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Cos’è il bruxismo e quanti uomini ne soffrono?

bruxismo negli uomini
Credits: musenhof.org

Il bruxismo è una condizione in cui si digrignano i denti, sfregando l’arcata superiore contro l’inferiore o stringendo con una certa forza le mascelle. Si tratta di un fenomeno abbastanza diffuso nella popolazione, che interessa circa il 5-20% delle persone, con una maggiore prevalenza tra gli uomini.

Quali sono le cause del bruxismo?

Le cause del bruxismo non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che possano essere legate a diversi fattori, tra cui:

  • Stress e nervosismo: il bruxismo può essere una reazione inconscia a situazioni di tensione emotiva, ansia, aggressività o frustrazione.
  • Malocclusione dentale: il bruxismo può essere causato da un disallineamento delle arcate dentarie o da malformazioni della mandibola, che impediscono un corretto contatto tra i denti.
  • Disturbi del sonno: il bruxismo può manifestarsi soprattutto durante il sonno, in particolare nella fase II, quando il cervello è meno attivo e i muscoli masticatori si contraggono involontariamente.
  • Malattie neurodegenerative: il bruxismo può essere associato a patologie che alterano il sistema nervoso centrale, come il morbo di Parkinson, l’Alzheimer o la sclerosi multipla.
  • Abuso di sostanze: il bruxismo può essere favorito dal consumo eccessivo di alcol, caffè, droghe o farmaci che stimolano il sistema nervoso.

Quali sono i sintomi del bruxismo?

Il bruxismo può provocare diversi sintomi, tra cui:

  • Usura dei denti: il digrignamento dei denti può causare l’abrasione dello smalto, la frattura dei denti o la perdita di restauri dentali.
  • Dolore: il bruxismo può causare dolore ai denti, alle gengive, alla mandibola, al viso, al collo o alla testa. Il dolore può essere più intenso al risveglio o durante la giornata.
  • Rumore: il bruxismo può produrre un rumore fastidioso per chi lo esegue e per chi gli sta vicino, che può interferire con il sonno e la qualità della vita.
  • Disturbi cardiovascolari: il bruxismo può aumentare la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e il rischio di infarto o ictus.

Come si diagnostica il bruxismo?

Il bruxismo può essere diagnosticato da un dentista o da uno specialista del sonno, che possono valutare il grado di usura dei denti e la presenza di eventuali altri sintomi. Per una diagnosi più precisa, si possono usare strumenti come:

  • Elettromiografia: misura l’attività elettrica dei muscoli masticatori durante il sonno o la veglia.
  • Polisonnografia: registra vari parametri fisiologici durante il sonno, come il respiro, il battito cardiaco, il movimento degli occhi e le onde cerebrali.
  • Bite: è un dispositivo che si applica sui denti per rilevare il contatto e la pressione tra le arcate.

Come si cura il bruxismo?

Il trattamento del bruxismo dipende dalla causa e dalla gravità del problema. Alcune possibili soluzioni sono:

  • Dispositivi protettivi: si tratta di bite o placche che si indossano durante il sonno o la veglia per evitare il contatto tra i denti e ridurre la pressione sui muscoli masticatori.
  • Terapia farmacologica: si possono usare farmaci che rilassano i muscoli, come i miorilassanti, o che riducono lo stress e l’ansia, come gli ansiolitici o gli antidepressivi.
  • Terapia comportamentale: si possono adottare strategie per gestire lo stress e l’ansia, come la meditazione, il respiro profondo, lo yoga o il biofeedback.
  • Fisioterapia: si possono eseguire esercizi o massaggi per alleviare il dolore e la tensione dei muscoli masticatori.
  • Correzione dell’occlusione dentale: si possono effettuare interventi odontoiatrici per ripristinare un corretto allineamento delle arcate dentarie, come l’ortodonzia, le protesi o le otturazioni.

Quanti uomini soffrono di bruxismo in Italia?

Secondo uno studio dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, nel 2017 il bruxismo interessava il 18,5% degli uomini italiani, con una prevalenza maggiore tra i 45 e i 74 anni (22,9%). Tra gli uomini affetti da bruxismo, il 42,6% ha presentato anche altre patologie croniche, come diabete, osteoporosi o malattie cardiache. Il bruxismo è più frequente tra gli uomini che fumano, bevono alcolici o caffè, consumano droghe o soffrono di stress e ansia.

Il bruxismo può essere un fattore di rischio per i tumori?

Non esistono prove scientifiche che dimostrino un legame diretto tra il bruxismo e lo sviluppo di tumori. Tuttavia, il bruxismo può essere correlato ad alcuni fattori che possono aumentare il rischio di tumori, come lo stress, l’infiammazione, il fumo, l’alcol o il consumo di sostanze tossiche. Inoltre, il bruxismo può causare danni ai denti e alle gengive, che possono favorire l’insorgenza di infezioni o lesioni orali, che a loro volta possono essere associate a un maggior rischio di tumori della bocca o della faringe.

Il bruxismo è una condizione che può avere diverse cause e conseguenze, sia a livello dentale che a livello sistemico.

Per prevenire o curare il bruxismo, è importante rivolgersi a un dentista o a uno specialista del sonno, che possono individuare la terapia più adatta a ogni caso. Inoltre, è bene adottare uno stile di vita sano, che riduca lo stress e l’ansia, e che favorisca il benessere di tutto l’organismo.

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