Il capoluogo campano è una delle città più belle al mondo. Le sue bellezze attirano ogni anno un gran numero di visitatori.
Le città italiane possiedono un fascino che le differenzia da ogni altro luogo. Storia, architettura e paesaggi naturali le rendono territori di grande bellezza. Il patrimonio artistico e paesaggistico italiano gode di fama in ogni angolo del mondo. Il Belpaese, infatti, è una delle mete turistiche più ambite dagli stranieri. In tale contesto le prelibatezze culinarie regionali rappresentano un valore aggiunto per il comparto turistico nostrano.
Nella fucina della bellezza italiana, c’è una città che si distingue per il panorama unico, per le bontà gastronomiche, per l’arte e il calore dei cittadini. Napoli ingloba tutti gli elementi delle città del Sud, accogliendo i turisti come se fossero persone di famiglia. E poi ci sono i colori e i sapori di una terra che sa sempre stupire. Nelle sue stradine si disperde il profumo del cibo di casa, verso il quale i napoletani provano un amore smisurato. L’odore del fritto, della pizza, dei dolci tipici inebriano l’olfatto di tutti coloro che si ritrovano a camminare per il dedalo delle strade partenopee.
La rinascita turistica di Napoli.
L’industria turistica italiana è uno dei settori più attivi. L’Italia, infatti, risulta al quarto posto nelle classifiche per il numero di arrivi nelle strutture ricettive. Da uno studio è emerso che nel 2023 si sono registrate ben 851 milioni di presenze.
In un contesto in cui il turismo rappresenta una grande risorsa economica e sociale, va segnalata la ripresa turistica del capoluogo campano. La città partenopea, già nel corso dei precedenti decenni, si è distinta per il gran numero di visitatori. Negli ultimi anni, tuttavia, è al centro di un’opera di ripresa e riqualificazione che l’ha resa più appetibile anche sul mercato turistico nazionale ed internazionale.
Una città accogliente.
Napoli è una città dai mille aspetti, che non sempre riesce a mostrare il suo volto migliore. Un tessuto sociale complesso ha spesso rallentato la crescita turistica della città. Negli anni post-covid l’amministrazione locale ha lavorato alacremente per dare una nuova immagine al capoluogo campano. Risolvere in tempi brevi i problemi sociali di un territorio così vasto e altamente popolato non è certo un’opera da poco.
Un piccolo miracolo, però, si è compiuto e la città è tornata a splendere, riempiendosi di vacanzieri. I luoghi comuni su Napoli e la paura della poca sicurezza stanno lasciando il posto ad una città accogliente, con servizi efficienti, pulita e più sicura di un tempo.
Napoli mostra il volto migliore.
Dopo decenni di oblio e cattiva amministrazione, Napoli si è finalmente ripresa. Risulta impossibile negare la bellezza della città, come impossibile negare i problemi sociali che l’attanagliano da lungo tempo. Le statistiche sulla vivibilità dei capoluoghi di provincia italiani, difatti, la posizionano ancora in basso alla classifica. Imprese in fallimento, mancanza di posti di lavoro, sanità al collasso sono solo alcuni dei punti in cui Napoli risulta altamente deficitaria.
Tuttavia ciò non toglie merito al miracolo turistico. I viaggiatori giungono in una città dalla folgorante bellezza, e restano attratti dai siti suoi siti artistici. Un tripudio di arte che si respira nei dipinti, nelle statue, nelle chiese, nelle imponenti scalinate. I visitatori amano lo scenario del Vesuvio che si posa sul Tirreno; amano le colonne che si ergono verso il cielo. E poi c’è il cibo, il vero Dio della città. Una divinità che si venera in ogni angolo del territorio.
Il sistema attrattivo napoletano si basa sulla storia millenaria, sull’arte e la tradizione culinaria senza eguali. L’accoglienza è un valore aggiunto di un territorio già ricco di bellezze paesaggistiche e artistiche.
Napoli: una città che attira i giovani.
Napoli è una città sontuosa, con i suoi palazzi e la sua varietà di stili architettonici. La bella Partenope sa raccontare la grande storia, ma anche le vicende biografiche di grandi personaggi che hanno vissuto nel territorio. La città ha una simbologia tutta sua, che si fonda su personaggi di spicco come Maradona, Totò, Sophia Loren, Pino Daniele. Il legame con personaggi iconici del mondo dello spettacolo o dello sport la rende ancora più affascinante agli occhi dei forestieri, soprattutto dei più giovani. Le statistiche, infatti, riportano che fra i visitatori uno su sei è under quaranta.
La vita notturna a Napoli risulta stimolante, e questo la rende ancora più bella agli occhi dei più giovani. Alcune piazze della città sono particolarmente attive nelle ore notturne, offrendo svago e divertimento per i millennials.

