I colori moda possono essere definiti con l’Intelligenza Artificiale per ridurre lo spreco di acqua? La risposta arriva dalle Marche. Infatti, la Facoltà di Ingegneria dell’Univpm ha presentato i dati sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale dall’agricoltura all’industria, passando dalla chirurgia alla moda. Tra gli esempi mostrati ci sono anche marchi importanti del lusso, come Tod’s e Fendi.
Intelligenza artificiale, come opera nei colori moda
“Il ruolo dell’Intelligenza artificiale a supporto della transizione digitale delle Pmi strategico. L’evoluzione delle tecnologie AI consente di rispondere a domande complesse all0interno del mondo Pmi grazie alla collaborazione tra uomo e macchine intelligenti” spiega in una nota la Camera di Commercio delle Marche.
La moda spesso soffre del pregiudizio di essere inquinante. Se è vero che da un lato che collezioni che si susseguono – quindi si tende a buttare qualcosa che in realtà è utilizzabile per motivi di tendenze moda – ed esiste l’odioso fenomeno della fast fashion (soprattutto sul low cost), è anche vero che la moda può migliorare alcuni processi produttivi per diventare più sostenibile.
I grandi marchi utilizzano la provenienza del prodotto e una tracciabilità totale per garantire che i propri capi di abbigliamento sono sostenibili. Purtroppo, però, alcuni processi continuano a consumare tantissima acqua per la loro realizzazione. C’è chi ha trovato una soluzione – come i jeans sostenibili – ma per i colori moda l’Intelligenza Artificiale può essere utile.
Nel caso di Tod’s, per esempio, si è deciso di ottimizzare la produzione dando in pasto all’Intelligenza Artificiale una serie di immagini e di hashtag dei social. Non si trattava di immagini casuali. L’obiettivo è stato quello di indentificare dei trend per ogni Paese.
Così, al termine dell’analisi, l’IA riesce a capire quali sono i colori preferiti per quel Paese o per quell’area geografica. In questo modo il brand non crea capi di abbigliamento potenzialmente inquinanti che, però, non avranno riscontro di mercato. L’IA consentirà di produrre capi solo dei colori che saranno più venduti, ma non solo.
Infatti, l’analisi realizzata con l’Intelligenza Artificiale potrebbe consentire anche di capire dove ci sono inefficienze durante la fase di realizzazione del colore. Valutando come vengono realizzati i vari colori moda, l’IA potrebbe stabilire la quantità giusta di acqua necessaria, evitando così gli sprechi legati alla colorazione. Con l’obiettivo di razionalizzare i consumi idrici l’IA è già stata utilizzata in agricoltura, quando le app hanno permesso di monitorare i terreni e ottimizzare l’irrigazione di conseguenza.
Un altro caso nel settore della moda è quello di Fendi. La multinazionale ha pensato di svolgere un’indagine sui suoi capi di abbigliamento per capire quali sono le criticità che i clienti trovano più spesso ed evitare che si ripresentino lavorando sulla produzione in base ai dati analizzati dall’IA sui reclami.
L’uso dell’IA in altri settori
L’Intelligenza Artificiale ha già coinvolto diversi settori. Infatti, nella chirurgia è possibile effettuare delle diagnosi più precise grazie alle capacità di analisi delle immagini da parte dell’IA. In più, anche la misurazione è più accurata e precisa.
Nell’industria, invece, l’IA è un supporto per effettuare analisi di mercato e per monitorare le potenziali cause di incidenti sul lavoro, al fine di eliminarle.
Le opportunità di lavoro
Le opportunità di lavoro non mancano in questo settore. Oltre alle donne che mancano nei cosiddetti studi STEM, diventa sempre più importante avere dipendenti in grado di padroneggiare l’IA e di organizzarsi nel rispetto delle normative sulla sicurezza dei dati.
Una scelta sostenibile
Intervenire sui processi di produzione, oppure analizzare i dati per trovare soluzioni che comportano meno sprechi significa usare la tecnologia per una scelta sostenibile.
Se finora i brand della moda si sono occupati di soluzioni rispettose dell’ambiente come l’uso dei veicoli elettrici, oppure una produzione di nicchia per tutelare i territori, oggi si può fare qualcosa in più con i dati giusti e con l’Intelligenza Artificiale.
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