La medicina ha lo scopo non solo di curare corpi ma anche di correggere piccoli difetti fisici.
La chirurgia estetica si pone l’obiettivo di modellare e scolpire i corpi, al fine di soddisfare le esigenze dei pazienti.
La bellezza fa parte del mondo. Tutto il creato emana bellezza. Ogni creazione risponde al concetto del bello, seppur in modo personale.
Cos’è la bellezza? Una domanda che fin dalla notte dei tempi ha attanagliato diverse civiltà. Un concetto che risulta essere molto complesso, e a cui non è facile dare una risposta immediata. Nel corso dei secoli filosofi, poeti e letterati hanno cercato di trovare una risposta.
Per provare a farlo, possiamo partire dall’etimologia. Il termine “bello” deriva dal latino bellus, che significa piacevole ed affascinante. Dunque il bello è una qualità, ed in quanto tale è percepibile con i sensi.
Il concetto di bellezza nell’essere umano.
Come detto precedentemente il concetto di bellezza può essere molto vario. Nel momento in cui lo si applica ad un’opera d’arte si può dare una spiegazione logica in base ai propri gusti. Ad esempio un quadro di Monet può risultare oggettivamente bello per gran parte delle persone. Tuttavia alcune persone possono preferire le opere di Caravaggio.
Il concetto di bellezza è legato ai gusti personali. Le implicazioni personali spingono gli individui a reputare bello ciò che piace e suscita emozioni positive.
L’essere umano e la ricerca delle bellezza.
Filosofi e scrittori hanno cercato di dare una loro spiegazione al concetto di bellezza. Tuttavia per quanto concerne gli esseri umani, la bellezza è un qualcosa di soggettivo. Nonostante i gusti possono implicare considerazioni personali, è innegabile che esistano persone oggettivamente belle.
E fin dalla notte dei tempi l’essere umano ha rincorso la bellezza. Erroneamente riteniamo che l’estetica sia un’invenzione del mondo moderno. Storicamente, però, le persone hanno fatto ricorso a tecniche e prodotti specifici per migliorare il proprio aspetto fisico. L’estetica non è un’invenzione moderna, e l’affannosa ricerca delle bellezza ci porta molto indietro nel tempo.
I rituali di bellezza nella storia.
Storicamente gli ideali di bellezza hanno influenzato il campo dell’estetica. All’epoca dei Romani, la cura dell’aspetto fisico era fondamentale, richiedendo tempo, dedizione e pazienza. Gli uomini e le donne di alto rango seguivano dei rituali specifici, facendo ricorso a cosmetici per esaltare la propria immagine.
Le donne dovevano apparire con capelli lunghi e fluenti, talvolta tinti con l’henné. Dovevano avere naso dritto e occhi grandi. Le signore, per apparire più belle, si depilavano con pinzette e cere, e curavano i loro corpi con bagni profumati, massaggi ed esercizi fisici.
Con il Rinascimento la cura della pelle divenne più scientifica, tanto da sperimentare maschere a base di erbe. Caterina Sforza e Leonardo Da Vinci si cimentarono nella scrittura di una ricetta per un rituale di bellezza a base di erbe.
Dalla cura dell’immagine alla chirurgia estetica.
La cura della propria immagine è un fattore positivo, che permette di preservare la propria bellezza. Tuttavia, dalla nascita dell’umanità fino ai giorni nostri, non sono mancate persone che non hanno accettato alcuni difetti fisici.
La natura non omologa nulla, neppure il corpo umano. Talvolta, infatti, può dare vita a volti imperfetti. A tal proposito ci sono individui in grado di metabolizzare i propri difetti, altri che diversamente non riescono a guardarsi con piacere.
La chirurgia estetica è subentrata per ricreare quei lineamenti non ideali. Definita anche “chirurgia plastica” ha lo scopo di modellare profili o dare vita a nuove linee.
Storia della nascita della chirurgia estetica.
Nella società odierna, la chirurgia estetica e ricostruttiva ricopre un ruolo fondamentale. In primis riesce a ricostruire volti e corpi deturpati da gravi incidenti. Inoltre, in una società che ripone molta importanza nell’aspetto fisico, rappresenta il sogno di avere un’immagine nuova.
Sebbene si sia ampiamente diffusa nel corso degli ultimi decenni, la chirurgia estetica ha radici molto antiche. La sua nascita è databile intorno al 400 a.C, e ci porta in India. Secondo alcune testimonianze sarebbe nata per ricostruire le parti danneggiate a causa dalla pratica indiana della mutilazione giudiziaria. A quanto pare fu il medico indiano Sushruta ad eseguire la prima rinoplastica della storia.
Nel IV secolo a.C Alessandro Magno Il Macedone invase l’India, importando le tecniche di chirurgia estetica anche nel mondo occidentale. Nell’antica Roma furono i medici Galeno e Celso ad interessarsi a questa particolare branca della medicina.
