Il cantautore torna dopo un anno con una canzone intensa e personale: “Piangere a 90” è un viaggio emotivo tra successi, cadute e riflessioni profonde.
Dopo un lungo silenzio durato un anno, Blanco è tornato con un brano che colpisce al cuore. Si intitola Piangere a 90 e non è solo una canzone: è una confessione sincera, un racconto personale che scava dentro. Il giovane artista, noto al grande pubblico per la vittoria a Sanremo 2022 con Brividi, ha scelto di aprirsi completamente, usando la musica come mezzo per esprimere ciò che prova davvero.
Il brano è stato scritto insieme a Tananai e prodotto da Michelangelo. È uscito il 9 maggio su tutte le piattaforme digitali ed è già in rotazione radiofonica. A differenza di altri pezzi tipici della stagione estiva, questo non cerca il tormentone: Piangere a 90 è malinconico, profondo, quasi intimo. La nuova hit, su Tik Tok ha già conquistato milioni di persone.
Una confessione in musica: Blanco si mostra per ciò che è
Fin dalle prime frasi del testo, Blanco decide di mostrarsi con il suo vero nome, Riccardo. “Sono stanco, son Riccardo, son di fretta” – così si apre il pezzo. È un modo per dire che, dietro l’artista, c’è una persona stanca, fragile, umana. Dopo aver toccato il cielo con il successo, Blanco canta di non provare più brividi, ma solo lividi. È un’immagine forte, che descrive perfettamente il peso del successo e le cadute che lo seguono.
Nel brano c’è anche spazio per l’amore, quello che fa male e lascia segni profondi. La frase “non puoi rifarti il cuore come ti rifai le labbra” sottolinea la differenza tra l’esterno e l’interno, tra ciò che si mostra e ciò che si prova davvero. Ed è qui che il cantante racconta di una scoperta dolorosa: sì, si può piangere anche a 90, metafora di una sofferenza che supera ogni aspettativa.
Riflessioni personali tra errori, pressioni e vulnerabilità
Blanco parla anche del rapporto con la fama e con sé stesso. “Io sono quello che il bello lo calpesta”, dice, forse riferendosi alle critiche ricevute a Sanremo per aver distrutto la scenografia floreale durante l’esibizione. Si definisce una bambola di pezza, una figura fragile in mezzo alla tempesta mediatica.
Non mancano riferimenti al suo passato e al desiderio di autenticità. Con un linguaggio semplice e diretto, Blanco si rivolge a chi l’ascolta come se parlasse a un amico, condividendo pensieri crudi e veri. Il video della canzone, realizzato dal collettivo Broga’s, accompagna il testo con immagini forti e simboliche.
Piangere a 90: un ritorno autentico
Piangere a 90 è più di una canzone: è uno specchio in cui Blanco riflette la sua storia recente. È il racconto di un ragazzo che, dopo aver brillato sotto i riflettori, si ritrova a fare i conti con le sue fragilità. Un brano che mostra un lato nuovo, maturo e sincero dell’artista, pronto a condividere non solo i suoi successi, ma anche le sue ferite.
Fonte: Fanpage.it