Nome influente nel mondo della fisica, Albert Einstein ha segnato la storia mondiale con le sue straordinarie scoperte. A settant’anni dalla sua scomparsa i suoi studi risultano più vivi che mai.
Ci sono persone che non muoiono mai. Questo è ciò che accade ai grandi filosofi, letterati e scienziati che si sono distinti in vita. Il loro percorso terreno, contraddistinto dall’impegno artistico o scientifico, li rende eterni. Albert Einstein è un nome conosciuto in tutto il mondo, di cui oggi si celebrano i settant’anni dalla morte. Considerato il fisico più influente del XX secolo, Einstein si è spento il 18 aprile 1955. Tuttavia non risulta importante parlare tanto della sua morte, quanto della sua vita.
Albert Einstein: la nascita di un genio.
Nel momento in cui si pronuncia il nome di una persona nota alla collettività, viene da chiedersi cosa abbia fatto di così importante per essere celebrata e conosciuta. Sebbene alcune delle più importanti scoperte di Einstein siano oggetto di studio nelle scuole e nelle università, non tutti sono a conoscenza di alcuni dettagli relativi alla sua vita.
Nacque a Ulma nel 1879 da una benestante famiglia ebraica, salvo poi trasferirsi in Svizzera nel 1895. L’anno successivo fu ammesso alla facoltà di matematica e fisica al Politecnico di Zurigo, e nel 1900 conseguì la laurea. Ad appena ventisei anni si distinse per la pubblicazione di articoli molto innovativi, segnando l’avvio della sua brillante carriera. Il 1914 fu l’anno della consacrazione: fu nominato professore di fisica teorica ed eletto direttore dell’Istituto di Fisica dell’Università di Berlino, dove rimase fino al 1933.
Le scoperte più importanti.
La carriera accademica ha inizio presso l’Università di Zurigo, salvo poi proseguire presso l’Ateneo di Berlino. Proprio qui ottenne la conferma sperimentale della sua teoria sulla relatività generale in occasione dell’eclissi solare del 1919. Una scoperta che rivoluzionò i concetti di spazio e di tempo. Di notevole importanza anche la teoria della relavità ristretta, dimostrando che la velocità della luce è una costante universale. Da ciò nacque la relazione fra massa ed energia che portò alla formula E=mc², l’equazione più importante al mondo.
Il premio Nobel per la Fisica.
In tanti ricordano che nel 1921 gli fu assegnato il Premio Nobel per la Fisica per il contributo alla fisica teorica. In particolar modo il notevole riconoscimento gli fu conferito per la sua scoperta della legge dell’effetto fotoelettrico.
L’antisemitismo e il trasferimento negli Stati Uniti.
La vita e le scoperte del grande genio si sono intersecate con eventi drammatici della storia mondiale. Nel 1933 Adolf Hitler salì al potere, e da quella data ebbe inizio la cruenta persecuzione contro la popolazione ebraica. Alla luce dei fatti Einstein fu costretto a lasciare la Germania per stabilirsi negli Stati Uniti, di cui ne divenne cittadino nel 1940. Fu lui stesso ad inviare una missiva al presidente Roosevelt per informarlo della possibile realizzazione, da parte della Germania, di un’arma di distruzione di massa. Inizialmente fu favorevole alla costruzione della bomba atomica, appoggiandone il progetto. Nel 1945, però, cambiò opinione, opponendosi al lancio dell’arma atomica. Dopo essersi ritirato dall’attività accademica dedicò l’ultima parte della sua vita all’impegno civile, promuovendo iniziative per la pace nel mondo.
Follow Me