Il ponte di Ognissanti è dietro l’angolo, ma c’è ancora un po’ di tempo per organizzare una breve fuga alla scoperta delle bellezze italiane.
Che siano civili o religiose, le festività generano sentimenti gioiosi. Le giornate segnate in rosso sul calendario, infatti, rappresentano l’occasione per programmare viaggi. Ormai il mese di ottobre sta per volgere al termine, e ciò significa che la festa di Ognissanti è ormai alle porte. In tanti hanno scelto di sfruttare i giorni liberi dal lavoro e dagli impegni scolastici per organizzare un breve soggiorno fuori porta.
La pianificazione di una vacanza richiede tempo, energia e doti organizzative che non tutti possiedono. Sebbene si tratti di un’attività piacevole, non è così semplice programmare i dettagli di un viaggio in anticipo. Il tempo scorre e si ci ritrova in prossimità delle date segnate in rosso senza aver pensato ad una destinazione. L’improvvisazione, però, ha sempre il suo gusto, rendendo affascinante l’ organizzazioni di viaggi last minute.
Ponte di Ognissanti, l’occasione per scoprire le bellezze nascoste dello Stivale.
Dopo due mesi segnati da impegni e responsabilità, con il ponte di Ognissanti si presenta l’opportunità di trascorrere alcuni momenti di svago e relax. Non vi è occasione migliore per partire alla scoperta delle bellezze del nostro Paese. Gli italiani, infatti, amano visitare città e capitali europee dimenticando i tesori inestimabili dello Stivale.
Nonostante l’autunno incalzante, le temperature sono ancora piuttosto miti, rendendo piacevole un soggiorno in una delle regioni italiane. La varietà paesaggistica dell’Italia permette di scegliere sia destinazioni balneari, sia destinazioni montane, senza dimenticare le città d’arte.
Per un breve soggiorno da organizzare in poco tempo è consigliabile optare per una meta nostrana. Nei prossimi paragrafi il nostro Magazine vi racconterà nello specifico alcune delle più belle località del Belpaese da scoprire nel corso del lungo week-end che va dal 1 al 3 novembre.
Le Langhe, terra del tartufo e del vino.
In una regione ricca di storia, cultura e buon cibo sorgono le Langhe, una sub-area situata nel basso Piemonte. Terra del vino, del tartufo e dei castelli; meta perfetta per una fuga fra natura e gastronomia. Fra vigneti e percorsi immersi nel verde, nel territorio langarolo sono concentrati alcuni dei panorami più belli dell’Nord Italia.

Per scoprire i gioielli delle Langhe è consigliabile un itinerario di circa tre o quattro giorni. Il percorso non potrebbe che partire da Alba, cuore pulsante di quest’area geografia. Capitale del tartufo, palcoscenico della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco, un evento che celebra il valore di un’eccellenza gastronomica italiana. Denominata “città delle cento torri”, oggi presenta solo alcune delle alte strutture secolari. Fra le torri ancora visibili vi sono Palazzo Marro e la Torre di Casa Chiarlone.
Il Duomo di Alba è l’opera di architettura religiosa più importante della città. Costruito fra il XV e il XVI secolo per volontà del vescovo Andrea Novelli, l’edificio si presenta all’esterno in stile gotico. Nei pressi di Piazza Duomo è situato il Caffè Calissano, un locale storico che ha ospitato illustri letterati quali Beppe Fenoglio e Cesare Pavese.
A dieci chilometri da Alba sorge Neive, considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Godendo di una posizione sopraelevata, il piccolo centro urbano offre un panorama completo su tutta la verdeggiante area delle Langhe. Vi è poi Barolo, il borgo del vino, racchiuso fra stradine e vigne. Un paesino dalla forte vocazione vitivinicola, in cui sono presenti il Museo del Vino e il Museo dei Cavatappi, due luoghi di grande interesse.
Mantova, la città dei Gonzaga.
