La leucemia mieloide ed il caso Polonara: come riconoscerla, come si cura, cosa aspettarsi oggi dalla medicina

Il giocatore ha dichiarato pubblicamente di essere affetto da leucemia mieloide, comunicando di doversi allontanare dal campo per iniziare immediatamente le cure. Il gesto di coraggio ha acceso l’attenzione mediatica su una patologia ancora poco compresa, ma oggi sempre più curabile. Il professor Paolo Corradini, ematologo di riferimento a livello nazionale, ha spiegato in un’intervista ai colleghi de La Repubblica, che i casi di leucemia mieloide sono in aumento, ma le possibilità di cura e guarigione stanno crescendo grazie alla ricerca.

leucemia mieloide

L’annuncio della malattia di Achille Polonara, cestista della Virtus Bologna, ha riportato sotto i riflettori un nemico silenzioso ma sempre più frequente: la leucemia mieloide.

Il giocatore ha dichiarato pubblicamente di essere affetto da leucemia mieloide, comunicando di doversi allontanare dal campo per iniziare immediatamente le cure. Il gesto di coraggio ha acceso l’attenzione mediatica su una patologia ancora poco compresa, ma oggi sempre più curabile. Il professor Paolo Corradini, ematologo di riferimento a livello nazionale, ha spiegato in un’intervista ai colleghi de La Repubblica, che i casi di leucemia mieloide sono in aumento, ma le possibilità di cura e guarigione stanno crescendo grazie alla ricerca.

leucemia mieloide Polonara

Cos’è la leucemia mieloide?

La leucemia mieloide è un tumore del sangue che colpisce le cellule del midollo osseo, cioè quelle deputate alla produzione delle cellule ematiche. Ne esistono due forme principali:

  • Leucemia mieloide acuta (LMA): ha un decorso rapido e colpisce soprattutto gli adulti. Richiede cure immediate.
  • Leucemia mieloide cronica (LMC): ha un’evoluzione più lenta e si manifesta in genere tra i 40 e i 60 anni.

Nel caso di Polonara, non è stato precisato ufficialmente di quale delle due si tratti, ma la necessità di iniziare subito le cure lascia ipotizzare una forma acuta.


Perché i casi di leucemia mieloide aumentano?

L’aumento dei casi di leucemia mieloide è legato a diversi fattori:

  • Invecchiamento della popolazione: la LMA colpisce in particolare dopo i 60 anni.
  • Maggiore capacità diagnostica: oggi è più facile e veloce individuare la malattia.
  • Fattori ambientali e stile di vita: esposizione a sostanze chimiche (benzene, pesticidi), fumo, radiazioni, ma anche mutazioni genetiche spontanee.

I sintomi della leucemia mieloide da non sottovalutare

La leucemia mieloide può presentarsi in modo subdolo, ma ci sono segnali che meritano attenzione:

  • Stanchezza costante, anche dopo riposo
  • Febbre senza cause apparenti
  • Perdita di peso rapida
  • Sudorazione notturna intensa
  • Lividi o sanguinamenti frequenti
  • Pallore e difficoltà respiratoria

Questi sintomi sono comuni anche ad altre malattie, ma se persistono è bene fare un controllo del sangue.


Cosa può fare oggi la medicina contro la leucemia mieloide?

La ricerca ha rivoluzionato il trattamento delle leucemie mieloidi, in particolare della forma cronica.

Per la leucemia mieloide cronica (LMC):

  • I farmaci inibitori delle tirosin-chinasi (TKI) hanno trasformato la malattia in una condizione cronica controllabile. Alcuni pazienti, dopo anni di terapia, possono interrompere il trattamento senza ricadute.
  • Il tasso di sopravvivenza a 5 anni supera il 90%.

Per la leucemia mieloide acuta (LMA):

  • La cura standard resta la chemioterapia, spesso seguita da trapianto di midollo osseo nei casi a rischio elevato.
  • Negli ultimi anni sono arrivati farmaci mirati che colpiscono solo le cellule tumorali mutate, con meno effetti collaterali.
  • In casi selezionati, si può usare la terapia CAR-T, ancora in fase di studio ma promettente.

Si può guarire dalla leucemia mieloide?

Sì, oggi la leucemia mieloide è spesso curabile, e in molti casi si parla di guarigione vera.

  • Nella LMC, con la terapia giusta, molti pazienti vivono una vita lunga e normale.
  • Nella LMA, la prognosi dipende da vari fattori: età, mutazioni genetiche, risposta iniziale alla chemioterapia. La guarigione è possibile, soprattutto nei pazienti giovani.

Il valore della diagnosi precoce

Come per molte malattie oncologiche, diagnosticare presto la leucemia mieloide fa la differenza. Un semplice emocromo completo può fornire già segnali utili. Per questo, è consigliabile eseguire analisi del sangue almeno una volta l’anno.

Dalla Redazione di MondoUomo.it gli auguri di pronta guarigione ad Achille Polonara, campione della Virtus Bologna

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