Il Parlamento dell’Unione Europea ha approvato in via definitiva la direttiva Case Green sulle prestazioni energetiche degli edifici, con misure personalizzabili da parte dei singoli Stati membri ed ora per diventare legge, dovrà essere approvata formalmente anche dal nostro Consiglio dei Ministri.
Il 12 marzo 2024, i deputati del Euro Parlamento hanno adottato in via definitiva le nuove regole per la riduzione del consumo energetico e delle emissioni di gas serra nel settore edilizio, approvando la cosiddetta “direttiva case green” (o Energy performance of building directive, EPBD).
Ora ogni stato dell’UE, dovrà recepire in via definitiva la Direttiva comunitaria, e quindi anche da noi dovrà essere approvata dal Consiglio dei Ministri: passati venti giorni entrerà definitivamente in vigore.
Secondo le proiezioni degli analisti, la ricaduta sul lungo periodo sarà importante, in quanto si stima che circa il 43% degli immobili siano al di sotto dei coefficienti imposti dalla nuova Direttiva Europea. Quindi, dalle prime proiezioni, da qui al 2040, saranno circa 5 milioni gli edifici privati da ricondizionare affiancati da oltre 500 mila edifici pubblici.
Inoltre, la UE impone che almeno il 55% degli interventi dovrà essere ottenuto tramite la ristrutturazione degli edifici con le prestazioni a più basse prestazioni, entro il 2030.
A questi dati andranno anche aggiunte tutte le nuove costruzioni, che dall’entrata in vigore della Legge dovranno essere realizzate obbligatoriamente secondo i nuovi standard.
In ultimo, ogni Stato membro dovrà redigere un piano finalizzato alla riduzione dei consumi che punti alle ‘zero emissioni‘ nell’anno 2050, eliminando progressivamente le emissioni di gas serra e tutti i consumi energetici con il vincolo primario che almeno il 55% della riduzione di consumo medio di energia primaria, avvenga attraverso la ristrutturazione degli edifici a bassa prestazione, cioè quelli che consumano più energia.
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