Vigilia di Natale: un tuffo nel mare.
La cena della Vigilia è quasi un sacramento, con protagonisti assoluti i sapori del mare. Come vuole la religione cattolica, la carne è bandita in questa giornata per cui si predilige un menù con portate esclusivamente di pesce. Si parte con il polpo all’insalata, una pietanza semplice ma che richiede maestria per ottenere la giusta consistenza. Condita con solo olio, prezzemolo e limone, rappresenta la connessione col mare e i tentacoli del polipo, è visto come un portafortuna, capace di afferrare la fortuna per l’anno nuovo.

Poi arrivano una serie di antipasti come il salmone marinato e l’insalata di mare, per finire le alici marinate, delicate e pungenti, perfette per preparare il palato al vero re della serata: gli spaghetti alle vongole. Il segreto? Nessun fronzolo, solo ingredienti freschi e di qualità.

Non può mancare il capitone, una vera istituzione, fritto o in umido. La sua simbologia, è molto antica. Avendo una forma serpentiforme, è associato alla lotta contro il male e il maligno, rappresentando la vittoria del bene sulle avversità. Chiude il cerchio il baccalà fritto, croccante fuori e morbido dentro, simbolo di abbondanza e prosperità.
