Su Netflix, la serie true crime “Monster: The Story of Jeffrey Dahmer” ripercorre il destino delle vittime che un giorno si sono incrociate con il “Cannibal of Milwaukee”. Tra questi, Tracy Edwards, l’uomo che è riuscito a sfuggire al suo assassino. Ecco cosa è diventato.
Pubblicato il 21 settembre e in poche settimane diventata la nona serie in lingua inglese più vista nella storia di Netflix, “Monster: The Story of Jeffrey Dahmer” è un enorme successo in tutto il mondo.
Creato da Ryan Murphy, l’uomo dietro “Nip/Tuck”, “Glee” e “American Crime Story”, il programma ripercorre la vita di Jeffrey Dahmer, uno dei serial killer più terrificanti degli Stati Uniti.
Condannato all’ergastolo nel 1992, il serial killer, autore dell’omicidio di diciassette giovani tra il 1978 e il 1991, ha confessato di aver anche violentato, smembrato e persino mangiato alcune delle sue vittime.
Un comportamento non potrebbe essere più deviante che gli valse il soprannome dalla stampa dell’epoca “il cannibale di Milwaukee” (dal nome della città del Wisconsin, dove commise la maggior parte dei suoi crimini).
TRACY EDWARDS, IL MIRACOLO
Portata dall’attore Evan Peters, più terrificante che mai nella pelle di Jeffrey Dahmer, la serie mette anche – e molto fortunatamente – i punti di vista delle vittime e delle loro famiglie al centro della sua storia.
Fin dal primo episodio, Ryan Murphy ha quindi scelto di raccontare la notte da incubo che Tracy Edwards ha trascorso con Jeffrey Dahmer… Trattenuto con la forza nell’appartamento dell’assassino il 22 luglio 1991, Edwards è riuscito miracolosamente a fuggire quella sera, e ha immediatamente denunciato il suo aggressore alla polizia in modo che lo mettano (finalmente) fuori pericolo.
Per saperne di più | fonte: Elle.fr