Con la fine imminente dell’estate e con l’autunno ormai alle porte, sta per arrivare di nuovo il momento di riporre nella scarpiera i nostri amati mocassini e di iniziare ad indossare scarpe più adatte al clima che ci aspetterà da ora in avanti.
E tra i modelli di calzature da uomo autunno / inverno più belli e longevi di sempre, un posto d’onore spetta sicuramente agli iconici Chelsea Boots, gli stivaletti di origine inglese adatti ad ogni outfit e sempre in grado di coniugare comfort e stile.
Un modello di scarpa privo di lacci che veste il piede con eleganza, lungo fino alla caviglia e dalla vestibilità comoda e aderente, caratterizzato da un tacco basso, dalle iconiche fasce elastiche laterali e da una linguetta posteriore che rende più semplice indossarli. Questi stivaletti sono in grado di distinguersi e di farsi riconoscere anche tra mille altri modelli di scarpa da uomo.
Ma quali sono le origini di questo capo così unico e di successo?
La storia di un mito.
Per scoprirlo dobbiamo spostarci a Londra, nella prima metà del 1800. Il protagonista della nostra storia è Joseph Sparkes Hall, calzolaio alla corte della Regina Vittoria d’Inghilterra.
Intraprendente e ricco di spirito di iniziativa, Joseph Sparkes Hall desidera dare vita ad una scarpa che sia diversa da tutte le altre calzature europee dell’epoca. Per realizzare il suo sogno, fa qualcosa che nessun altro aveva mai fatto o pensato di fare prima: utilizza materiali moderni e innovativi che mai si erano visti nelle botteghe artigianali prima di quel momento.
Il talentuoso calzolaio della regina chiede infatti il permesso a Charles Goodyear, ideatore di un rivoluzionario metodo per vulcanizzare la gomma, di utilizzare il risultato della sua invenzione per creare una scarpa unica. Grazie alla gomma, Joseph Sparkes Hall dona alla sua calzatura una elasticità ed una flessibilità assolutamente innovative, che immediatamente stregano la società vittoriana.
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Morbidi, comodi e facili da indossare, gli stivaletti ideati dal calzolaio di corte sostituiranno velocemente le calzature indossate dai coloni britannici in India e diffusissime presso l’alta società britannica, i Jodhpur, cui si ispiravano, come calzatura preferita dai nobili inglesi, sia per andare a cavallo che per la vita di corte di tutti i giorni.
Inizialmente noti come “stivali da paddock”, infatti, grazie alla loro comodità e alla facilità con cui venivano indossati, venivano utilizzati sia per lunghe passeggiate in campagna che come stivali da indossare a cavallo.
Apprezzati indifferentemente da uomini e donne, i Chelsea Boots divennero le scarpe preferite della stessa regina Vittoria, tanto che, carico di britannico orgoglio, Joseph Sparkes Hall scriverà che “lei (riferito alla regina Vittoria) ci cammina ogni giorno e dà così la prova più forte del valore che attribuisce alla mia invenzione”.
Con uno sponsor così altolocato, va da sé che i Chelsea Boots conquistarono presto l’attenzione della nobiltà europea anche al di fuori della corte britannica tanto che, spinto dal successo della sua invenzione e dal timore che qualcuno potesse copiarla, Joseph Sparkes Hall si affrettò a brevettarla ufficialmente nel 1851.
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