Pessime notizie per le Borse europee. Mentre si attende l’entrata in vigore dei dazi annunciati da Trump la situazione sembra precipitare.
Da diversi giorni non si fa che parlare della scelta del presidente degli Stati Uniti di imporre dazi per l’importazione di prodotti. Una decisione che potrebbe nuocere gravemente il mercato commerciale internazionale. Tale tassazione, infatti, andrebbe ad influire negativamente sia sull’economia del Paese di produzione che su quello dello Stato importante.
La scelta di Trump
Il 2 aprile è un giorno che risuona nella mente di gran parte della popolazione mondiale. A partire da questa data entreranno in vigore ufficialmente i dazi annunciati da Donald Trump. Su questo punto il Presidente degli Stati Uniti appare irremovibile, e anzi pronto a mantenere la sua tabella di marcia.
Nel corso di recenti interviste ha annunciato che non intende ritardare l’imposizione dei dazi. Una decisione che lo rende non poco orgoglioso, tanto da ribattezzare la data del 2 aprile come “Liberation Day”. Il leader Usa ha dichiarato di essere propenso a trattare solo se i Paesi “sono disposti a darci qualcosa di grande. Altrimenti non c’è spazio per negoziare”.
Timori per l’entrata in vigore dei dazi
Il Presidente è sicuramente convinto delle sue strategie politiche-economiche, tanto da non mascherare il suo entusiasmo. Il leader è sicuro di poter apportare un miglioramento delle condizioni finanziarie degli Stati Uniti. Tuttavia da parte dei Paesi europei sembra esserci non poco timore. Lo scetticismo sulla nuova manovra commerciale coinvolge soprattutto i Paesi leader nella realizzazione di prodotti enogastronomici di elevata qualità.
La paura dei dazi sembra avere un effetto negativo anche sulle Borse europee, le quali hanno registrato una notevole discesa.
Borse in calo per la paura dei dazi
Nel corso delle ultime settimane si sta diffondendo un clima di incertezza a livello globale. L’annuncio dell’arrivo della nuova tassazione ha penalizzato gli scambi commerciali, rallentando l’economia globale. Questo inevitabilmente ha avuto delle conseguenze negative sui mercati.
Le Borse europee risultano in discesa, incassando gli effetti di quella che potrebbe essere una guerra commerciale. Nello specifico sul fronte valutario l’Euro registra 1,0812 sul Dollaro. I titoli di stato sono in calo, riflettendo lo scenario nefasto.
Wall Strett peggiora, dopo un avvio già in discesa, con Milano (-2%), Parigi e Madrid (1,6%), Francoforte (-1,5), Londra (-1,2%).
Lo scenario di Piazza Affari
In attesa del Liberation Day i mercati internazionali non sembrano godere di grande prosperità. A Piazza Affari precipitano Iveco (-5,4%), Buzzi con il (-4,4 %) e Nexi (-3%). In calo anche Tim (-2,1%), Poste (-1,2%), Stellantis (-2,3%) e Ferrari (- 2,2%).
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