A Pitti Uomo 108, il nostro partner ed influencer di riferimento Vincenzo Di Luca ha raccontato ai nostri microfoni il suo punto di vista su ciò che ha reso unica questa edizione.
Tra stand affollati, nuove collezioni e una forte presenza internazionale, emerge un desiderio chiaro: il ritorno alla qualità e all’identità del Made in Italy.
Un Pitti vibrante e partecipato
“Grande affluenza di gente”, sottolinea Di Luca nei primi minuti dell’intervista. “Il Pitti richiama sempre tanti visitatori, anche stranieri, ed è una fortuna per la nostra moda, soprattutto quella italiana.” L’atmosfera è stata calda, sia in termini di temperatura che di energia, con un flusso costante di professionisti del settore e appassionati.
Il fascino del Pitti Immagine Uomo è impagabile; un turbinio di persone e nazionalità diverse unite tutte dalla stessa sana e bella passione!
Vincenzo Di Luca
Lo stile maschile si fa largo (letteralmente)
Parlando di tendenze, Vincenzo nota un cambio evidente nei tagli e nelle forme: “Le forme larghe sui pantaloni stanno sostituendo completamente gli skinny. Molto street style, molto over, anche se non è proprio il mio mondo, devo dire che ci sono proposte molto belle.”
Questa libertà di movimento, secondo il content creator, riflette un uomo nuovo: più rilassato, più fluido, meno ingabbiato in canoni rigidi.

Brand d’eccellenza: Tombolini e Cucinelli
Tra gli stand che lo hanno colpito maggiormente, Vincenzo non ha dubbi: “Tombolini, da sempre uno dei miei preferiti. Ma anche Brunello Cucinelli.” Due nomi simbolo dell’eleganza e della sartorialità italiana, che confermano la loro forza anche in questa edizione del salone fiorentino.
Per quanto riguarda le calzature, Di Luca ha apprezzato sia lo stile classico sia quello sportivo-street, senza fare troppi nomi ma con un’affermazione chiara: “Ci sono proposte davvero interessanti.”
Il valore (non solo simbolico) del Made in Italy
“Il Made in Italy è riconosciuto in tutto il mondo,” afferma Di Luca, “ma noi italiani non sempre siamo capaci di valorizzarlo come dovremmo.” C’è consapevolezza della qualità, ma ancora poca capacità di marketing, secondo il creator.
Il Made in Italy è percepito all’estero come garanzia di qualità, eccellenza, unicità, creatività e manifattura: tutti elementi che rendono la moda italiana un riferimento a livello globale.
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