È una stagione dal fascino senza tempo, nonostante segni la fine dell’estate e della spensieratezza che l’ha caratterizzata: l’autunno ha dentro di sé una magia che non lascia indifferenti, con l’inconfondibile odore di aria umida mista ai profumi della terra o con la straordinaria bellezza di un arcobaleno che si staglia in cielo dopo un temporale.
Ciò che più di ogni altra cosa conquista è lo spettacolo dei colori e dei tanti contrasti cromatici che questo periodo dell’anno offre. Uno spettacolo dinanzi al quale ogni parola sembra superflua, tanto è lo splendore. Ecco allora che la consueta malinconia generalmente associata all’autunno si trasforma in un’intensa vitalità, in un vibrante gioco di tonalità diverse che danno vita ad una variopinta e meravigliosa tavolozza.
Prima di cadere dagli alberi e depositarsi ai loro piedi, le foglie assumono infatti i colori del giallo, dell’arancione e del marrone e di tutte le infinite gradazioni di queste tinte, dando vita ad un’esperienza sensoriale che lascia senza fiato.
Si parla al riguardo di foliage, un fenomeno naturale che giunge puntuale ogni autunno, tra gli inizi di ottobre e gli inizi di dicembre, in base alle specifiche località, alle temperature e alle altitudini.
Un incanto non solo per gli occhi, ma anche per l’anima.
Passeggiare nella natura e “respirarne” l’atmosfera, osservando le innumerevoli sfumature create dai tappeti di foglie, è infatti un vero e proprio toccasana per la mente. Un piacevole modo per staccare dalla quotidianità e fare il pieno di bellezza, tornando poi a casa ritemprati nel corpo e nello spirito.
Un magnifico viaggio tra i colori dell’autunno.
È un fenomeno che nella sua semplicità e “naturalezza” si rivela di grande impatto visivo. E non è un caso che sia uno dei più fotografati al mondo, al punto che si organizzano passeggiate e trekking nei boschi per contemplare questa assoluta meraviglia. Se non addirittura weekend per godere di questo spettacolare scenario.
Il foliage è diventato infatti un vero e proprio “appuntamento” per tutti coloro che amano la natura ed immergersi nel suo affascinante caleidoscopio cromatico. Come poc’anzi anticipato, le chiome degli alberi si tingono infatti di diverse sfumature – dal rosso al giallo, dall’arancione all’ocra – creando paesaggi fiabeschi intrisi di romanticismo, che sembrano quasi fermare il tempo. Perfetti per chi desidera, almeno per un po’, lasciarsi alle spalle la solita routine, trovando pace e serenità nella contemplazione di una foglia cangiante.
Ma cosa vuol dire foliage? E qual è l’accezione con cui la parola è solitamente adoperata? Proseguiamo insieme nella lettura per saperne di più.
Cos’è il foliage e cosa indica il termine?
Complice il “ritorno” anche turistico che ha caratterizzato la parola, il foliage ha assunto il significato del mutamento del colore delle foglie durante la stagione autunnale. In realtà però l’origine del termine è diversa.
La parola “foliage” è un anglicismo le cui radici sono nel francese feuillage, che vuol dire “foglie o “fronde”. La lingua inglese ha conservato il significato legato al fogliame ed alle foglie degli alberi. Soprattutto negli Stati Uniti, il vocabolo è stato molto adoperato per descrivere i colori assunti dalle foglie durante l’autunno.
Si può quindi parlare di una contaminazione tra l’inglese e il francese, di una reciproca influenza tra le due lingue. Va solo precisato che “foliage”, dal punto di vista prettamente turistico, richiama il fall foliage, cioè il fogliame autunnale, e quindi tutto ciò che ad esso è connesso, considerato nel suo insieme. Dunque il paesaggio autunnale, la simbologia della transizione delle stagioni, ed il fascino racchiuso nelle foglie che prima di cadere mutano il loro colore.
Ci si potrebbe forse interrogare sull’effettiva necessità di questa parola nella lingua italiana, dal momento che non sussistono “vuoti” o carenze lessicali al riguardo. Ma l’accento in realtà non deve essere su questo punto, quanto, piuttosto, sulla capacità di ognuno di noi di restare ogni volta estasiati da questo strabiliante tripudio di colori. Che non smette mai di sorprendere e di conquistare.
Perché le chiome degli alberi cambiano colore? Il “motivo” del foliage.
Colori bellissimi che si intrecciano tra loro richiamando alla mente quadri di pittori, e poi magnifici giochi di luce che creano scenari sempre particolari e sempre diversi. Con l’arrivo dell’autunno la natura mostra il suo “lato” suggestivo, che coinvolge ed appassiona un numero sempre maggiore di persone.
Ma perché si verifica il foliage? A cosa è dovuto questo fenomeno? Tutti noi vediamo quello che è il risultato – per così dire – di questo meraviglioso spettacolo, e ne siamo rapiti. Ma interessante è anche conoscere la genesi di quella che da diversi anni a questa parte è diventata una vera e propria esperienza di immersione nel paesaggio e nella sua indiscussa meraviglia.
Ebbene, il fenomeno del foliage trova la sua spiegazione nella degradazione della clorofilla – ossia nella diminuzione dei livelli della sua produzione – da parte di determinati tipi di alberi. Questi ultimi infatti, di fronte alle differenti temperature e al diminuire delle ore di luce giornaliere, entrano in una sorta di “quiescenza”, di riposo vegetativo. In pratica gli alberi non sintetizzano più la molecola fondamentale in quello che è il processo di fotosintesi: la tipica colorazione verde delle foglie man mano viene meno e lascia il posto ad altre tinte solitamente “celate” dalla clorofilla – come il giallo o l’arancione ad esempio – che si devono a pigmenti vegetali, i flavonoidi e i carotenoidi.