Le città d’arte sono avvolte da un grande fascino. Accanto alle grandi e note città d’arte, vi è una lunga serie di città di dimensioni minori, che accolgono un patrimonio artistico-culturale immenso. Mantova è uno dei capoluoghi di provincia più belli di tutta la Lombardia. Una città che si distingue per la qualità elevata della vita, ma anche per le innegabili bellezze paesaggistiche.
Lungo il suolo cittadino si alternano monumenti e siti artistici a spazi verdi che risultano essere delle piccole aree relax per cittadini e visitatori. La città dei Gonzaga è uno scrigno che racchiude tesori di grande valore storico. Palazzo Te, situato poco fuori dal centro cittadino, è una delle opere architettoniche più belle della città. Realizzato fra il 1525 e il 1535 per volontà di Federico II Gonzaga, l’edificio è ornato con le magnifiche opere pittoriche di Giulio Romano. All’interno della struttura sono presenti diverse sale, fra cui la Sala dei Cavalli, luogo un tempo adibito alle feste da ballo.
Il tour alla scoperta dei siti più belli di Mantova prosegue con la visita alla Basilica di Sant’Andrea, esempio straordinario dell’architettura rinascimentale. Il percorso esplorativo prevede anche una tappa presso il Palazzo della Regione, storicamente cuore pulsante degli affari cittadini, oggi palcoscenico di mostre ed eventi. Il Duomo di Mantova coniuga diversi stili, spaziando fra il barocco e il rinascimentale. In ultimo ma non per ultimo, vi è il Palazzo Ducale, un luogo che racconta più di quattro secoli di storia. Infatti fu residenza dei Gonzaga dal 1328 al 1707, ospitando fra stanze e corridoi personaggi illustri della storia internazionale. All’interno è presente la Camera degli Sposi, impreziosita dagli affreschi di Andrea Mantegna.

Il patrimonio culinario mantovano renderà ancora più piacevole il soggiorno in città. Un pranzo nella città dei Gonzaga non potrebbe che partire con un tagliere di salame mantovano, accompagnato da uno gnocco fritto. L’offerta dei primi piatti annovera tortelli di zucca, tortelli amari, gnocchi di zucca e capunsei, tipici gnocchi di pane dalla forma allungata. E per concludere il dolce mantovano per eccellenza: la torta sbrisolona, un dessert friabile a base di mandorle.
Urbino, la città di Raffaello.
In una regione di grande bellezza sorge Urbino, piccolo gioiello italiano di cui si parla forse troppo poco. Trascorrere alcuni giorni in questa cittadina vi permetterà di scoprire le sue peculiarità. Situata fra la Valle del Metauro e la Valle del Foglia, Urbino è uno dei centri più importanti del Rinascimento. E di quel periodo di sfavillante innovazione e cultura ne conserva l’eredità artistica.
Una città che attira per le sue bellezze naturali, oltre che per la presenza di siti artistici di prestigio. Ancora oggi è adornata da edifici in pietra arenaria e circoscritta da una cinta muraria in cotto.
La storia di Urbino risale all’epoca romana, ma solo nel corso del Rinascimento ha avuto inizio il suo periodo di splendore, grazie all’influenza del duca Federico da Montefeltro. Il nobile volle farne la sua roccaforte, tanto da adoperarsi per accrescere il fascino della cittadina arroccata sulle colline marchigiane. In un luogo in cui la natura aveva dato vita a bellezze paesaggistiche, l’ingegno umano aggiunse opere e monumenti. Strutture architetture e religiose hanno impreziosito, nel corso degli anni rinascimentali, Urbino fino a renderla una delle città più importanti d’Europa.

Federico da Montefeltro diede avvio ad un’opera di mecenatismo, ospitando i più grandi artisti del tempo, fra cui Piero della Francesca. Nel corso dei secoli la città è diventata una fucina di artisti, letterati, scienziati. Un polo culturale fervente, magistralmente descritto ne “Il Cortigiano” di Baldassare Castiglione. La città ha dato i natali a Raffaello Sanzio, uno dei pittori più importanti nel panorama artistico internazionale.
