Si è spento all’età di 80 anni Toto Cutugno, padre della melodia italiana, cantautore, produttore musicale e conduttore televisivo.
Vita e Carriera di Toto Cutugno
Nato a Fosdinovo il 7 luglio 1943, Toto Cutugno è appassionato di musica sin dalla più tenera età e, spinto dal padre, partecipa al suo primo concorso canoro all’età di 13 anni classificandosi terzo.
Nei primi anni sessanta fonda il gruppo Toto & i Rockers, per poi entrare come batterista nei Ghigo. Nel ’65 fonda un latro gruppo musicale, Toto e i Tati, continuando la sua carriera musicale e ottenendo un contratto con la Carosello Records, pubblicando con loro quattro 45 giri. Negli anni ’70 forma gli Albatros e inizia a cantare.
A far esplodere la sua carriera è l’incontro con Vito Pallavicini, il paroliere di Azzurro. Nel ’76 insieme al suo gruppo partecipa al Festival di Sanremo, dove si è esibirà altre 14 volte nel corso della sua carriera, con Volo AZ504, classificandosi 3°, e la Festivalbar con “Nel cuore nei sensi”, brano quest’ultimo interpretato dall’artista francese Gérard Lenorman. Nello stesso anno incide un 45 giri come solista, che però rimane inosservato. Il suo primo successo arriva nel 1977 con “Donna donna mia”, diventato la sigla del programma “Scommettiamo?” condotto da Mike Bongiorno, e “Soli”, scritto per Adriano Celentano, e altri pezzi contenuti nell’omonimo album pubblicato da Celentano nel 1979.
Nel 1980 partecipa nuovamente al Festival di Sanremo, questa volta da solista, trionfando con “Solo noi”, brano che lo porterà al 2° posto della Hit Parade e nella Top 20 dei brani più venduti del 1980. Il 1980 fu un anno estremamente importante della sua carriera. Oltre a Sanremo partecipò infatti anche al Festival di Tokyo con “Francesca non sa” e al Festivalbar 1980 con due brani, “Innamorati” con cui si classificò quarto e “Olympic Games” interpretato da Miguel Bosé e vincitore del concorso canoro. Nel 1983 partecipò per la terza volta a Sanremo con “L’Italiano”, il brano più famoso del cantautore toscano con cui si classificò quinto.
Negli anni successivi, sino al 1990, salì sul palco di Sanremo altre 5 volte conquistando ben quattro secondi posti. Il suo riscatto lo ottenne con la partecipazione all’Eurovision Song Contest del 1990 conquistando il primo posto con “Insieme: 1992”, canzone inizialmente pensata per essere interpretata da Adriano Celentano.
Oltre ad essere un maestro della musica italiana, Cutugno fu anche conduttore televisivo. La sua prima apparizione alla conduzione avvenne nel 1986 a “Domenica In”, per cui scrisse anche la sigla cantata da Cristina D’Avena, Vincenzo Draghi e i Piccoli Cantori di Milano.
La malattia di Toto Cutugno
Dal 2007 lottava contro il cancro alla prostata, una malattia vissuta nel più completo riserbo e di cui parlò solo pochi anni fa per cercare di sensibilizzare l’importanza della prevenzione.
Ricordando la malattia, scoperta grazie all’amico storico Albano, raccontava: “Mi sentivo una roccia. Mi sentivo di spaccare tutto il mondo, invece mi alzavo di note, tre quattro volte, per andare a fare la pipì. Mi sono confidato con Al Bano e mi ha consigliato un medico. Quel medico che si è accorto, alla prima visita, che non avevo una prostata, ma un melone. Non mi ha fatto uscire dall’ospedale, ha detto subito che era una cosa grave, avevo le metastasi del cancro che arrivavano quasi ai reni. Se non mi facevo operare subito le metastasi del cancro mi arrivavano ai reni ed ero finito”.
Nel 2019, parlando della sua situazione medica, dichiarò di sentirsi un miracolato e di come sentisse la necessità di raccontare la sua esperienza per aiutare gli altri: “Ora sto bene, ogni mese vado a fare i controlli, faccio un po’ fatica a camminare, mi stanco facilmente, però sto da Dio. Accetto di raccontarvi la mia storia perché potrebbe aiutare tante persone a capire l’importanza della prevenzione per tutelare la propria salute”.
Purtroppo però le sue condizioni di salute negli ultimi mesi si erano aggravate, portando al ricovero presso l’ospedale San Raffaele di Milano dove si è spento lo scorso 22 agosto circondato dall’amore della moglie Carla, del figlio Nico, amici e colleghi.
Toto Cutugno, il ricordo dei colleghi
Nelle ultime ore tantissimi i messaggi sui social da parte dei colleghi, che hanno voluto ricordare il grande artista “Italiano”.
“Toto, amico caro ed amato. Compagno di innumerevoli ed indimenticabili momenti di spettacolo e di vita, ti auguro buon viaggio. Mi mancherai”, è il saluto di Pupo.
“Sono addolorato, Toto Cutugno era una persona buona. Una perdita troppo grande per me, sono addolorato. Una grande perdita per tutti gli italiani e per chi ama la musica. Sembrava scontroso, invece era chiuso perché era malinconico e non triste” – dichiara Pippo Baudo -“A quel Sanremo del 1983 capii subito che l’italiano sarebbe diventato un successo internazionale”.
Gianni Morandi in un post Facebook scrive: “Toto Cutugno, un italiano vero, se n’è andato… Autore e interprete della grande tradizione italiana. Ha scritto una delle canzoni italiane più famose del mondo, L’Italiano. Ci conoscevamo da sempre. Ciao Toto, la tua musica sale in cielo”
Orietta Berti ricorda invece gli incontri con Cutugno: “Con Toto ci siamo incontrati tantissime volte già dagli anni Settanta. Nei Festival di Sanremo e nei programmi televisivi. Ricordo con affetto una trasmissione, Piacere Rai Uno, che Toto conduceva e nella tappa di Ferrara dove andai ospite ricordo il suo grande spirito di accoglienza e la sua gentilezza. Le ultime volte ci siamo visti in Canada dove eravamo in Tournée insieme a Toronto e poi a Domenica In dove ci siamo salutati nei camerini. Non dimenticherò mai la divertente esperienza televisiva nel programma Ora o mai più, dove con Toto e tanti altri colleghi abbiamo condiviso il tavolo dei coach e abbiamo ricordato tanti aneddoti delle nostre carriere. Quando uscì il suo brano L’ Italiano, ricordo che ci incrociammo anche in Belgio per delle promozioni tv. È un giorno triste. Sono vicina ai famigliari e porgo loro le mie condoglianze“.
Non sono mancati anche i messaggi di cordoglio da parte delle autorità politiche, tra cui la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – “Ciao a Toto Cutugno, un Italiano vero” – e il Ministro della Cultura Sangiuliano – “Il mondo della musica perde un interprete popolare e importante. Un artista, con l’orgoglio di essere italiano, apprezzato anche all’estero, i cui successi sono stati la colonna sonora di un’epoca. Dimostrò il suo talento anche come autore. Sono vicino alla famiglia e alle persone a lui più care in questo momento doloroso”.
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