Nel Medioevo la chirurgia passa nelle mani dei barbieri.
Con il crollo dell’Impero Romano d’Occidente nel 476 d.C ebbe inizio un lungo periodo di regressione sociale e culturale. Declino e chiusura caratterizzarono il periodo medievale, coinvolgendo anche il campo medico. In questa fase la figura del medico perde potere e prestigio sociale. Le malattie, infatti, erano ritenute una punizione divina ed i medici non potevano e non dovevano opporsi alla volontà divina.
All’epoca vi era una netta distinzione fra medicina e chirurgia. Il medico era colui che si occupava delle malattie interne al corpo, evitando quanto più possibile il contatto con il malato. Il chirurgo doveva intervenire per curare ferite ed eseguire amputazioni.
Nel XIII secolo Papa Innocenzo III proibì ogni intervento chirurgico. I medici iniziarono a considerare poco dignitosa l’esecuzione di interventi. In questi anni, infatti, erano i barbieri ad effettuare le operazioni con il bisturi, anche quelle per fini estetici.
Lo sviluppo della chirurgia estetica moderna.
Dopo lunghi secoli di buio, nel XVIII secolo si assistette allo sviluppo della chirurgia estetica moderna. Il medico tedesco Carl Von Graefe può essere considerato il padre della chirurgia plastica. Grazie all’introduzione dell’anestesia riuscì a rendere gli interventi più sopportabili. Von Graefe, nel corso della sua carriera, eseguì numerose blefaroplastiche e rinoplastiche, migliorando l’aspetto estetico di un gran numero di persone.
Nel corso dell’Ottocento a Vienna si iniziò a fare ricorso alla paraffina per aumentare il volume del seno. Il secolo successivo vide lo sviluppo del silicone nel mondo della chirurgia estetica, considerato miracoloso nell’industria statunitense.
La chirurgia estetica oggi.
Oggi, dopo secoli di scoperte mediche e l’introduzione di tecniche specifiche, la chirurgia estetica riesce a dare nuova vita e nuove forme. Attraverso le abili mani degli specialisti si delineano profili armoniosi, si riempiono forme poco voluminose, si svuotano addomi gonfi. Un’estetica costruita, che dona armonia laddove la natura è stata forse poco generosa.
Il potere della chirurgia estetica.
La magia della chirurgia estetica sembra coinvolgere gran parte della popolazione. Alla ricerca del mito del bellezza e dell’eterna giovinezza, donne ed uomini cedono al fascino del lifting. Grazie a punturine e tecniche specifiche, gli specialisti dell’estetica donano ad un volto vissuto la freschezza dei primi decenni di vita. Così anche un sessantenne può illudersi di avere ancora la metà dei suoi anni.
La chirurgia estetica leviga, crea, ricrea, riempie e svuota. Una fatina miracolosa in grado di far tornare il sorriso a coloro che non amano il proprio aspetto. Eppure anche la chirurgia ricostruttiva può anche uccidere. Potrebbe sembrare eccessivo far ricorso ad un termine così greve, ma la cronaca recente ci costringe a non adottare alcuna edulcorazione.
I rischi della chirurgia plastica: il caso Spada.
La chirurgia estetica ha una finalità ben precisa: donare nuove forme e modellare alcune parti del corpo. Nonostante lo scetticismo di chi preferisce l’effetto naturale, il ritocchino può essere una scelta vincente. Persone che vivono con insofferenza alcuni difetti fisici possono riconciliarsi con la propria immagine. Da ciò deriva un miglioramento delle condizioni di vita, implicando anche aspetti sociali e psicologici
La giovane Margaret Spada voleva migliorare il suo aspetto. Era bella, ma anelava ad un canone di perfezione diverso. Il suo naso non le piaceva e le creava disagio. Una sensazione sgradevole che l’attanagliava da anni, tanto da spingerla a sottoporsi ad un intervento di rinoplastica. Un sogno che è costato caro alla giovane di Lentini, deceduta pochi giorni dopo l’operazione.
Margaret muore in seguito ad un intervento al naso.
La giovane ventiduenne aveva scelto di sottoporsi all’intervento in un centro specializzato a Roma, in zona Eur. L’operazione è stata eseguita il 4 novembre, ma fin dal primo momento qualcosa non è andato nel verso giusto. Appena trenta minuti dopo l’iniezione di anestetico la ragazza ha iniziato ad avvertire un malessere generale. Le sue condizioni sono apparse da subito gravi. Trasportata d’urgenza all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, la ventiduenne è deceduta dopo tre giorni di agonia.
Le cause del decesso sono incerte, tanto da richiedere l’esame autoptico. Dall’autopsia è emerso un quadro generale compromesso, da approfondire con ulteriori esami. Al momento non ci sono ancora elementi a sufficienza per stabilire le eventuali responsabilità da parte del personale medico.
La giovane aveva scoperto il chirurgo su Tik Tok.
