Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, una giornata dedicata alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto e alla sensibilizzazione sui temi della tolleranza e della diversità.
In questa giornata, è importante ricordare gli uomini che hanno fatto una grande differenza nel loro impegno per la giustizia e la dignità umana. Si ricorda spesso, giustamente, Oskar Schindler, ricordato per aver salvato più di 1000 ebrei dallo sterminio della Shoah. Ci sono però altri uomini da ricordare in questo Giorno della Memoria.
Uno degli uomini più importanti del Giorno della Memoria è sicuramente Elie Wiesel, scrittore e attivista ebreo. Wiesel è sopravvissuto all’Olocausto e ha dedicato la sua vita a sensibilizzare il mondo sui crimini commessi durante la Seconda Guerra Mondiale. Il suo libro “La notte” è considerato una delle opere più importanti sull’Olocausto e ha fatto molto per far conoscere la verità su quegli eventi. Wiesel è stato anche un attivista per i diritti umani e ha lavorato per promuovere la pace e la tolleranza in tutto il mondo.

Un altro uomo importante del Giorno della Memoria è Simon Wiesenthal, sopravvissuto all’Olocausto e noto come “cacciatore di nazisti”. Wiesenthal ha dedicato la sua vita a indagare sui crimini commessi durante la Seconda Guerra Mondiale e a portare i responsabili di fronte alla giustizia. Ha aiutato a catturare molti crimini di guerra nazisti e ha fatto molto per far conoscere la verità sull’Olocausto al mondo.

Il Giorno della Memoria rappresenta anche un momento per ricordare i giusti tra le nazioni, come Raoul Wallenberg, un diplomatico svedese che ha salvato migliaia di ebrei in Ungheria durante la Seconda Guerra Mondiale. Wallenberg ha utilizzato la sua posizione per aiutare gli ebrei in pericolo, fornendo loro documenti falsi e creando alloggi protetti. Il suo coraggio e la sua determinazione hanno salvato molte vite.

Come non citare poi Jan Karski, uno dei primi testimoni ad aver informato il mondo sull’Olocausto in corso. Karski, uno studente polacco, ha attraversato il confine clandestinamente per testimoniare gli orrori dell’Olocausto ai leader alleati e ha fatto tutto il possibile per cercare di fermare l’Olocausto.

Non possiamo non citare il nostro italiano Gino Bartali. Bartali, uno dei ciclisti più importanti al mondo negli anni ’30, grazie alle vittore di tre Giro d’Italia e il Tour de France del 1938, usava il manubrio della sua bicicletta per nascondere documenti d’identità contraffatti, consegnandoli agli ebrei clandestini e consegnando visti di uscita che ha permesso loro di sfuggire al trasporto verso i campi di sterminio.