Cosa vedere ad Urbino? Il tour alla scoperta della città di Raffaello parte dal maestoso Palazzo Ducale, oggi sede della Galleria Nazionale delle Marche. Il viaggio esplorativo prosegue con il Duomo di Urbino, edificio religioso dedicata a Santa Maria Assunta e la casa natale di Raffaello, oggi sede del museo che ospita una selezione dei dipinti dell’artista.
E poi c’è la buona cucina marchigiana, pronta a stupire con i suoi sapori intensi. Le bontà culinarie spaziano dai salumi sino alla pasta fresca, senza dimenticare il tartufo. Un pasto in quel di Urbino parte con un tagliere di salumi e formaggi, in cui la Casciotta DOP di Urbino la fa da padrone. Anche la pasta fa parte della tradizione gastronomica locale. I passatelli, infatti, sono un tipo di pasta fresca impastata con parmigiano e pangrattato molto diffuso nella cucina marchigiana. Gli amanti dello street food avranno modo di deliziarsi con la crescia sfogliata, simile alla piadina romagnola, ma differente per consistenza.
Lucca, la città di Puccini.
Lucca è una città storica, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Alcuni storici ritengono che sia nata come insediamento ligure, altri che abbia origini etrusche e che si sia affermata in seguito come città romana. In seguito fu occupata dai Goti e poi dai Bizantini, diventando una delle principali città longobarde. Nel corso del Medioevo la città visse un periodo di massimo splendore, nonostante le continue guerre fra Guelfi e Ghibellini.
Il suolo urbano conserva alla perfezione le testimonianze storiche. Una città che ammira il passato e la sua storia, desiderando mantenere in vita le bellezze artistiche. Allo stesso tempo è una città vivace ed innovativa, che non ha paura di guardare al futuro. Palcoscenico di eventi di grande fama, come il Lucca Comic and Games- Molto più di un festival, una kermesse che ingloba il mondo del cinema, delle serie tv, dei fumetti, dei cartoni e dei videogame. La manifestazione si svolge dal 30 ottobre al 3 novembre. Cinque giorni in cui la città si veste di una nuova luce, accogliendo milioni di visitatori.
Il centro storico di Lucca è un gioiellino da percorrere a piedi o in bicicletta. Passeggiando a piedi è possibile ammirare i negozi di antiquariato, le boutique, gli atelier e le botteghe artigiane. E poi ci sono le piazze, le chiese, le torri, i palazzi. Un’infinità di arte e bellezza invade la città toscana, abbagliando gli occhi dei visitatori. L’itinerario alla scoperta di Lucca prevede delle tappe fondamentali, fra cui il Duomo, il Museo di Palazzo Mansi e infine Palazzo Pfanner.

Il protagonista della città è lui: Giacomo Puccini, il noto compositore italiano. Lucca gli ha dato i natali nel lontano 1858, ed oggi ne onora la memoria attraverso murales, opere d’arte, mostre. Nel corso del soggiorno non può mancare la visita alla Casa Museo, luogo in cui è nato il compositore. Il 2024, inoltre, è un anno particolarmente importante per la memoria dell’autore di Madame Butterfly e della Tosca, cadendo il centenario della sua morte.
Cosa mangiare a Lucca? La tradizione gastronomica lucchese annovera pietanze opulenti e gustose. Nel corso del soggiorno avrete modo di assaggiare piatti come: la farinata, zuppa a base di fagioli e cavolo nero e lardo; i tordelli, tortelli di pasta fresca ripieni di carne di manzo; la zuppa di farro.
L’Italia è la terra della bellezza che si manifesta attraverso i paesaggi, le opere d’arte, i musei, i monumenti e le pietanze tipiche. Una bellezza che va tutelata affinché possa continuare ad ammaliare anche coloro che verranno. Il tempo libero da lavoro e impegni ci dona la possibilità di visitare i territori e le città che rendono il nostro Paese unico.