Ci sono dei Luoghi nel Lazio, Dove il Tempo Si Ferma e la Magia Prende Vita…
Il Lazio è una terra di contrasti. Mentre milioni di turisti si affollano ogni anno tra le strade di Roma, inseguendo i fantasmi degli imperatori e dei papi, esiste un altro Lazio che attende in silenzio di essere scoperto. Una Regione, il Lazio, fatto di borghi arroccati, di strade antiche che si perdono tra i monti, di leggende sussurrate e di misteri mai svelati completamente. È questo il Lazio che vogliamo raccontarvi oggi, quello che si nasconde appena fuori dai sentieri più battuti, quello che custodisce gelosamente i suoi segreti più preziosi.
Cervara di Roma: Dove l’Arte Scala le Montagne.
Immaginate un luogo dove l’arte non è confinata nei musei ma vive libera tra le strade, dove ogni scalino racconta una storia e ogni pietra custodisce un ricordo. Questo è ciò che troverete a Cervara di Roma, il borgo più alto della provincia capitolina, un nido d’aquila a oltre mille metri d’altitudine che domina la vallata dei Monti Simbruini.
Il nome stesso del borgo è un primo indizio della sua natura selvaggia: deriva dai cervi che un tempo popolavano queste montagne, quando il confine tra civiltà e wilderness era ancora più sfumato di quanto non lo sia oggi. Ma Cervara non è solo natura incontaminata. È soprattutto un museo a cielo aperto, un luogo dove l’arte si è fusa con la pietra in un abbraccio secolare.
La Scalinata della Pace è forse l’emblema più significativo di questa fusione. Non si tratta di una semplice via di comunicazione tra il centro storico e i resti della Rocca, ma di un percorso iniziatico, un viaggio dell’anima scandito da totem, sculture e parole incise nella pietra. Ogni gradino è un verso di un poema infinito che racconta la storia degli artisti che, nell’Ottocento, scelsero questo luogo come tappa del loro Grand Tour.
L’Eredità del Grand Tour.
Non è difficile capire cosa attirasse qui gli artisti del XIX secolo. La particolare conformazione urbanistica del borgo, con le sue rampe e le sue gradinate che si intersecano come in un’opera di Escher, crea una dimensione quasi onirica, dove lo spazio si piega su se stesso e ogni angolo può riservare una sorpresa. I murales e le sculture che oggi punteggiano il paese non sono che l’ultima incarnazione di una vocazione artistica che affonda le radici nel tempo.
Ma Cervara non è solo arte. È anche natura nella sua forma più pura, come ben sapeva il Maestro Ennio Morricone, che qui trovò l’ispirazione per alcune delle sue composizioni più celebri. La frazione di Campaegli, in particolare, è un paradiso per gli amanti dell’outdoor, che possono scegliere tra escursioni estive nei faggeti secolari e sci di fondo nelle lunghe giornate invernali.