Alvaro Vitali, uno dei volti più iconici e amati della commedia italiana, si è spento a Roma nel tardo pomeriggio di martedì 24 giugno 2025, all’età di 75 anni.
L’attore era ricoverato da circa due settimane a causa di una broncopolmonite recidiva, complicanza che ha segnato gli ultimi giorni della sua vita e che, secondo quanto riferito dall’ex moglie Stefania Corona, lo aveva duramente provato.
Dall’elettricista a Fellini: gli esordi di una carriera unica
Nato a Roma il 3 febbraio 1950, Vitali proveniva da una famiglia umile e aveva iniziato la sua vita lavorativa come elettricista. Il suo destino cambiò radicalmente quando fu notato da Federico Fellini, che lo volle in piccoli ruoli nei suoi film, a partire da Satyricon (1969) e poi in Amarcord (1973). Quella collaborazione segnò l’inizio di una carriera cinematografica che lo avrebbe portato a diventare una delle figure più riconoscibili del grande schermo italiano.
Pierino: una maschera entrata nell’immaginario collettivo
Il vero successo arrivò tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, quando Vitali divenne il volto simbolo della commedia sexy all’italiana. Il suo personaggio più celebre, Pierino, lo rese una star nazionale: con la sua risata inconfondibile, le battute irriverenti e il grembiule da scolaretto, Vitali conquistò il pubblico con film come Pierino contro tutti (1981), Pierino medico della SAUB (1981) e Pierino colpisce ancora (1982). Pierino divenne ben presto un fenomeno di costume, capace di far ridere e riflettere, incarnando vizi e virtù di un’Italia in trasformazione.

Oltre Pierino: una carriera tra cinema e televisione
Anche dopo la fine del filone della commedia sexy, Vitali non ha mai abbandonato il mondo dello spettacolo. Ha continuato a lavorare in televisione, partecipando a show e parodie, tra cui una fortunata serie di sketch per Striscia la notizia, dove ha saputo reinventarsi mantenendo intatto il suo spirito dissacrante.
Un addio che lascia il segno
La scomparsa di Alvaro Vitali lascia un vuoto profondo nel panorama del cinema popolare italiano. Con lui se ne va non solo un attore, ma un protagonista autentico di una stagione irripetibile della commedia nazionale, capace di attraversare generazioni e di entrare nell’immaginario collettivo con la forza di una risata. La sua umanità, la sua ironia e la sua capacità di far sorridere resteranno per sempre nella memoria di chi lo ha amato sul grande e piccolo schermo.
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