Perché negoziare lo stipendio non è una battaglia, è una competenza…
La maggior parte degli uomini non chiede un aumento. Non perché non lo voglia, ma perché non sa come farlo senza sembrare aggressivo o insicuro. Eppure, saper negoziare il proprio stipendio è una delle abilità più preziose in carriera. È come cambiare una gomma d’auto: prima o poi capita, e sapere come si fa fa la differenza.
In questa guida aggiornata troverai strategie concrete, consigli realistici e strumenti per affrontare la trattativa con lucidità, sicurezza e rispetto reciproco. Perché sì, puoi ottenere di più, senza perdere la faccia.
Capire davvero quanto vali
Prima di entrare in una trattativa, devi fare i compiti a casa. No, non quelli della scuola, ma quelli sul tuo valore di mercato. Guarda su siti come Glassdoor, LinkedIn Salary o persino nei forum di settore: capirai quanto guadagna chi fa il tuo stesso lavoro con le tue stesse competenze.
Valuta anche l’esperienza accumulata, i progetti realizzati e le responsabilità gestite. Scrivili su carta: servono a te per ricordarti che hai argomenti concreti, non solo desideri.
Il momento è (quasi) tutto
Chiedere un aumento appena rientrato dalle ferie o durante un periodo difficile per l’azienda è come provare a fare benzina con il serbatoio bucato: non funziona. Cerca il momento giusto: dopo un obiettivo raggiunto, un progetto importante chiuso o un colloquio annuale di valutazione.
Il timing fa la differenza tra un “Vediamo più avanti” e un “Parliamone seriamente”.
Prepararsi mentalmente per negoziare lo stipendio: la forza viene dalla calma
La negoziazione inizia nella tua testa, non in ufficio. Molti uomini si sentono a disagio nel parlare di soldi, come se fosse qualcosa di sporco. Ma non è elemosinare: è valorizzare il tuo lavoro.
Allenati davanti allo specchio. Simula la conversazione con un amico. Sii pronto a spiegare perché stai chiedendo di più, con tono calmo, deciso, mai supplichevole.
Come impostare la richiesta (senza girarci intorno)
Evita frasi vaghe tipo: “Pensavo che magari, se fosse possibile…”. Vai dritto al punto: “Visti i risultati ottenuti e il mio attuale contributo, vorrei discutere un adeguamento dello stipendio”.
Sii specifico: se hai in mente una cifra, dilla. Se vuoi discutere di benefit extra (smart working, buoni pasto, formazione), mettili sul tavolo con chiarezza. Il rispetto nasce dalla trasparenza.
Frasi per negoziare lo stipendio, ovvero: cosa dire, ma soprattutto cosa NON dire!
Evita paragoni con colleghi: “Mario guadagna più di me” non è un buon inizio. Neanche minacciare di andartene, a meno che tu non sia davvero pronto a farlo. Concentrati invece su ciò che porti all’azienda, sui risultati, sulla tua crescita.
Usa frasi come: “Il mio contributo ha portato a…”, “Ho gestito con successo…”, “I miei obiettivi hanno superato le aspettative”.
Tecniche vincenti di negoziazione
Puoi ispirarti al Metodo Harvard: separa le persone dal problema, concentrati sugli interessi (non sulle posizioni), crea opzioni per un beneficio reciproco. In pratica: non è una sfida, è una conversazione.
Cerca il famoso win-win. Se l’azienda non può alzare lo stipendio, proponi benefit alternativi. Mostra apertura, ma mantieni la tua linea.
E se ti dicono no?
Un “no” non è una sconfitta. È un’opportunità per chiedere: “Cosa posso fare nei prossimi mesi per arrivarci?”. Lascia aperta la porta. Chiedi feedback. Dimostri maturità, leadership e visione a lungo termine.
Nel frattempo, valuta altre opportunità. Un “no” persistente può essere anche un segnale per cercare altrove.
Cambi lavoro? Negozia ancora prima di iniziare
Se sei in una fase di transizione, la trattativa inizia ancora prima della firma del contratto. Quando ti chiedono: “Quali sono le sue aspettative?”, non dire “Quello che ritenete giusto”. Dai un range, giustificalo con dati e con la tua esperienza. Mostra di essere informato, ma non arrogante.
Anche i benefit contano
Non c’è solo lo stipendio. Parla anche di flessibilità, orari, bonus, ferie, corsi di formazione. In alcuni casi, questi vantaggi migliorano la qualità della vita più di un aumento in busta.
Concludere bene è importante
Hai ottenuto quello che volevi? Bene. Manda una mail di follow-up professionale, ringrazia per l’ascolto e riassumi l’accordo. Così ti tuteli, eviti malintesi e dimostri classe.
Se vuoi di più… preparati meglio
Un uomo che sa negoziare non è quello che alza la voce. È quello che si prepara, resta calmo, conosce il suo valore e sa comunicarlo. Questo vale a 25, a 40 e anche a 60 anni.
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