosse definitivamente.
I vasi sanguigni del paziente potrebbero inoltre subire delle iniezioni, in modo tale da ridurre la pressione al loro interno. Tutti piccoli accorgimenti utili a trattare un problema che, a conti fatti, può addirittura portare alla perdita di un arto. Cosa ovviamente poco raccomandabile, per via di tutto ciò che ne consegue.
Sebbene l’esempio principale di questo articolo abbia riguardato la mano, in realtà ad esserne sempre più colpiti sono gli arti inferiori, con tanto di fratture sottostanti che si possono verificare. Se si ha la sfortuna di subire un infortunio del genere, è fortemente consigliabile avvertire i soccorsi quanto prima.
L’istinto può ovviamente portare ad agire di propria iniziativa, ma se non si è esperti si rischia solamente di compromettere la situazione. Situazione già di per sé abbastanza grave.