Milano è travolta da una nuova ossessione collettiva: la Labubu Mania.
Il fenomeno, nato in Asia e ormai esploso anche nel capoluogo lombardo, ha trasformato un piccolo pupazzo peloso in un vero e proprio status symbol, capace di scatenare file chilometriche, aste online e addirittura episodi di furto sui mezzi pubblici.
Che cos’è Labubu e perché tutti lo vogliono?
Labubu è un pupazzetto creato dall’artista hongkonghese Kasing Lung per Pop Mart, azienda cinese specializzata in giocattoli da collezione. Lanciato nel 2019, Labubu si distingue per il suo design “cute but creepy”: corpo peloso, musetto in gomma, lunghe orecchie da coniglio e un ghigno beffardo che lo rende immediatamente riconoscibile. La sua estetica, a metà tra la cultura kawaii giapponese e i racconti nordici, ha conquistato un pubblico trasversale: dai giovani agli adulti, dagli appassionati di cultura pop fino alle celebrità internazionali come Rihanna, Dua Lipa e Lisa delle Blackpink.
La moda delle blind box e il boom a Milano
Il successo di Labubu è alimentato anche dalla modalità di vendita: ogni pupazzetto viene acquistato “a scatola chiusa” (blind box), senza sapere quale versione si troverà all’interno. Questo sistema ha reso l’acquisto un’esperienza di suspense e sorpresa, spingendo molti a collezionare e scambiare i doppioni, spesso incontrandosi di persona davanti all’unico store Pop Mart italiano, in corso Buenos Aires a Milano.

Negli ultimi giorni, le code davanti al negozio sono diventate un vero e proprio simbolo della mania: centinaia di persone, dalle prime ore del mattino, si sono radunate per accaparrarsi i nuovi set o le edizioni limitate, che spesso si esauriscono in poche ore.
Da oggetto di moda ad investimento
Labubu non è più solo un accessorio da appendere a borse e zaini. È diventato un oggetto da investimento: le edizioni più rare, come la varietà “Cassia”, possono raggiungere prezzi superiori ai 1000 euro sul mercato secondario. La popolarità del pupazzetto Labubu è inoltre amplificata dai social network, dove video di unboxing e foto di collezioni contribuiscono a creare un’aura di esclusività e desiderabilità. Questo ha portato anche a fenomeni collaterali come la nascita di imitazioni (“Lafufu”) e il diffondersi di furti di Labubu attaccati alle borse sui mezzi pubblici.
Un fenomeno sociale e culturale
La Labubu Mania racconta molto più di una semplice moda passeggera. In un’epoca in cui il bisogno di appartenenza e riconoscimento sociale passa anche attraverso piccoli oggetti di culto, Labubu è diventato il simbolo di una generazione che cerca unicità e identità anche nei dettagli più pop. Il fenomeno, paragonato a quello delle sneakers o dei Funko Pop, dimostra come la cultura del collezionismo e la viralità social possano trasformare un semplice giocattolo in un fenomeno culturale di massa.
“Il vero fenomeno non è il pupazzetto stesso, ma il modo in cui ci si lascia trascinare da ondate di entusiasmo collettivo, cercando nel possesso di un piccolo oggetto peloso un pizzico di esclusività e riconoscimento sociale.”.
Labubu, quanto costano e dove trovarli
I Labubu sono disponibili nello store Pop Mart di Milano oppure online. I prezzi partono da circa 15-20 euro per le versioni base, ma le edizioni speciali e limitate possono superare i 100 euro, mentre i pezzi più rari raggiungono cifre a tre zeri sul mercato dei collezionisti, L’esperienza di acquisto, la possibilità di scambio e la caccia al pezzo raro sono parte integrante del divertimento e dell’ossessione che hanno reso Labubu il fenomeno del momento.
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