Ogni anno, il 9 aprile, gli Stati Uniti celebrano il National Winston Churchill Day, un tributo ufficiale a uno dei più grandi statisti della storia.
Ma perché proprio questo giorno? E perché un americano dovrebbe celebrare un leader britannico?
Il motivo ha a che fare con un gesto simbolico e potente, firmato da uno dei presidenti americani più carismatici del ‘900: John F. Kennedy.
In questo articolo esploreremo:
- il significato del National Winston Churchill Day
- la profonda influenza di Churchill sulla storia del mondo
- lo straordinario legame tra Churchill e Kennedy, che si tradusse in un onore senza precedenti nella storia americana.
🧠 Chi era Winston Churchill?
Winston Leonard Spencer Churchill (1874–1965) fu molto più di un primo ministro britannico. Fu un oratore instancabile, un visionario della geopolitica, un premio Nobel per la letteratura e, soprattutto, una delle figure centrali nella resistenza contro il nazismo durante la Seconda guerra mondiale. Il suo coraggio e la sua determinazione furono decisivi nei momenti più bui del conflitto.
🗓️ Perché il 9 aprile?
Il National Winston Churchill Day è stato istituito per commemorare il 9 aprile 1963, giorno in cui John F. Kennedy conferì postumamente a Churchill la cittadinanza onoraria americana. Fu il primo non americano a ricevere tale onore, un evento straordinario che simboleggiava l’alleanza storica tra Regno Unito e Stati Uniti.

🇬🇧🇺🇸 Kennedy & Churchill: un legame di ferro
Kennedy, affascinato da Churchill sin da giovane, vedeva in lui un faro morale in un’epoca di incertezza globale. Quando decise di conferirgli la cittadinanza onoraria, Kennedy pronunciò parole che ancora oggi riecheggiano:
“In the dark days and darker nights when Britain stood alone — and most men, save Englishmen, despaired of England’s life — he mobilized the English language and sent it into battle.”
Churchill, già anziano e malato, non poté recarsi alla cerimonia. Al suo posto partecipò il figlio Randolph Churchill, che accettò l’onorificenza con un discorso altrettanto toccante.
🎖️ La cittadinanza americana: un riconoscimento storico
Con la firma della legge 88-6, il Congresso degli Stati Uniti riconobbe Churchill come cittadino onorario, un gesto che travalicava la politica per entrare nella leggenda. Fu una manifestazione solenne del profondo rispetto che il popolo americano nutriva (e nutre) per Churchill.
Altri sette individui hanno ricevuto la cittadinanza onoraria statunitense, ma Churchill fu il primo, e resta probabilmente il più iconico.
🧭 L’eredità di Churchill oggi
Churchill non fu solo un leader politico: fu anche uno scrittore prolifico, un pittore, un pensatore indipendente. La sua opera ha lasciato un segno profondo nella storia contemporanea, e la sua visione di un’Europa unita, della collaborazione tra democrazie occidentali e del pericolo rappresentato dai totalitarismi è più attuale che mai.
📚 Curiosità: Churchill de il Nobel per la letteratura
Molti lo ignorano, ma Winston Churchill ricevette il Premio Nobel per la Letteratura nel 1953, non per la sua attività politica, bensì per:
“la sua padronanza della descrizione storica e biografica così come per l’arte oratoria con la quale ha difeso i valori umani.”
🏛️ Citazioni celebri di Churchill
Churchill è ricordato anche per la sua capacità unica di ispirare attraverso le parole. Ecco alcune delle sue frasi più famose:
- “Success is not final, failure is not fatal: it is the courage to continue that counts.”
- “We make a living by what we get, but we make a life by what we give.”
- “To improve is to change; to be perfect is to change often.”
📆 Come viene celebrato il National Winston Churchill Day?
Negli Stati Uniti, molte scuole, biblioteche e istituzioni commemorano Churchill con:
- letture pubbliche dei suoi discorsi,
- proiezioni di documentari storici,
- momenti educativi per studenti,
- eventi promossi dal Winston Churchill Memorial and Library negli Stati Uniti, presso il Westminster College nel Missouri, dove Churchill tenne il celebre discorso “Iron Curtain”.
Come abbiamo visto, il 9 aprile non è solo una data simbolica: è l’occasione per riflettere su quanto una sola persona possa cambiare il corso della storia.
Winston Churchill lo fece, con la forza della parola, della volontà e di una visione incrollabile.
E Kennedy, con il suo gesto, ci ricordò che la grandezza non ha confini. Quando la libertà è in gioco, le nazioni si uniscono. E celebrano, insieme, gli eroi del mondo.