La ragazza aveva deciso di affidarsi ad un giovane chirurgo, che su Tik Tok prometteva di eseguire interventi di chirurgia plastica mini invasivi. La rinoplastica le sarebbe costata meno di tremila euro, un prezzo che alla giovane appariva accessibile. Un lungo viaggio l’aveva condotta nella Capitale, dove purtroppo si è spenta il 7 novembre.
La procura vuole chiarire le cause del decesso ed ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Nel mirino sono finiti due medici, padre e figlio, proprietari della struttura. Ad eseguire l’intervento sembra essere stato il Marco Antonio Procopio, il giovane medico che utilizzava Tik Tok per sponsorizzare il suo ambulatorio.
La formazione di Marco Antonio Procopio.
Marco Antonio Procopio, trentadue anni, è figlio di Marco, noto chirurgo estetico della Capitale. Il giovane aveva scelto di seguire le orme paterne, ma ai test d’ingresso all’Università di Roma Cattolica aveva riscontrato un punteggio scarsissimo, posizionandosi in fondo alla graduatoria. Nonostante lo scarso successo accademico in terra italiana, Procopio non si è arreso, scegliendo di andare a studiare in Romania.
La formazione di Procopio potrebbe non essere delle migliori, ma da questo fattore non si può evincere la sua colpevolezza. Da un percorso di studi non brillante può comunque emergere un professionista competente. Sarà compito della produca stabilire le eventuali responsabilità dei Procopio.
L’opinione pubblica contro la chirurgia estetica.
Il caso Spada ha acceso l’opinione pubblica, suscitando polemiche e critiche verso il mondo della chirurgia estetica. Il decesso di una persona così giovane ha scosso la società. In tanti si chiedono se sia giusto o meno ricorrere ad interventi per migliorare il proprio aspetto fisico.
I rischi della chirurgia estetica promossa sui social.
Nel corso degli ultimi tempi si stanno diffondendo gli annunci sui social network per promuovere alcuni centri di chirurgia estetica. Un fenomeno in espansione che potrebbe avere conseguenze nefaste.
Molto spesso coloro che pubblicizzano la propria attività sui social sono professionisti poco competenti. La stessa modalità di promozione avviene con metodi poco professionali. I costi ridotti sono lo specchietto delle allodole per attirare quanti più clienti possibili. Un tranello in cui cadono principalmente persone molto giovani e con scarsa disponibilità economica.
I danni della chirurgia estetica.
La chirurgia estetica può avere effetti positivi, migliorando il volto delle persone, ma anche la loro vita dal punto di vista sociale e psicologico. Non mancano, però, casi in cui tali interventi hanno avuto un esito negativo. Gli errori possono causare danni sia sul fronte estetico, ma anche agli organi interni.
I danni possono avere varie manifestazioni, partendo dall’insoddisfazione del paziente, sino a problemi fisici permanenti. Ad esempio una rinoplastica mal eseguita può causare un cattivo funzionamento delle vie respiratorie. Un’addominoplastica non eseguita correttamente può dare vita ad evidenti anomalie.
In questi casi oltre ai danni fisici ed estetici, bisogna tener conto anche del disagio psicologico che le persone si trovano a vivere.
L’importanza della chirurgia estetica in sicurezza.
Il mito della bellezza accompagna gli essere umani fin dalla notte dei tempi. La ricerca della bellezza e dell’eterna giovinezza ha spinto le persone a trovare appoggio e conforto nella chirurgia plastica. Il costruito e il ricostruito fa tendenza, valendo più dei difetti e dei segni del tempo. Dopo secoli di progressi e scoperte in campo medico, il mondo dell’estetica è in grado di trasformare i tratti distintivi dei corpi umani. Nessun essere umano, nella ricerca della bellezza, dovrebbe trovare la morte.
A tal proposito va specificato che la chirurgia estetica è una branca di grande prestigio, che si basa su principi scientifici. Tuttavia come gli altri campi della medicina è fondamentale affidarsi a medici competenti. Nel momento in cui si decide di sottoporsi ad un’operazione chirurgica occorre scegliere un centro specializzato.
La competenza del chirurgo, così come le condizioni igieniche della struttura sono fondamentali per il decorso dell’intervento. La chirurgia plastica non va demonizzata, vanno solo scelti gli specialisti giusti. Ovviamente come per qualsiasi operazione chirurgica un margine di rischio è sempre presente.
Gli scettici preferiranno sempre un volto naturale, ad un profilo costruito. Tuttavia la scelta di modificare i propri tratti somatici è personale, e non spetta a nessuno giudicare le decisioni altrui. Va ribadita, tuttavia, l’importanza di scegliere professionisti competenti ed affidabili, senza lasciarsi ingannare da eventuali costi vantaggiosi. Il segreto di una chirurgia estetica benefica è che debba garantire un migliore aspetto fisico, senza danneggiare la salute.