Facility Manager, probabilmente la professione del futuro
Il ruolo cruciale del Facility Manager nell’ottimizzazione dei servizi e degli spazi aziendali, tra innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale.
facility manager. Photocredit by Drazen Zigic on Freepik
Chi è il Facility Manager? Potremo dire che è un po’ come il Mago Merlino della quotidianità. Solo che di questo formidabile professionista si nota, principalmente l’assenza.
Il Facility Manager, prevenire è la sua mission
E’ la figura professionale che si occupa della gestione degli spazi e dei servizi all’interno di un’organizzazione. Il suo compito principale è quello di garantire che gli ambienti di lavoro siano sicuri, funzionali e confortevoli per tutti gli occupanti, siano essi dipendenti, i visitatori o clienti. Insomma, quello che, brutalmente, ”manda avanti la baracca” ogni giorno: dalle luci che si accendono all’aria condizionata, dagli ascensori alla pulizia, dall’impiantistica ai servizi.
Dalle sue mani – e dalla sua professionalità – dipendono un’enormità di funzioni: la manutenzione degli edifici, la gestione delle infrastrutture e dei servizi, la gestione del personale addetto alla sicurezza e alla pulizia, la gestione di contratti relativi a questi servizi, la pianificazione e la gestione del budget…
Ci si accorge di lui quando non c’è: e allora i problemi diventano guai
Riuscire a far quadrare tutto e garantire a chiunque di non doversi occupare di queste incombenze richiede una personalità poliedrica e flessibile, che sappia coniugare visione d’insieme e capacità di sintesi, pragmatismo e creatività: un mago, insomma. Di cui, però, molto spesso non si (ri)conosce l’esistenza, almeno tra noi comuni mortali, perché, invece, chiunque debba mandare avanti un’azienda – che sia una multinazionale, un centro commerciale, un resort a 5 stelle o una nave da crociera – , un porto, un aeroporto, un’ospedale, un’università o anche solo un condominio, del facility manager non può proprio fare a meno.

Se pensate al Facility Manager come un operaio esperto, con il caschetto protettivo in testa e i guanti da lavoro, avete, in parte, focalizzato bene. Ma questa è una visione estremamente riduttiva del ruolo del Facility Manager: è un professionista a tutti gli effetti, che alterna gli stivali antinfortunistica al gessato blu. Lavora a strettissimo contatto con tutti i dipartimenti dell’organizzazione, tagliando trasversalmente l’azienda: dall’Information Technology, all’amministrazione al dipartimento delle risorse umane, per poter garantire una gestione efficiente degli spazi e dei servizi. Si occupa di budgeting, di analisi predittive e di programmazione.
Come diventare Facility Manager
Facility Manager non ci si improvvisa: una laurea in Ingegneria, meglio se Gestionale o Civile, in Architettura o in Economia Aziendale sono i percorsi di studio più propedeutici a ricoprire questo ruolo. Ma non basta. E’ necessario affiancare allo studio anche l’esperienza pratica che si consegue sul campo, lavorando nel settore degli impianti, dell’edilizia o della gestione dei servizi. Ed è un ruolo per cui è necessario investire tempo e risorse in formazione continua, per essere sempre al passo con le nuove tecnologie e le normative che regolano la gestione degli spazi e dei servizi.
Opportunità di lavoro per i Facility Manager
Quella del Facility Manager – che la vita la facilita solo agli altri, è bene ricordarlo – è una professione che sta diventando sempre più richiesta, tanto nel pubblico quanto nel privato.
In realtà, tutte le aziende avrebbero la necessità di ricoprire questa funzione ma solo quelle di certe dimensioni cercano una figura professionale vera e propria, magari con uno staff di supporto. Le occasioni, però, non mancano perché i professionisti del settore non sono molti.
I Facility manager sono richiesti e ricercati dalle aziende di servizi immobiliari, dalle società di consulenza per la gestione degli spazi e dei servizi, dalle imprese che gestiscono grandi impianti, come aeroporti o centri commerciali e, ancora, aziende che operino nel settore della produzione. Per non parlare dei grandi hub della logistica e nel settore dei trasporti. Nell’ambito sanitario è una figura di cui davvero non si può fare meno, sia se si tratti di assistenza pubblica o privata, così come negli istituti universitari e, infine, nelle società di gestione degli impianti pubblici.
Quanto guadagna un Facility Manager
Un Facility Manager che affronti le prime esperienze in questo ruolo può ambire ad un salario di ingresso tra i 30 ed i 35 mila annui. Poi, però, la retribuzione di questa figura professionale cambia in funzione dell’esperienza maturata ed espressa dal professionista, dalle responsabilità che gli fanno capo e, naturalmente, dalle dimensioni dell’azienda e dal settore di attività. Mediamente, il livello economico di riferimento per una figura di questo tipo va dai 45 ai 65 mila euro lordi annui. Il dato è, naturalmente, indicativo perché è comunque frutto di dinamiche del tutto soggettive.
L’evoluzione del ruolo: dalla manutenzione ai servizi generali
La figura del Facility Manager è esistita anche nel passato, anche se il ruolo e le responsabilità associate alla posizione sono cambiate e si sono evolute nel corso degli anni.
Negli anni ’70, quando la posizione del Facility Manager è emersa come professione distinta, il suo lavoro si concentrava principalmente sulla gestione della manutenzione degli edifici e degli impianti, con un’attenzione limitata alla gestione degli spazi e dei servizi. Nel corso degli anni il ruolo del Facility Manager è diventato sempre più strategico, e oggi questa posizione investe la vita aziendale a 360 gradi.
La digitalizzazione e l’automatizzazione dei processi hanno aperto nuove opportunità a questi professionisti, sostenendoli nel continuo sforzo per migliorare quella gestione degli spazi e dei servizi che ne aveva caratterizzato precedentemente il ruolo. Quindi è bene smettere di pensare al Facility Manager come un manutentore e cominciare ad inquadrarlo come colui su cui ricadono, certamente, le responsabilità della manutenzione degli edifici e degli impianti ma, come già detto, anche la gestione dei servizi di pulizia, la sicurezza, la ristorazione, la pianificazione e la gestione del budget e l’eventuale gestione dei contratti di fornitura di questi services.
Corsi di formazione per diventare Facility Manager
Università, scuole di business, enti di formazione ed organizzazioni di settore da tempo lavorano per assicurare ai Facility Manager un percorso formativo e di approfondimento della materia a vari livelli. Dai training di base per i nuovi arrivati nel settore, a programmi avanzati per i professionisti che desiderino acquisire competenze specializzate o aggiornare le loro conoscenze in settori specifici, la formazione è assicurata.
Così come esistono organizzazioni che, oltre all’education, si assicurano di certificare la qualità del sapere e del saper fare propria di un Facility Manager. Questi sono solo alcuni degli organismi che operano nel campo della formazione specifica e sono, certamente, al vertice:
- IFMA, International Facility Management Association
- EuroFM
- Institute of Workplace and Facilities Management
- BIFM British Institute of Facilities.
Molti di questi istituti hanno anche una rappresentanza locale e le associazioni di categoria, così come le università, promuovono piuttosto spesso corsi di formazione per Facility Manager da poter seguire in presenza oppure da remoto.
In un mondo in continua evoluzione, dove le sfide dell’efficienza e della sostenibilità sono sempre più pressanti, il Facility Manager è l’anello di congiunzione indispensabile tra le esigenze dell’azienda e le soluzioni innovative che possono trasformare un edificio in un luogo di lavoro intelligente e accogliente, dove il benessere delle persone è al centro di ogni decisione.
