Meta testa l’intelligenza artificiale per proteggere i minori su Instagram e impedire che si spaccino per adulti.
Instagram, il popolare social di foto e video, ha deciso di intensificare i controlli sull’età degli utenti. Meta, la società madre, ha annunciato che sta sperimentando nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale per capire se un ragazzo si sta spacciando per adulto. L’obiettivo? Rendere la piattaforma più sicura per i minori, evitando che accedano a contenuti o funzionalità pensati per gli over 18. Se fino a questo momento l’età veniva verificata solo dalla data di nascita, ora la casa madre vuole integrare l’AI per cercare attivamente gli account e verificarne la veridicità.
Cosa succede se un ragazzo mente sull’età?
Se il sistema scopre che un utente ha mentito, il suo profilo sarà automaticamente trasformato in un account “per adolescenti”. Questo tipo di account ha più limiti rispetto a quello per adulti. Ad esempio, è privato per impostazione predefinita e i messaggi diretti sono limitati: si possono ricevere solo da persone già conosciute o seguite.
Inoltre, verranno filtrati i contenuti ritenuti sensibili, come video violenti o post che parlano di chirurgia estetica. L’obiettivo è proteggere i più giovani da immagini e messaggi che potrebbero influenzare negativamente la loro salute mentale.
Instagram introdurrà anche una “modalità sospensione” attiva dalle 22 alle 7, che silenzia le notifiche e manda risposte automatiche ai messaggi diretti. Se un ragazzo passa troppo tempo sull’app (più di 60 minuti), riceverà un promemoria per prendersi una pausa.
Come fa l’AI a capire l’età di un utente?
Viene allenata a riconoscere vari segnali specifici analizzando vari dati come le informazioni del profilo, la data di creazione account e i contenuti con cui interagisce.
Il ruolo dei genitori è fondamentale
Instagram ha dichiarato che verranno anche inviate notifiche ai genitori, con suggerimenti utili su come affrontare il tema dell’età digitale con i propri figli. L’obiettivo è incoraggiare un dialogo aperto tra adulti e adolescenti, promuovendo un uso più consapevole e sicuro dei social.
Meta, insieme ad altre piattaforme, ha spesso scaricato sugli app store la responsabilità della verifica dell’età. Ma le critiche sono tante: secondo molti esperti, i social non stanno facendo abbastanza per proteggere i bambini, né per tenere lontani i minori di 13 anni dalle proprie piattaforme.
Con l’introduzione dell’AI, Meta prova a invertire la rotta, prendendo un ruolo più attivo nella sicurezza online dei più giovani. Se questo sistema funzionerà davvero, potrebbe segnare una svolta nel modo in cui i social gestiscono la presenza dei minori.
Fonte: Apnews.com
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