Nell’ottica di una sempre maggiore diffusione della mobilità elettrica, aumenta anche il bisogno di creare colonnine di ricarica per le automobili.
Attualmente le colonnine disposte sul marciapiede, e diffuse in tutte le città, sono diventate oggetto di malcontento da parte degli ambientalisti.
Per questo motivo molte società sono impegnate nel trovare soluzioni innovative al fine di minimizzare l’impatto visivo ed ambientale.
Così l’azienda tedesca Rheinmetall ha presentato un sistema di ricarica per le auto integrato nel cordolo del marciapiede. Una soluzione quasi invisibile alla vista, capace di integrarsi perfettamente al paesaggio urbano senza alterarlo, riducendo al minimo l’intralcio per i pedoni.
La priorità del team del Rheinmetall Technology Center è quella di individuare una soluzione in grado di sfruttare l’infrastruttura urbana esistente ma in grado di superare i limiti di un affollamento delle colonnine.

Anche la startup britannica Urban Electric ha sviluppato un sistema per nascondere le postazioni di ricarica per EV definendole “pop up“. Una volta in funzione sembrano dei normali punti di ricarica per auto elettriche. Quando non sono in funzione scendono sottoterra diventando non visibili.
A Londra sono presenti i nuovi sistemi “flat and flush” realizzati a Londra dalla startup Trojan Energy. Si tratta di punti di ricarica elettrica a scomparsa progettati assieme alla Disability Rights UK con l’obiettivo di garantire un’elevata sicurezza per tutti gli utenti.
Il sistema a scomparsa si avvale di una serie di connettori Trojan installati vicino al bordo della pavimentazione e a filo con la superficie. I connettori sono collegati a un armadio di alimentazione connesso a sua volta ad un’alimentazione di rete trifase.
Si tratta di colonnine “a scomparsa“, in grado di emergere soltanto quando richieste e di rimanere sotto al manto stradale per il resto del tempo.

Inoltre, gli automobilisti potranno beneficiare degli aggiornamenti in tempo reale, direttamente sul proprio smartphone tramite app o SMS, sulla disponibilità dei punti di ricarica. Ian Mackezie, CEO della start up britannica, afferma: “Sappiamo che è quattro volte più probabile che le persone scelgano un veicolo elettrico se hanno un vialetto o un parcheggio privato, ma implementando i punti di ricarica su strada di Trojan Energy stiamo rendendo il possesso di un veicolo elettrico sempre più accessibile ai milioni di automobilisti che parcheggiano in strada senza ingombrarle con colonnine di ricarica permanenti”.
“L’innovazione è la chiave per creare comunità locali più pulite e più verdi, non solo nella capitale, ma in tutto il paese”, ha commentato il ministro dei trasporti Rachel Maclean. “Questo progetto è un ottimo esempio di come la tecnologia viene utilizzata per risolvere un problema del mondo reale garantendo che la nostra infrastruttura EV si inserisca perfettamente nelle città e nei paesi. Si tratta di un aspetto fondamentale per costruire in modo più ecologico e incoraggiare più persone a effettuare il passaggio”.
A breve la colonnina di ricarica sarà in grado di verificare lo stato della batteria dell’auto.
SK Innovation, tramite le due collegate SK On (che lavora nel campo del software) e SK Signet (che produce caricatori), ha annunciato di voler proporre un servizio di diagnostica che consentirà a tutti gli utenti di sapere durata residua della batteria, livello di carica e altre informazioni essenziali sullo stato di salute dell’accumulatore direttamente dalla colonnina di ricarica.

Il servizio fornirà anche una stima sulla durata residua della batteria, grazie alla tecnologia di analisi BaaS (Battery as a Service) di SK On.
SK On ha fatto sapere di aver raggiunto un software affidabile e sicuro dopo tre anni dall’inizio della progettazione del sistema di diagnosi. Il sistema è stato presentato durante il CES che si è svolto a Las Vegas lo scorso gennaio.
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