L’overtoursim: un fattore da considerare.
Lo sviluppo turistico porta senz’altro risvolti positivi. Tuttavia anche le situazioni positive possono nascondere delle problematiche. L’afflusso di presenze turistiche, in un territorio già altamente popolato, può dare vita al fenomeno dell’overtourism.
Oggi in Italia è difficile parlare di turismo, senza toccare il problema dell’overtourism. Troppe presenze possono generare problemi e situazioni complesse da gestire. Dunque occorre un piano adeguato per accogliere gli stranieri senza ledere i cittadini. Il suolo cittadino deve ospitare strutture adeguate e non solo B&B che rendono impossibile la ricerca di un appartamento per i residenti.
Il turismo è una grande risorsa per la città, ma va regolamentato in modo da poter offrire ottimi servizi ai cittadini, oltre che ai turisti.
Film e fiction come motore per il turismo partenopeo.
La rinascita di Napoli non riguarda solo il turismo, ma anche altri fattori. Storicamente è stata spesso set di film di grande successo, come “L’oro di Napoli”, “Matrimonio all’italiana”, “Miseria e nobiltà”. Apprezzata dai registi, la città del Vesuvio ha fatto da sfondo a pellicole che hanno raccontato, nel corso dei decenni, storie d’amore, di tradimenti, di dolore e felicità.
Di recente i registi hanno ripreso a considerare Napoli come set per le loro opere cinematografiche. Potremmo citare diversi titoli, fra cui “Napoli velata”, “Nostalgia”, “Parthenope” (in uscita ad ottobre 2024). Non solo pellicole sul grande schermo, ma anche fiction e serie televisive hanno come scenario la città di Totò. La serie televisiva, tratta dal best seller “L’Amica geniale”, racconta la storia di Napoli dal dopoguerra ai giorni nostri. Con un realismo crudo presenta i luoghi iconici ma anche la dura realtà di un quartiere di periferia. E poi ci sono fiction di successo come “Mina Settembre”, “I Bastardi di Pizzofalcone”, “Mare Fuori” che presentano le bellezze della città attraverso storyline interessanti.
I prodotti cinematografici e televisivi non hanno fatto altro che accrescere il fascino napoletano. Attraverso le vicende di personaggi empatici, i telespettatori vengono attratti anche dall’ambiente circostante. Così lo spettatore diventa visitatore, desiderando abbattere le barriere dello schermo televisivo per solcare dal vivo i luoghi delle serie cult.
Il panorama: il punto di forza della città del Vesuvio.
Napoli è una città caratterizzata in primis da bellezze paesaggistiche. La presenza del Vesuvio rende il panorama molto suggestivo. Nel corso di un soggiorno a Napoli non si può non ammirare lo scenario unico che offre la città. Fra i luoghi più panoramici spicca il lungomare: una passeggiata lunga diversi chilometri che costeggia il mare, con un affaccio sul Golfo e le sulle sue isole.

