La paura di ciò che viene percepito come diverso ha tante sfaccettature, e fra queste c’è anche l’omofobia. Sentimenti di odio e disprezzo verso coloro che amano le persone dello stesso sesso.
Parlare di omofobia non è mai semplice, e risulta ancora più difficile farlo in una società ancora troppo ancora a vecchi principi. In una visione del mondo in cui tutto deve essere come è sempre stato, non vi è spazio per coloro che amano in modo differente o si sentono di esprimere la propria identità in un altro modo. Nel terzo millennio, in piena evoluzione e sviluppo tecnologico e scientifico, appare impensabile che debba ancora persistere la parola “omofobia”.

Omofobia significa paura di coloro che amano le persone dello stesso sesso.
Nel corso dell’ultimo decennio il termine omofobia ha iniziato a diffondersi sempre di più fra la popolazione e i mezzi di comunicazione. Cosa significa omofobia? Nello specifico è la paura che si prova verso gli omosessuali, i transessuali e i bisessuali. Non si limita, però, alla sola paura, ma va ben oltre, sfociando in sentimenti di odio che provocano anche atti di violenza, abusi e soprusi. Alla base di tutto ciò vi è una profonda ignoranza e mancanza di sensibilità, ma anche e soprattutto finto perbenismo. Un bigottismo radicato nella società, nelle menti di uomini e donne, convinti che il loro modo di vivere e di amare sia quello giusto. Persone che non accettano il cambiamento o semplicemente l’esistenza di un altro modo di amare e vivere le relazioni. Gli omofobi, molto spesso, si nascondono dietro la morale cristiana, rivendicando l’idea di coppia e famiglia tradizionale, voluta dal disegno divino. Molte di queste persone, però, diffondono un finto messaggio di fede e cristianità, agendo loro stessi contro la morale religiosa. Ed in questo concetto vi è la sintesi dell’omofobia: giudicare gli altri, ritenerli diversi solo perchè amano in un altro modo.
L’omofobia è sempre esistita.
Sebbene le cronache attuali ci spingano a ritenere che l’omofobia sia una problematica recente, la storia ci può confermare che non è affatto così. I sentimenti omofobi sono sempre stati parte integrante della società, tanto da spingere uomini e donne a reprimere la propria natura, in nome di principi morali. Nel corso dei secoli gli omosessuali non hanno mai potuto vivere la propria sessualità e gli amori alla luce del sole, dovendo nascondersi in matrimoni di facciata. Gay e lesbiche sono stati perseguitati, derisi, maltrattati. Storicamente non sono mancati casi di omosessuali pestati, o uccisi proprio perchè percepiti come sbagliati. L’omosessualità nei secoli scorsi non era contemplata, tanto da essere bersagliata attraverso atti di violenza inaudita. Lo stesso regime fascista si rese protagonista di un’opera persecuitoria contro gay e lesbiche, al fine di condurli al confino o nei campi di concentramento, ritenendoli un ostacolo alla creazione di uno Stato perfetto.
Come fermare l’omofobia?
Sono trascorsi secoli, la società si è evoluta anche grazie alle battaglie di tante persone che hanno voluto il cambiamento. Oggi un omosessuale può progettare una vita insieme alla persona che ama, senza doversi nascondere. Alla luce del sole, oggi l’amore si può alla luce del sole. Ma proprio lì, purtroppo, ancora persistono i sentimenti omofobi. Come fermare l’omofobia? Con la forza, con il coraggio, con la voglia di cambiare e soprattutto facendo sentire sempre la propria voce.

La Giornata internazionale contro l’omofobia il 17 maggio.
La lotta all’omofobia è un qualcosa di importante e proprio per questo motivo merita di essere celebrata ogni giorno dell’anno, ed in ogni parte del mondo. Per un ulteriore messaggio di progresso è stata istituita una giornata per celebrare il diniego all’omofobia. Ideata da Louis-George Tin, la prima Giornata Internazionale contro l’Omofobia ha avuto come data il 17 maggio.
Una data scelta non a caso, il 17 maggio 1990 si decise di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali presente nella classificazione delle malattie pubblicata dall’OMS. Nel 2004, grazie all’attivismo di Louis-George Tin, l’Unione Europea e le Nazioni Unite hanno scelto di celebrare la libertà di vivere la propria identità sessuale istituendo la Giornata contro l’Omofobia.
Il valore della Giornata Mondiale contro l’Omofobia.
Sono vent’anni anni che si celebra la Giornata Mondiale contro l’Omofobia, una data che risulta essere molto più di una mera manifestazione dei diritti umani. Ed oggi, in una società mondiale ancora troppo ancorata a principi omofobi, risulta ancora più importante far valere il diritto alla libertà di amare le persone dello stesso sesso, o ancora di cambiare il proprio sesso. Per dare valore a questa celebrazione occorre contrastare l’omofobia ogni singolo giorno e non solo il 17 maggio.
L’amore non ha sesso, e questo non deve far più paura.
“All you need is love” cantavano i Beatles. Ed è proprio questa l’essenza della vita: il bisogno d’amore, il desiderio d’amore, oltre ogni confine, oltre ogni limite e pregiudizio.
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