Attenzione però, perché il fenomeno del foliage, come or ora anticipato, non “appartiene” a tutti gli alberi, dal momento che alcune specie mutano il proprio colore direttamente dal verde al marrone, senza passaggi intermedi. Il graduale cambiamento cromatico è tipico solo delle specie arboree caducifoglie (dette anche decidue), delle piante che cioè perdono le foglie ogni anno in autunno, con l’avvicinarsi della stagione fredda.
Qualche esempio? Gli aceri innanzitutto, le cui foglie acquistano i colori del giallo oro, dell’arancione e del rosso, regalando agli occhi sfumature davvero intense. Ma sono da citare anche le querce, che si tingono di giallo, rosso e marrone, e i faggi, che illuminano i boschi con il caldo e caratteristico color giallo oro. Come pure il forse meno conosciuto ginkgo biloba, un albero antichissimo dalle caratteristiche foglie a ventaglio che in autunno sono di un bellissimo giallo dorato.
Dove ammirare il foliage: una “mappa” dei luoghi più belli.
Passeggiare tra i colori unici che la natura offre durante la stagione autunnale è un vero e proprio balsamo sia per il corpo che per la mente. Soprattutto in questo periodo dell’anno, infatti, perdersi in uno scenario così avvolgente trasmette un profondo senso di serenità e di benessere.
Ci si sente meglio e lo stress, che vuoi per un motivo vuoi per un altro ci accompagna nel quotidiano, lascia il posto al buon umore, favorendo quella concentrazione magari a lungo (e invano!) cercata e quella creatività che probabilmente non si immaginava neanche di avere. Dinanzi a un così affascinante tappeto cromatico quasi nessuno resiste infatti alla tentazione di prendere qualche “souvenir” del posto, pensando già tra sé e sé a qualche lavoretto per dare spazio alla propria inventiva.
Ma dove ammirare il foliage? Quali sono i luoghi tipici in cui recarsi? Ancora un po’ di pazienza e lo scopriremo, proprio qui di seguito.
Il foliage in Italia: ecco dove andare.
Non è necessario andare molto lontano per godere del meraviglioso spettacolo del foliage: diverse sono infatti le regioni italiane da prendere in considerazione per una gita fuori porta originale.
Il Lazio, ad esempio, offre più di un luogo di interesse. Il più importante è il Monte Cimino, la più alta vetta del Viterbese, famosa per i suoi alberi secolari. Ma rinomati sono anche il Bosco del Sasseto, nel quale sembrerà di essere in una fiaba, e Forca d’Acero, valico appenninico tra il Lazio e l’Abruzzo.
In Puglia è da citare la Foresta Umbra, facente parte del Parco Nazionale del Gargano, un vero e proprio spettacolo con gli affascinanti colori che vestono i faggi, gli aceri e le querce durante l’autunno. Laddove tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia il luogo ad hoc per una full immersion nel foliage è il Bosco del Cansiglio, molto frequentato dagli amanti di trekking per i suoi percorsi, che durante la stagione autunnale assumono le tonalità tipiche di questo periodo.
E che dire della Campania e dell’Umbria? Per la prima si cita il Parco Regionale dei Monti Picentini, situato tra le province di Salerno e di Avellino, che regala ai suoi visitatori paesaggi mozzafiato, con i boschi di faggi e castagni che indossano i colori del giallo, dell’arancione e del rosso vivo. Mentre per l’Umbria il luogo per eccellenza da visitare è il Bosco di San Francesco, la cui bellezza fu da ispirazione per Michelangelo Pistoletto nella creazione di un’opera.
E ancora, tra le regioni italiane che meritano una visita non può trascurarsi il Trentino Alto Adige con la Val di Non, nota per le mele d’alta quota, che incanta con i suoi paesaggi fatti di boschi, laghi e prati.
Il foliage all’estero: alcuni luoghi da segnare in agenda.
Per chi desidera inebriarsi dei meravigliosi colori autunnali del foliage, l’Italia è certamente una meta a portata di mano. Ma se si ha la possibilità di una gita “un po’ più fuori porta”, allora non possiamo non considerare quelle che sono le tappe estere, le destinazioni da memorizzare in vista di un viaggio futuro.
Ecco allora il Canada che si trova in prima linea per chi vuole ammirare la magia di questo fenomeno naturale. In particolare le foreste dell’Ontario e del Quebec offrono uno spettacolo unico, con le foglie dell’albero dell’acero – uno dei simboli nazionali – che assumono un ruolo di spicco.
Altra meta molto nota, nonché molto romantica, è il New England, negli Stati Uniti. I luoghi migliori per immergersi nelle tonalità dell’autunno si trovano nel Vermont, ma sono da sottolineare anche l’Acadia National Park, sulla costa del Maine, e l’Isola Di Mount Desert.
Tra le destinazioni estere in cui contemplare il foliage c’è poi il Giappone, dove la suggestiva esplosione di colori è una vera e propria attrazione turistica: si parla di Momijigari (che vuol dire, letteralmente, “la caccia alle foglie rosse”), da poter osservare a Kyoto e sul Monte Takao, nei pressi di Tokyo.