Lewis Hamilton, Siamo al Capolinea?

Lewis Hamilton alla fine delle FP2 del Gran Premio dell’Arabia Saudita 2025 a Jeddah ha mostrato segni evidenti di delusione e rabbia dopo aver ottenuto il tredicesimo tempo, un risultato ben lontano dalle aspettative di un sette volte campione del mondo e pilota Ferrari.

Come vi abbiamo raccontato in questo articolo, il britannico ha accusato oltre 6 decimi di distacco dal compagno di squadra LeClerc, più di un secondo da Lando Norris; le FP2 ci consegnano un Lewis Hamilton in grande difficoltà in Ferrari.

Il ferrarista è stato anche filmato mentre usciva dal box senza togliersi nemmeno il casco e si è fermato solo per firmare un autografo, sottolineando così un momento di grande frustrazione; frustrazione percepita anche dagli addetti ai lavori come Marc Gene, ex pilota e commentatore SKY, che ha commentato: “In questo momento sicuramente non ha la fiducia”.

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Già la fiducia che in un circuito cittadino e velocissimo come quello di Jeddah è un’alleata per andare veloce, e Lewis Hamilton pare averla smarrita, nell’auto e forse chissà nelle sue capacità, soprattutto sul giro veloce.

Indubbiamente la scena raccontata prima racchiude il difficile adattamento di Hamilton alla nuova realtà Ferrari, una sfida che si sta rivelando più ardua del previsto.

Dopo 12 stagioni con Mercedes, dove ha dominato e definito il suo stile di guida, il passaggio alla Scuderia di Maranello ha richiesto un drastico cambiamento nel modo di guidare la SF25, una vettura che ha caratteristiche molto diverse e che impone un adattamento tecnico e mentale non immediato.

Nonostante un inizio con qualche sprazzo di luce, come la vittoria nella Sprint di Cina, la stagione 2025 si sta rivelando complessa per Hamilton. Le difficoltà nel trovare il giusto ritmo e la perfetta sinergia con la macchina sono evidenti, e il circuito di Jeddah, pur essendo teoricamente favorevole al pacchetto Ferrari grazie alla sua superficie liscia e alle caratteristiche di bassa usura gomme, non ha ancora permesso al britannico di esprimersi al meglio.

L’analisi di Marc Gene è impietosa ma realistica: la mancanza di fiducia è un segnale chiaro che Hamilton sta attraversando una fase di crisi, forse la più profonda della sua carriera. Il tempo per adattarsi e recuperare sembra scarseggiare, soprattutto in un team come Ferrari dove la pressione è enorme e i risultati sono attesi subito. Questo scenario alimenta il dubbio se il tempo di Hamilton in Formula 1, almeno ai massimi livelli, stia effettivamente volgendo al termine, o se la sua esperienza e talento possano ancora trovare una nuova dimensione in rosso.

Il pilota, da parte sua, ha ammesso di dover compiere un “drastico shift” nel suo stile di guida, riconoscendo che il processo di adattamento sarà lungo e impegnativo. Tuttavia, la sua reazione rabbiosa e il gesto di uscire dal box senza togliersi il casco tradiscono una tensione emotiva che non può essere ignorata: non è solo una questione tecnica, ma anche psicologica, di fiducia in se stesso e nella macchina.

Il Gran Premio dell’Arabia Saudita 2025 si sta trasformando in un banco di prova non solo per la Ferrari, ma soprattutto per Lewis Hamilton; la sua palese delusione e la rabbia sono il riflesso di un campione che sente il peso del tempo e delle aspettative, in bilico tra la gloria passata e un futuro incerto.

Se questo è il momento in cui Hamilton deve dimostrare di poter ancora lottare, la strada appare in salita, e la sua capacità di adattarsi rapidamente sarà decisiva per capire se la sua epopea in F1 può ancora continuare ad alti livelli o se siamo di fronte all’ammissione implicita che il suo tempo è ormai finito.

Forza Lewis!