Nella vera e propria battaglia divampata tra le Big Tech per il predominio nel settore dell’intelligenza artificiale, Google ha deciso di assestare un altro colpo alla concorrenza. Big G, infatti, ha investito 300 milioni di dollari per acquisire una quota pari al 10% in Anthropic, azienda operante nell’AI. Si tratta in pratica dell’ultima delle grandi aziende tecnologiche ad effettuare un investimento in soldi e potenza di calcolo in una nuova generazione di aziende che stanno a loro volta cercando di conquistare un posto di rilievo in un settore in piena espansione, ovvero quello dell’intelligenza artificiale generativa.
La mossa di Google è da interpretare alla stregua di una risposta, anche se per ora in tono minore, allo stringersi dei rapporti tra Microsoft e OpenAI, l’azienda californiana che è balzata agli onori delle cronache per il varo di ChatGPT, il chatbot di cui si parla ininterrottamente da settimane.
Google sta cercando di resistere all’offensiva di Microsoft
Il duello tra Google e Microsoft è ormai divampato e ogni mossa di una delle due aziende va considerata una diretta conseguenza delle decisioni prese dall’altra. Un assioma che è diventato chiarissimo nelle ore passate, quando dopo la presentazione di Bard, il chatbot varato da Google, Microsoft ha deciso di rispondere a stretto giro di posta, mettendo in piedi un evento in cui ha a sua volta presentato Prometheus, il suo nuovo modello di intelligenza artificiale che va oltre ChatGPT.
Google, però, era uscita con notevoli ammaccature dal duello. Subito dopo l’evento incentrato su Bard, infatti, il suo titolo azionario aveva lasciato sul campo circa il 7% del proprio valore, segno evidente che gli investitori non ritenevano adeguata la sua risposta alla casa di Redmond.

Una prima risposta a queste perplessità è quindi stata messa a segno con l’acquisizione delle quote azionarie di Anthropic, un 10% il quale potrebbe risultare prezioso nella vera e propria battaglia divampata intorno all’AI. L’investimento è ancora più interessante in quanto questa azienda vede la presenza degli ingegneri che erano usciti da OpenAI nel 2021, quando lo stringersi dei rapporti con Microsoft aveva fatto capire la direzione che stava per essere impressa ai lavori in atto, ovvero l’utilizzo commerciale, tale da allontanare dall’originaria attenzione alla sicurezza che aveva ispirato l’intelligenza artificiale avanzata.
A proposito di Anthropic
Anthropic ha visto la luce nel 2021 e si è segnalata per lo sviluppo di Claude, un chatbot intelligente in grado di competere con ChatGpt, che però non è ancora stato rilasciato pubblicamente. Già nel corso dei precedenti round di finanziamento la startup era riuscita a raccogliere più di 700 milioni di dollari e proprio a questa ingente mole di risorse è da ricondurre un’altra curiosità di non poco conto. Ben 500 milioni di questi dollari, infatti, erano stati iniettati da Alameda Research, l’azienda fondata da Sam Bankman-Fried e che ha dichiarato bancarotta nel corso del 2022.
L’investimento di Google, anche se abbastanza limitato rispetto a quello stanziato da Microsoft a favore di OpenAI, segnala ancora una volta come ormai lo sguardo delle grandi aziende tecnologiche sia puntato sull’intelligenza artificiale, considerato con tutta evidenza un terreno estremamente fertile. A differenza di quel metaverso che ha prodotto sino ad ora solo cocenti delusioni, tanto da spingere la stessa Microsoft a dismettere la divisione dedicata alla realtà virtuale e aumentata, Industrial Metaverse Core. Ormai sembra del tutto chiaro che le Big Tech riserveranno il grosso delle proprie munizioni all’AI. Lo dimostra del resto l’attenzione di due giganti cinesi nei confronti del settore, ovvero Baidu e Alibaba. Proprio le loro ultime mosse in tal senso, premiate peraltro dagli investitori, potrebbero allargare la battaglia in atto sull’intelligenza artificiale, dandole una connotazione geopolitica.
[…] Microsoft, Google e altre grandi aziende tecnologiche hanno deciso di puntare sull’intelligenza artificiale per […]