Da Largo San Martino, nel quartiere Vomero, sarà possibile godere di un panorama più ampio. Un vero belvedere sulla città, con la visione delle sue case, delle sue caratteristiche strade. Il Parco Virgiliano offre un panorama integrale che spazia dal Vesuvio alla costa di Sorrento.
Luoghi d’arte più belli della città.
Una città con una storia millenaria che, nel corso delle varie epoche, ha subito dominazioni di diversi popoli. Le dominazioni e le invasioni hanno reso il territorio culturalmente e artisticamente vivace. Annoverare tutti i musei di Napoli appare impossibile. Tuttavia fra i più belli, vanno citati:
- Museo Cappella San San Severo, un sito artistico che incarna il simbiotico rapporto fra il territorio e l’esoterismo. Nello specifico si tratta di una chiesa, oggi sconsacrata, attigua al palazzo dei Principi di San Severo. La Cappella ospita opere di grande rilievo come Il Cristo velato di Giuseppe Sanmartino e La Pudicizia di Antonio Corradini. La cappella non è solo un luogo di culto, ma anche un sito massonico in cui si fa sentire forte il genio e la potenza di Raimondo di Sangro, Principe di San Severo ed ideatore della cappella. Un luogo al limite fra sacro e profano, intriso di un particolare fascino che tanto piace ai turisti.

- Il Duomo di San Gennaro, un luogo in cui la religione si intreccia con la superstizione. Un sito artistico che esalta la potenza del santo protettore della città. Il Duomo fu costruito per volontà di Carlo III, e realizzato grazie all’ingegno di Masuccio I e Nicola e Giovanni Pisano. Al suo interno è visibile il Museo del Tesoro di San Gennaro, uno scrigno artistico in cui sono conservati gioielli dal valore inestimabile.

- Complesso monumentale Donna Regina è lo scrigno dell’arte partenopea. Inaugurato il 23 ottobre 2007 per volontà del Cardinale Crescenzio Sepe, il museo ha sede nella Chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova, alla quale in seguito è stata annessa la Chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia. Il percorso museale si sviluppa per ben 3000 mq, con un’esposizione che vanta opere di Luca Giordano, Andrea Vaccaro, Francesco Solimena. Nell’edificio gotico, invece, è possibile ammirare il monumento funebre della regina Maria d’Ungheria, opera di Tino Camaino.

San Gregorio Armano, la Via dei Presepi.
La città ha un legame molto profondo con le festività natalizie. In una delle stradine del centro storico, situata fra Via dei Tribunali e Spaccanapoli, sembra Natale tutto l’anno. Passeggiando per San Gregorio Armeno, la Via dei Presepi, si assapora il profumo del Natale anche in piena estate.
L’arte presepiale partenopea ha radici molto antiche, risalendo al 1700. A partire da questo periodo si è sviluppato il culto del presepe napoletano e San Gregorio Armeno è diventata la roccaforte dell’artigianato dei pastori. Nel periodo natalizio le stradine si riempiono di visitatori, desiderosi di ammirare le creazioni degli artigiani. Gli altri mesi sono perfetti per ammirare il minuzioso lavoro dei bottegai.

San Gregorio Armeno non è nota solo per i pastori settecenteschi, ma anche per le statuine allegoriche di personaggi noti. Un luogo in cui tradizione e modernità si intrecciano senza lasciarsi mai.
Dunque il turismo napoletano sta vivendo il suo momento d’oro. Napoli è una meta di tendenza, ma va ricordato che ogni tendenza nasce da una tradizione storica. Nel corso del XVII e del XIX secolo la città era una delle tappe del Grand Tour, tanto da accogliere figure letterarie come Goethe, Dumas, Stendhal. “Napoli è il fiore più bello del Paradiso. L’ultima avventura più bella della mia vita” scrive Alexandre Dumas, estasiato dalle bellezze del capoluogo campano. Poeti e letterati erano attratti dall’area salubre del territorio partenopeo, ma anche dal suo patrimonio storico-artistico. Oggi gli stranieri vengono attratti da una terra dal fascino unico, sospesa fra presente e passato.
Napoli è una città turistica, ma in primis letteraria che, nella sua teatralità, riesce sempre a stupire e regalare immagini nuove.