Dopo anni di onorata carriera arriva il momento di congedarsi dal lavoro: un traguardo piacevole per tanti, ma poco sopportabile per altri.
La depressione post pensionamento colpisce le persone che non riescono a vedere la loro vita lontano dalla sfera professionale, spingendoli in uno stato di tristezza e ansia.
Arriva la pensione, ma non si è pronti a ritirarsi dal lavoro.
Croce e delizia dell’uomo moderno, il lavoro occupa un ruolo sempre più importante nella vita delle persone. Alcune professioni vengono percepite come delle vere e proprie missioni, in grado di dare un senso all’esistenza delle persone. Le giornate dei professionisti sono scandite da ritmi di lavoro serrati, con orari prestabiliti di entrata ed uscita. Per un lavoratore sarebbe difficile immaginarsi alle ore 9 in un luogo diverso da quello del suo ufficio. Il luogo di lavoro diventa la seconda casa; un posto dove trovare la propria identità, svolgendo qualcosa di utile per la società. Ci sono persone che si identificano come medici, avvocati o ingegneri, tanto da non riuscire a sentirsi nient’altro. Amano il loro lavoro, tanto da voler svolgere sino alla fine dei propri giorni.
Tuttavia, nonostante si ci possa sentire ancora attivi e performanti, arriva il momento del ritiro dalla vita professionale. La legge italiana stabilisce la pensione di vecchiaia a 67 anni d’età, ponendo il dipendente pubblico o privato in quiescenza. Raggiunta questa soglia d’età è altamente improbabile che il professionista possa rimanere attivo sul luogo di lavoro, eccezion fatta per alcune categorie professionali quali docenti universitari o medici primari di reparto.

Il raggiungimento dell’età pensionabile può essere un vero sogno per alcune persone, avendo la possibilità di vivere la propria vita in serenità e lontano dai ritmi di lavoro. Per altri, invece, la parola pensione corrisponde ad una sorta di pena, non potendo più esercitare la professione con la quale si sono identificati per diversi decenni, e alla quale hanno dato anima e corpo. Per queste persone può essere davvero difficile accettare l’idea di non doversi più recare a lavoro, non riuscendo ad immaginare la propria vita lontano dall’ambito lavorativo. Il pensionamento può portare non pochi disagi alle persone, tanto da generare in loro sentimenti di tristezza e ansia, associabili ad uno stato depressivo.
Cause della Depressione Post Pensione.
- Perdita dell’identità: Ciò che causa maggior senso di smarrimento nel dipendente posto in pensione è proprio la consapevolezza di aver perso la propria identità. Per anni ed anni si sono sentite ed identificate come medici, insegnanti, impiegati; dunque è difficile pensare di non esserlo più.
- Cambiamenti nella routine: Con il pensionamento la routine cambia, spingendo le persone a dover riformulare i propri orari e le proprie abitudini. Non sarà più necessario svegliarsi presto, o preparare in tempo il pranzo per poi correre nuovamente al lavoro. Non si dovrà più pensare alle ferie e all’organizzazione generale della giornata.
- Isolamento sociale: A lavoro si è a contatto con colleghi e talvolta anche con l’utenza, intrattenendo rapporti professionali e talvolta personali. Nonostante piccoli litigi, con i colleghi si tende ad instaurare un legame, trascorrendo anche molte ore insieme. Con il pensionamento il contatto con gli altri viene meno, o quanto meno si ridimensiona, spingendo il pensionato a sentirsi solo ed isolato dalla comunità.
- Perdita di uno scopo di vita: Il lavoro spesso riesce a dare un senso alle proprie giornate, in particolare a coloro che svolgono un lavoro di cura o attivo nel sociale. Dopo il pensionamento non è semplice riuscire a sentirsi utili come in precedenza, arrivando a chiedersi quale possa essere il proprio scopo nella vita.
- Aumento dei problemi familiari e relazionali: Con il pensionamento si tende a trascorrere più tempo in casa e quindi a contatto con i familiari. Il lavoro solitamente porta il dipendente a trascorrere diverse ore fuori casa, tanto da arginare problemi nella vita familiare.
Sintomi della Depressione Post Pensione.
Come tutte le forme depressive, anche la Depressione Post Pensione ha delle manifestazioni ben specifiche. I primi sintomi tendono ad essere:
- Tristezza
- Apatia
- Insonnia o ipersonnia
- Cambiamenti nell’appetito
- Fatica
- Irritabilità
- Isolamento sociale
La Depressione Post Pensione colpisce più gli uomini.
Recenti studi hanno dimostrato che la depressione da pensionamento colpisca maggiormente gli uomini. Tale incidenza potrebbe essere dovuta a diversi fattori sociali e psicologici. Gli uomini tendono ad essere meno impegnati delle donne in attività extra lavorative e nella cura dei familiari, tanto da canalizzare tempo ed energia prevalentemente nel lavoro.
Come aiutare le persone ad uscire dalla Depressione Post Pensione.
Nel momento in cui un familiare o un amico inizia a mostrare i primi sintomi riconducibili ad una forma di Depressione Post Pensione, è bene iniziare a pensare ad un modo efficace per correre in suo aiuto. Qualora la forma depressiva dovesse essere piuttosto grave sarebbe opportuno prendere in considerazione l’idea di consultare uno specialista che possa supportare psicologicamente il pensionato. Inoltre è bene stimolare la persona con proposte, progetti ed iniziative, in modo da farla uscire dallo stato di tristezza e letargia.
Come prevenire o superare la Depressione Post Pensione.
La Depressione Post Pensione può essere prevenuta, ma anche curata grazie ad una serie di attività che aiutano l’individuo a mantenersi attivo. Una serie di consigli pratici per evitare l’insorgere dello stato depressivo:

- Fare attività fisica: L’attività fisica è di fondamentale importanza per evitare di cadere in depressione. Può trattarsi di una corsa, una nuotata o anche semplicemente di una passeggiata all’aria aperta.
- Dedicarsi agli hobby: Ci sono tanti hobby alla quale una persona vorrebbe dedicarsi nel corso degli anni, ma che si vede costretta a rimandare a causa degli impegni impellenti. Bene, con la pensione si avrà più tempo a disposizione per dedicarsi ai vari hobby, a lungo trascurati.
- Trascorrere più tempo in famiglia: Dedicarsi alla famiglia può essere un modo per mantenersi attivi e non risentire della Depressione Post Pensione.
- Continuare a svolgere attività privata: La legge pone le persone in pensione, ma non impedisce di continuare a svolgere attività come libero professionista.
- Dedicarsi al volontariato: Aiutare gli altri da un senso alla vita. Dunque per vincere la tristezza e il senso di inutilità sarebbe consigliabile dedicarsi anche ad un’attività di volontariato.
- Mantenere una rete sociale attiva: Per non risentire della solitudine è bene mantenere una rete sociale, cercando di interagire con familiari, amici ma anche semplici conoscenti.
- Dedicare più tempo ai viaggi: Viaggiare è uno dei piaceri della vita, e con il pensionamento si avrà sicuramente più tempo a disposizione per programmare viaggi.
Il pensionamento è una fase di cambiamento notevole, e pertanto può causare non pochi disagi. Tuttavia occorre del tempo per riorganizzare la propria routine e metabolizzare il passaggio dalla vita da lavoratore a dipendente.