Aeroporti Europei Sotto Attacco Informatico: Il Cielo Non È Più Sicuro.
L’ultimo grave attacco informatico che ha colpito diversi scali del continente riaccende i riflettori su una minaccia sempre più concreta e sofisticata.

Il settore dell’aviazione civile europea si trova nuovamente nel mirino dei cybercriminali.
L’ultimo grave attacco informatico che ha colpito diversi scali del continente riaccende i riflettori su una minaccia sempre più concreta e sofisticata.
L’aviazione moderna vive una contraddizione pericolosa: mentre i controlli di sicurezza fisica negli aeroporti sono diventati sempre più rigorosi negli ultimi decenni, la vulnerabilità digitale cresce esponenzialmente. Ogni volo dipende oggi da una complessa rete di sistemi interconnessi, dalle prenotazioni ai controlli del traffico aereo, dalla gestione bagagli ai sistemi di navigazione. Quando questa infrastruttura digitale viene compromessa, il caos è inevitabile.
I Numeri di un’Emergenza
I dati raccolti da Check Point Research fotografano uno scenario allarmante. Le aziende di trasporto e logistica subiscono in media 1.143 attacchi informatici ogni settimana, con un incremento del 5% rispetto al 2024. Ad agosto 2025, questo numero è schizzato a 1.258 attacchi settimanali, evidenziando una tendenza in preoccupante crescita.
Il ransomware rappresenta l’arma preferita dai criminali informatici. Nel secondo trimestre del 2025 sono stati registrati oltre 1.600 incidenti a livello globale, con il settore dei trasporti che ha rappresentato il 4% del totale. Ancora più inquietante il dato del primo trimestre 2025: l’attività di ransomware è aumentata del 126% rispetto all’anno precedente, stabilendo nuovi record negativi.
La Strategia del Terrore Digitale
Gli attaccanti dimostrano una conoscenza approfondita del settore e colpiscono con precisione chirurgica. I fine settimana e i giorni festivi sono i momenti preferiti per sferrare l’attacco, quando i team IT e di sicurezza operano con organici ridotti e i tempi di risposta si allungano. Il risultato? Disagi che si ripercuotono inevitabilmente sui viaggi del lunedì, moltiplicando l’impatto economico e sociale.
La dipendenza da sistemi digitali condivisi e fornitori terzi amplifica la vulnerabilità. Quando un singolo fornitore viene compromesso, l’effetto domino può paralizzare simultaneamente più compagnie aeree e aeroporti, creando una crisi transfrontaliera di proporzioni massive.
Verso una Nuova Sicurezza Aerea
La risposta a questa minaccia richiede un cambio di paradigma. La sicurezza informatica non può più essere considerata un problema esclusivamente tecnico: è diventata essenziale quanto la sicurezza fisica per mantenere i passeggeri al sicuro e garantire la continuità operativa.
Gli esperti indicano quattro pilastri fondamentali per costruire una resilienza efficace:
- Prevenzione attiva: applicazione rigorosa di patch e aggiornamenti software per eliminare le vulnerabilità conosciute, spesso sfruttate dagli attaccanti come porte d’ingresso nei sistemi
- Sorveglianza continua: monitoraggio costante delle reti per individuare attività anomale che potrebbero indicare tentativi di intrusione, permettendo interventi tempestivi prima che l’attacco raggiunga obiettivi critici
- Preparazione al peggio: implementazione di sistemi di backup ben collaudati e regolarmente testati per garantire la continuità operativa anche quando gli strumenti digitali principali vengono compromessi
- Cooperazione internazionale: miglioramento della condivisione di informazioni tra governi, compagnie aeree e fornitori tecnologici per identificare e contenere rapidamente le minacce emergenti.
Il Futuro del Volo Sicuro
L’analogia è immediata ed efficace: così come nessun aereo decollerebbe senza controlli di sicurezza approfonditi, il settore dell’aviazione deve applicare lo stesso rigore alla resilienza informatica. La posta in gioco è troppo alta per permettersi approcci superficiali o sottovalutazioni.
Se l’industria aeronautica non affronterà la sicurezza informatica con la stessa serietà riservata alla sicurezza fisica, il rischio di interruzioni su larga scala è destinato ad aumentare. In un mondo sempre più connesso, la sicurezza del cielo passa inevitabilmente attraverso la protezione dei bit e dei byte che lo governano.
L’ultimo attacco agli aeroporti europei non è che l’ennesimo campanello d’allarme. La domanda non è se ci saranno altri attacchi, ma quanto saremo preparati ad affrontarli.