Se si pensa ad un cibo che richiama la magica ed avvolgente atmosfera dei giorni di festa, quel cibo è senza dubbio la frutta secca, sovente accompagnata da quella essiccata.
Non solo pandoro e panettone, dunque, ma anche mandorle, noci e nocciole, come pure datteri, uvetta e fichi secchi. Oramai “in prima linea” al supermercato, sono generalmente serviti a fine pasto, ma si “spiluccano” piacevolmente anche nel corso della giornata, buoni come sono!
Simbolo consolidato della tradizione e di buon auspicio, sono pressoché immancabili in ogni Natale “che si rispetti”, e dunque anche per questo Natale 2023 saranno pronti per allietare le tavole e per essere gustati.
Scopriamo allora insieme quali sono le caratteristiche e virtù di questi “irrinunciabili”, nonché le differenze, perché anche se talora si utilizzano indistintamente, frutta secca ed essiccata non sono la stessa cosa.
Frutta secca, tanti vantaggi per la salute.
Le sue proprietà benefiche sono note, il che spiega perché andrebbe consumata non solamente a Natale, ma durante tutto l’anno: la frutta secca, meglio definita con il termine “frutta oleosa” o “frutta a guscio”, è un vero e proprio concentrato di energia, un cibo al quale non si dovrebbe mai rinunciare. Le tante qualità che la caratterizzano la rendono infatti un alimento ideale, specialmente a colazione.
Scopriamole tutte, proseguendo insieme nella lettura.
Le proprietà benefiche di questo tesoro nutrizionale.
La frutta secca è buona non solo quanto a sapore, ma anche per quel che riguarda il benessere individuale. Contiene infatti un’alta percentuale di nutrienti, specie i grassi polinsaturi – ossia i grassi cosiddetti “buoni” – di aiuto nell’abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, e dunque nel ridurre le malattie cardiovascolari. Ottime alleate in tal senso sono ad esempio le mandorle, che ricche di proteine, grassi monoinsaturi, antiossidanti e sali minerali, costituiscono anche un prezioso supporto per stabilizzare il livello di zuccheri nel sangue onde scongiurare il rischio di picchi glicemici.
La frutta secca rappresenta poi un potente antiossidante – un esempio al riguardo è dato dalle nocciole – che combatte l’azione dei radicali liberi, a cui si deve l’invecchiamento cellulare. E favorisce il senso di sazietà, aiutando a tenere sotto controllo il peso.
È utile per far fronte a determinati disordini del sistema immunitario, può contrastare il diabete di tipo 2, e, non da ultimo, agevola la regolarizzazione delle funzioni intestinali, in virtù dell’elevato contenuto di fibra.
Va tuttavia consumata con moderazione, essendo molto calorica – 650 kcal per 100 g di prodotto – ragion per cui è necessario non esagerare, “fermandosi” a piccoli porzioni giornaliere di 20-30 grammi.

Frutta essiccata, tanto gusto e tanta varietà.
Come la frutta secca, anche quella essiccata ha un “ruolo” di primo piano nel mese di Dicembre, ma è di fatto presente tutto l’anno, apprezzata per quel gusto zuccherino che la contraddistingue.
Deriva da un processo di essiccamento, di disidratazione, ottenuto attraverso calore e successiva eliminazione dell’acqua. A seguito di detto processo le vitamine idrosolubili tendono a “deteriorarsi”, mentre fibre e minerali tendono a concentrarsi. Anche il peso subisce una modifica, con una maggiore concentrazione di zuccheri a parità di peso rispetto a quello che è il frutto fresco.
E ciò spiega il motivo per il quale non è consigliato abusarne, ma “rispettare” piccole quantità, circa 30-40 grammi al giorno, per evitare di assumere un concentrato di zuccheri e calorie.
Ma quali sono gli “esponenti” più gettonati della frutta essiccata? Certamente i datteri e i fichi secchi non mancano mai: scopriamoli allora più da vicino.
Datteri e fichi secchi, indiscussi must have delle festività natalizie.
Dalla forma ovale e dalla consistenza gommosa, i datteri sono conosciuti sin dai tempi antichi. Caratterizzati da un sapore dolce, sono ricchi di fibre e di sali minerali, specie di magnesio, calcio, potassio, ferro e zinco, nonché di nutrienti e di tante proprietà.
Agevolano infatti la regolarità intestinale e vantano spiccate caratteristiche remineralizzanti, di aiuto per far fronte allo stress psicofisico, sostenendo inoltre la salute delle ossa.
Le qualità antinfiammatorie ed antiossidanti che li contraddistinguono, vedono poi i datteri “impegnati” nel favorire la memoria e le capacità cognitive, come pure nel contrastare le patologie cardiovascolari e le malattie neurodegenerative.
Con un colore beige ed una gustosa polpa, i fichi secchi sono ricchi di sostanze nutritive, tra cui potassio e calcio. Possono inoltre migliorare la salute della pelle preservandola dai danni, in virtù delle vitamine e dei sali minerali in essi presenti.
E ancora, possono essere un valido supporto nel controllo della pressione sanguigna e nel miglioramento della salute del cuore, grazie alla presenza delle fibre e del potassio. Come pure costituiscono una buona fonte di calcio, mantenendo le ossa forti e sane. I fichi secchi, poi, contengono antiossidanti, di aiuto nel proteggere le cellule dai danni prodotti dai radicali liberi e nel ridurre il rischio di determinate patologie cronico-degenerative.

E se si ha voglia di un tocco esotico…
Datteri e fichi secchi sono quella frutta essiccata sempre presente durante le festività natalizie, che si è sempre “abituati” a vedere e a… mangiare. Ma se si desidera introdurre qualcosa di diverso, per stupire gli ospiti, una buona idea è quella di portare in tavola la carambola – starfruit in inglese – un frutto originario del Sud-Est asiatico, che con la sua tipica forma a stella colpirà sicuramente.
Ma non è solo l’effetto scenografico – che fa del frutto stesso anche un elemento decorativo – ad “emergere”. Notevole è infatti anche l’aspetto nutrizionale: la carambola è ricca di vitamina C, che oltre a rafforzare le difese immunitarie, costituisce una barriera difensiva per la pelle contro i danni provocati dal freddo.
Dalla polpa succosa e dal sapore leggermente aspro, essa costituisce un valido alleato nel buon funzionamento del sistema cardiovascolare, e favorisce la regolarità intestinale grazie al contenuto di fibre.
Alimento ipocalorico, si caratterizza infine per le sue proprietà digestive e diuretiche. Per l’alta concentrazione di acido ossalico, tuttavia, se ne consiglia un utilizzo moderato, soprattutto da parte di soggetti affetti da disturbi renali.

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