Umberto Alunni, classe 64 è originario di Massa Martana in provincia di Perugia, giornalista, una lunga carriera come alto dirigente bancario, collezionista, esperto storico della radio, consigliere di Aire.
Ha sviluppato il suo percorso professionale in campo finanziario. Negli ultimi anni ha diretto due banche, Cassa di Risparmio di Spoleto e Cassa di Risparmio di Pistoia e Lucchesia. Già presidente del Confidi di Confartigianato Terni, attualmente ha una società di consulenza attraverso la quale opera per le imprese in materia di controllo di gestione, organizzazione e contabilità industriale.
È iscritto all’ordine dei giornalisti dell’Umbria, scrive per varie testate ed ha realizzato numerose pubblicazioni in campo economico – finanziario.
È ispiratore, socio e conduttore della web radio AMERIARADIO. La sua professione è affiancata da una passione che lo stimola in modo importante: la collezione e divulgazione di radio d’epoca. Fa parte del direttivo nazionale di AIRE, Associazione Italiana per la radio d’epoca.

Dott. Alunni, potrebbe fare una riflessione sul momento economico che stiamo vivendo?
Come avrebbero detto anche i babilonesi: stiamo vivendo un momento importante meritevole della massima attenzione. Scherzi a parte la situazione economico finanziaria, negli ultimi tempi, è meno prevedibile. L’isteria nei mercati continua ad imperare. Basti pensare alla dinamica del PIL: previsione di crescita nel 2023 e contemporaneamente in flessione nell’ultimo trimestre.
Per quanto ovvio queste dinamiche non si trasferiscono nell’immediato nell’economia reale. Tuttavia anche in questo comparto alcune revisioni normative, con importante effetto domino in ambito sociale, stanno generando una necessità di ricomposizione negli equilibri. Qualora non si giungesse ad una sorta di conciliazione tra le parti sociali le difficoltà potrebbero aumentare.
Vale la pena di porre in evidenza che il PNRR potrebbe non costituire quella sorta di panacea da più parti invocata.
Ci vuole pazienza, fermezza ed una buona dose di decisioni sagge.
Ha qualche consiglio per i piccoli risparmiatori? E i grandi investitori?
Gli elementi già enunciati non riempiono il recipiente della tranquillità dei risparmiatori. Quanto più i mercati sono instabili tanto più si genera un campo da gioco tutt’altro livellato dove i veri protagonisti sono gli investitori più smaliziati ed audaci. Questi, veri e propri first movers, non hanno bisogno di alcun consiglio. Nei piccoli, invece, ci può essere qualche necessità di focalizzazione soprattutto per coloro che inseguono il mercato tentando emulazioni che il più delle volte si concretizzano in insoddisfazione.
Per coloro che hanno a cuore la salvaguardia del capitale, con copertura dell’inflazione ed accettazione di minime perdite è opportuno differenziare il proprio patrimonio. Una parte andrebbe dedicata a prodotti finanziari con rendimenti ancorati all’inflazione. Lo share deve tenere conto dell’età dell’investitore, il suo reddito e le attese di eventuale utilizzo dello stesso patrimonio.
In ogni caso è bene sottolineare che non ci sono regole auree ma orientamenti conditi da professione, conoscenza e, soprattutto, buon senso.

Lei ha una notevole carriera negli Istituti bancari, ma ha anche una grande passione per la storia delle radio e le radio d’epoca. Come nasce questo suo interesse e quali progetti futuri coltiva in questo campo?
Nasce dall’amore per gli apparati radiofonici e per la loro bellezza. Nel prosieguo, lo faccio ormai da 45 anni, la passione si è estesa anche alla divulgazione della cultura radiofonica in senso lato. Organizzo convegni, incontri, mostre e dibattiti. Ho un sito dove pubblico le attività, pubblicazioni ed articoli prodotti (www.umbertoalunni.it) ed una web radio (www.ameriaradio.co ). Questi strumenti riverberano le mie attività. Sono stato nominato consigliere nel direttivo nazionale di AIRE Associazione italiana per le radio d’epoca che raccoglie circa 500 soci di tutta Italia tra cui illustri personaggi dello spettacolo.