Una Vita Sotto i Riflettori…
Oggi Massimo Boldi spegne ottanta candeline; per milioni di noi italiani, Cipollino non è soltanto un personaggio, ma una delle maschere più riconoscibili del nostro cinema e della nostra tv.
Boldi, classe 1945, ha vissuto una vita degna di un romanzo popolare: dagli inizi umili alle vette della notorietà, la sua storia personale si intreccia con quella dell’Italia che ride, che cambia, che cresce davanti e dietro allo schermo.
Massimo Boldi, le radici e l’infanzia
Nato a Luino, nella provincia di Varese, da una famiglia friulana, si trasferisce con la famiglia a Milano nel 1956. Fin da giovanissimo, per necessità, si mette a lavorare: fa il vetrinista e poi il venditore porta a porta per la Motta. Sembra una parabola comune a tanti italiani del Dopoguerra, ma è proprio nella Milano effervescente degli anni ’60 che il giovane Massimo scopre la passione per la musica: suona la batteria in diverse band, sognando un futuro da artista.
Il Derby, il Cabaret e la nascita di “Cipollino”
Il salto decisivo arriva al Derby Club, leggendario locale milanese dove la scena jazz si mescolava al cabaret. Qui Boldi incontra e si esibisce accanto ai giganti della comicità italiana: Enzo Jannacci, Cochi e Renato, Giorgio Gaber, Paolo Villaggio. L’incontro (e la complicità) con Teo Teocoli è il trampolino di lancio: nasce il personaggio di Max Cipollino, maschera grottesca e irresistibile pronta a far ridere l’Italia intera.
Massimo Boldi, dal piccolo al grande schermo
L’approdo in tv avviene con “Non lo sapessi ma lo so”, trasmissione cult nella quale Boldi e Teocoli danno vita a sketch memorabili. Da qui in poi, la carriera si fa ormai inarrestabile: Drive In, A tutta gag, Sapore di mare. Negli anni ’80 inizia anche la straordinaria stagione cinematografica: da “Scuola di ladri” a “Yuppies”, poi il fortunato sodalizio con Christian De Sica, che darà i natali a più di vent’anni di “cinepanettoni” e incassi record. Boldi incarna con maestria il prototipo dell’italiano medio, sempre alle prese con risate semplici ma mai banali, capaci di farsi largo nel cuore di un pubblico trasversale.

Dietro la facciata: famiglia e affetti
Dietro la maschera della comicità, Boldi ha vissuto un’esistenza segnata da lutti (come la perdita prematura del padre e della moglie Marisa, sposata nel 1973 e madre delle sue tre figlie) ma anche dalla resilienza. L’amore infinito per la famiglia, la riconoscenza verso le proprie origini, il legame viscerale con Milano sono elementi che hanno forgiato prima l’uomo, poi l’artista.
Massimo Boldi, una risata lunga sessant’anni
Sessantaquattro film, decine di show tv, premi, undici Telegatti e una carriera che abbraccia tre generazioni. Ma soprattutto, milioni di italiani che – incontrandolo per strada – lo ringraziano “per le risate di una vita”. Boldi ha continuato a lavorare senza fermarsi, sempre curioso, pronto a nuovi progetti, tra cinema, teatro e tv. Oggi celebra i suoi 80 anni come si addice ai grandi: con la semplicità di chi non ha mai cercato la gloria personale, ma ha sempre messo la felicità degli altri al primo posto.
Auguri, Cipollino! Ottant’anni e non sentirli: perché la risata, con te, non passa mai di moda!
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